Ufficio Stampa SAPPE Polizia Penitenziaria         ALTA TENSIONE NEL : LA DENUNCIA DEL SAPPE riceviamo e pubblichiamo   Resta alta la tensione nel carcere minorile di Milano. Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del Segretario Regionale della Lombardia Alfonso Greco:  “Il SAPPE  deve ancora una volta segnalare le gravi difficoltà operative della Polizia Penitenziaria che fa servizio al Beccaria. Ieri sera il personale di Polizia si è trovato di nuovo a dover intervenire su un diciassettenne tunisino con gravi problemi psichiatrici. Il minore era rientrato dall'ospedale martedì pomeriggio. Era stato ricoverato una settimana al reparto psichiatrico del San Carlo dal quale aveva tentato di evadere due volte. Nonostante il TSO, ieri sera, durante la somministrazione della terapia, ha aggredito verbalmente, tirato oggetti e sputato verso il personale medico e infermieristico. Era stato riportato alla calma dal personale di Polizia Penitenziaria contenendolo fisicamente, ma, tornando nel reparto detentivo, nonostante la dose di medicinale somministrato, ha aggredito il titolare di sezione dandogli un pugno al volto. Il collega di sezione e uno di quelli intervenuti in infermeria si sono poi recati al locale pronto soccorso per farsi refertare.Questo ennesimo episodio dimostra ancora una volta come, minori con tali gravi problemi di salute mentale, non debbano essere ristretti in istituti penitenziari ma in strutture adeguate al loro stato figuriamoci in istituti ove non sono presenti spazi adatti a contenerli come nel caso del Beccaria che come è stra-noto alle cronache si trova da anni in condizioni di abbandono e degrado ed è ancora in attesa di passare al tanto agognato nuovo padiglione”. E’  senza appello la denuncia del SAPPE, per voce del Segretario Generale Donato Capece : “ Il sistema penitenziario, per adulti e minori, si sta sgretolando ogni giorno di più.  Il sistema delle carceri non regge più, è farraginoso.  E il SAPPE lo denuncia da tempo: la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, l’aver tolto le sentinelle della Polizia Penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, la mancanza di personale – servono ameno 8.000 Agenti di Polizia Penitenziaria per fronteggiare le costanti criticità, ed invece sono state autorizzate dal Governo solamente 305 nuove assunzioni… , il mancato finanziamento per i servizi anti intrusione e anti scavalcamento. E ci rendiamo conto, come avevamo denunciato, che mettere gli uomini di 25 anni nei penitenziari minorili è stata una scelta politica sbagliata, che ha determinato anche l’atteggiamento aggressivo dei minorenni verso i poliziotti?”. Capece non nasconde dunque la preoccupazione del SAPPE, visto che sono stati numerosi gli eventi critici accaduti nelle carceri del Paese, per adulti e minori, nelle ultime settimane. “L’Amministrazione Penitenziaria guidata da Santi Consolo è costantemente responsabile di troppi eventi critici ed è l’ora che il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ripensi il sistema. La sicurezza dei cittadini non può essere oggetto di tagli e non può essere messa in condizione di difficoltà se non si assumono gli Agenti di Polizia Penitenziaria. Anche queste possono essere le conseguenze alle quali si va incontro con lo smantellamento delle politiche di sicurezza dei penitenziari e delle carenze di organico della Polizia Penitenziaria, che ha 8mila agenti in meno. Chiudere uffici di Polizia è sempre sbagliato: ne va della sicurezza sociale”. Roma, 5 ottobre 2017   Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE