Marsico puntualizza sulla chiusura della dogana

Il Consiglio COMUNICATO STAMPA VIA LIBERA MOZIONE CHIUSURA FRONTIERA PONTE CREMENAGA, LUCA MARSICO (FI):« ATTENDERÒ, CON I SINDACI DI FRONTIERA, DI VISUALIZZARE I DATI DOPO QUESTI 6 MESI SPERIMENTALI DI SERRATA NOTTURNA DELLE DOGANE» Milano, 4 aprile 2017-Approvata, nel corso della seduta odierna di Consiglio regionale, la mozione volta a chiedere un impegno al Presidente della Giunta regionale per un intervento diplomatico del governo italiano rispetto alla chiusura notturna, sperimentale e ...

Il Consiglio COMUNICATO STAMPA VIA LIBERA MOZIONE CHIUSURA FRONTIERA PONTE CREMENAGA, LUCA MARSICO (FI):« ATTENDERÒ, CON I SINDACI DI FRONTIERA, DI VISUALIZZARE I DATI DOPO QUESTI 6 MESI SPERIMENTALI DI SERRATA NOTTURNA DELLE DOGANE» Milano, 4 aprile 2017-Approvata, nel corso della seduta odierna di Consiglio regionale, la mozione volta a chiedere un impegno al Presidente della Giunta regionale per un intervento diplomatico del governo italiano rispetto alla chiusura notturna, sperimentale e per sei mesi di tre valichi di confine fra la Svizzera e l'Italia tra cui quello insistente nel comune varesino di Ponte Cremenaga. Primo firmatario e promotore il consigliere regionale varesino Luca Marsico. «Di fronte alla asserita motivazione legata alla sicurezza nazionale che ha portato a questa serrata notturna delle frontiere, sarò curioso di attendere, con i sindaci di frontiera, l'esito di questo bizzarro esperimento che sembra riportare indietro di alcuni anni le lancette degli orologi che hanno scandito il tempo della collaborazione transfrontaliera. Il rapporto svizzero della Commissione delle Istituzioni politiche riunitasi il 20 ottobre 2014 per esaminare la mozione n°14.3035 che prevedeva la chiusura notturna dei valichi secondari fra Svizzera ed Italia evidenziava, nelle considerazioni conclusive, come la misura proposta nel testo del provvedimento fosse in parziale contrasto con l'Accordo di Schengen. Oltre al merito vi è poi una conclamata questione di mancato rispetto da parte di Berna di un doveroso confronto con le autorità italiane - rimarca Marsico - dato che nel predetto rapporto svizzero si fa pure cenno a soluzioni trovate con le autorità francesi rispetto al Cantone di Ginevra perché non si è agito così pure e nel caso italiano? Qual è il disvalore dell'Italia rispetto alla Francia? Non si tratta soltanto di una questione di orgoglio nazionale o regionale ma il punto focale è che i cittadini coinvolti nel disagio sono lavoratori residenti nella nostra Regione Lombardia.»
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