Referendum, Cecchetti: “Smontiamo le bugie di chi getta fango sul 22 ottobre”

Referendum, Cecchetti:
“Smontiamo le bugie di chi getta fango sul 22 ottobre”
 
Il vicepresidente del Consiglio regionale ha realizzato un volantino informativo in cui risponde alle critiche sul referendum
Milano, 11 ottobre 2017 – “
Smontiamo le bugie di chi, solo per motivi politici, getta fango sul referendum del 22 ottobre che servirà ad ottenere più competenze e risor...

Referendum, Cecchetti: “Smontiamo le bugie di chi getta fango sul 22 ottobre”   Il vicepresidente del Consiglio regionale ha realizzato un volantino informativo in cui risponde alle critiche sul referendum Milano, 11 ottobre 2017 – “ Smontiamo le bugie di chi, solo per motivi politici, getta fango sul referendum del 22 ottobre che servirà ad ottenere più competenze e risorse per la Regione Lombardia”. E’ l’appello di  Fabrizio Cecchetti, Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia che ha realizzato un volantino informativo in cui risponde alle critiche sul referendum. [caption id="attachment_50413" align="alignleft" width="300"] REFERENDUM LOMBARDIA, benefici per oltre 10 miliardi[/caption] “ A chi sostiene – spiega Cecchetti  - che il referendum è inutile, noi rispondiamo che  è lo strumento necessario per dare alla contrattazione tra Regione e Governo quella spinta che solo il voto dei cittadini può dare. Le trattative avviate in passato da ben quattro regioni non hanno avuto seguito e sono fallite proprio perché il popolo non venne coinvolto. Il risultato del referendum darà quindi un indirizzo ben preciso che le istituzioni poi dovranno mettere in atto quale volontà dei cittadini. Qualcuno inoltre – continua Cecchetti  - dice che la Lombardia si sta preparando alla secessione: niente di più falso perché nel quesito del referendum viene richiamata sia l’unità nazionale che la Costituzione, in particolare l’art.116 che disciplina le modalità per ottenere più autonomia. La verità è che questo referendum farà il bene di tutto il Paese. Infine – prosegue Cecchetti  - qualcuno riesce a fare polemica anche sui costi della democrazia. Posto che dar la parola ai cittadini non è mai un costo, la spesa ordinaria per il referendum è di circa 3 euro a cittadino. C’è poi una parte di investimenti per il futuro perché si voterà con dispositivi elettronici che poi resteranno nelle scuole a disposizione degli studenti e potranno essere utilizzati per altre votazioni. Votare – conclude Cecchetti –  è quindi utile e necessario per dare alla Lombardia e al Veneto quella forza necessaria per migliorare la vita dei propri cittadini e per tornare a essere la locomotiva trainante per le altre regioni. Per questo sono sicuro che il 22 ottobre chi vuole il bene dei cittadini, della Lombardia e di tutto il Paese troverà 10 minuti per recarsi al seggio e votare Sì”.