Preso il killer che aveva sgozzato la vicina di casa a Rho

Preso il killer che aveva sgozzato la vicina di casa a Rho, l’uomo che avrebbe ucciso la sua vittima con 10 coltellate alla nuca. Aveva fatto scalpore l’omicidio di di una Antonietta Migliorati sgozzata in casa il 17 agosto per rapinarla dei gioielli e ora il suo assassino è stato incastrato dal DNA e dai suoi debiti. Cercava denaro Renato Modugno, italiano 53 enne e aveva provato in tutti i modi, con banche e finanziarie, ma senza successo, no gli serviva moltissimo gli bast...

Preso il killer che aveva sgozzato la vicina di casa a Rho, l’uomo che avrebbe ucciso la sua vittima con 10 coltellate alla nuca.

Aveva fatto scalpore l’omicidio di di una Antonietta Migliorati sgozzata in casa il 17 agosto per rapinarla dei gioielli e ora il suo assassino è stato incastrato dal DNA e dai suoi debiti. Cercava denaro Renato Modugno, italiano 53 enne e aveva provato in tutti i modi, con banche e finanziarie, ma senza successo, no gli serviva moltissimo gli bastavano 3 mila euro, probabilmente per saldare qualche debito per droga. L’uomo che avrebbe ucciso la sua vittima con 10 coltellate alla nuca, ha precedenti per rapina e furto risalenti agli anni 80 e viveva a Varese anche se continuava a frequentare la casa in via Belvedere a Rho con cui aveva abitato con la ex moglie e il figlio. L’attività di indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Monza e della Compagnia di Rho supportati dal Ris di Parma, ha ricostruito le fasi dell’omicidio della donna 73 enne trovata, alcune ore dopo il fatto, dalla figlia in una pozza di sangue. È stato accertato che la vittima fosse viva fino alle 15.42 quando ha terminato una telefonata con una amica. Il Modugno invece avrebbe lasciato l’abitazione dell’ex moglie al piano di sopra dell’appartamento della vittima intorno alle 16.00, ma avrebbe lasciato l’edificio, come rilevato dai tabulati telefonici, solo un’ora dopo. Secondo gli inquirenti è stato proprio in quell’ora che l’uomo si sarebbe introdotto in casa della 73 enne, facendosi aprire dalla stessa che lo conosceva o approfittando della porta semiaperta. In casa ci sarebbe stata la colluttazione e dopo averla tramortita, il Modugno avrebbe trascinato la sua vittima in bagno dove l’avrebbe colpita con 10 coltellate alla nuca. Il bottino della rapina non sembra essere stato molto ricco (una collana, un ciondolo, un orologio d’oro, un bracciale, un orecchino e pochi contanti. Il RIS ha isolato il Dna dell’uomo sul cadavere della donna e in particolare sulla palpebra destra (forse per un pugno) e sul dorso della mano destra. Sembra anche che l’uomo abbia operato con l’aiuto di un complice di sesso maschile e questo “ignoto” sarebbe accusato, oltre che di concorso in omicidio, anche di concorso in rapina, poiché si sarebbe impossessato di oggetti d'oro sottratti alla vittima. Rho 7 marzo 2018 La Redazione