MILANO: STASERA IL 'DONO DELL'UMANITA'' TRA I PREMIATI ANCHE LA CONSIGLIERA REGIONALE MARIA TERESA BALDINI Milano, 31 mar - Premio 'Dono dell'Umanità' anche alla consigliera regionale Maria Teresa Baldini, medico chirurgo specialista e leader del movimento Fuxia People. Tra i tanti personaggi dello sport, dello spettacolo e della vita comune che stasera parteciperanno alla decima edizione del "Dono dell'Umanità", in agenda per questa sera alle 21, a Milano, presso l'Auditorium della Regione Lombardia ci sarà anche la Dott.ssa Maria Teresa Baldini. Maria Teresa Baldini, medico chirurgo specialista, nata a Forte dei Marmi il 22 gennaio 1961, vive e lavora a Milano dal 1976. Trasferitasi nel capoluogo lombardo a 15 anni per seguire la sua passione sportiva, il basket, disciplina nella quale raggiunge i massimi livelli approdando alla nazionale italiana e diventando campionessa europea e italiana vi rimane laureandosi in medicina e chirurgia con 110 e lode, successivamente consegue la specializzazione in chirurgica. Lavora 15 anni all’Istituto Tumori di Milano a fianco del professor Natale Cascinelli e del professor Umberto Veronesi. È mamma orgogliosa di Federico Leo, pilota e campione ed europeo Ferrari di 29 anni. Nel 2012 fonda il movimento Fuxia People con il quale si candida a sindaco della sua Forte dei Marmi e nel 2013 viene eletta consigliera regionale con la lista civica di Maroni. Nel 2015 è l’unica donna a candidarsi Sindaco alle amministrative di Milano. Il progetto di Fuxia People si propone di riportare la centralità della persona nella società, la creatività di cui oggi l’Italia ha bisogno per proporsi culturalmente ed economicamente in modo tale da poter richiamare turisti da tutto il mondo per la sua bellezza e la sua creatività. Fuxia People ritiene che il benessere psico-fisico sia l’elemento fondamentale per rigenerare una società che torni a vedere la ‘forma’ non solo come ‘apparenza’, ma soprattutto come ‘contenuto’. Quella forma che ha radici lontane nella nostra cultura perché è capace di trasmettere l’anima che differenzia la progettualità e la costruzione della nostra cultura cristiana.