Lucio Bergamaschi,appello a votare Parisi
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- 17 giugno 2016 Lombardia
[caption id="attachment_20776" align="alignleft" width="800"] Il presidente di Confindustria Digitale Stefano Parisi, durante il forum di Confindustria "Italian Digital Agenda Annal Forum", Roma, 21 ottobre 2013. ANSA/ALESSANDRO DI MEO[/caption]Gentile amica, gentile amico, al termine di questa campagna elettorale ti invito a recarTi alle urne al ballottaggio di domenica prossima se residente a Milano o di invitare i tuoi amici milanesi a farlo per votare STEFANO PARISI. Intorno a PARISI si è...
[caption id="attachment_20776" align="alignleft" width="800"] Il presidente di Confindustria Digitale Stefano Parisi, durante il forum di Confindustria "Italian Digital Agenda Annal Forum", Roma, 21 ottobre 2013.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO[/caption]Gentile amica, gentile amico, al termine di questa campagna elettorale ti invito a recarTi alle urne al ballottaggio di domenica prossima se residente a Milano o di invitare i tuoi amici milanesi a farlo per votare STEFANO PARISI. Intorno a PARISI si è ricostituita una proposta di governo moderata alternativa alla giunta arancione di cui Beppe Sala incarna la continuità. Nonostante il maquillage in centro e i tentativi di intestarsi il merito di operazioni di riqualificazione urbana che rimontano alle precedenti giunte, la giunta Pisapia non ha fatto nulla di concreto per il rilancio della città simbolo del lavoro anzi ha più che raddoppiato il carico fiscale medio per abitante con punte del 500% per le tasse di occupazione suolo pubblico, insegne commerciali, rifiuti speciali per le attività artigianali, ecc. L’indole dirigista e l’ossessione del controllo si è manifestata nella spasmodica produzione di regolamenti (chi dice 35 chi 41, è difficile persino tenere il conto) su qualsiasi cosa e nella riduzione sistematica degli spazi di sussidiarietà in favore dell’associazionismo, del terzo settore, del volontariato. Anche la cosiddetta riforma del decentramento al momento è una scatola vuota: hanno cambiato solo il nome da zone a municipi senza attribuire loro nuove risorse e competenze. PARISI rappresenta invece una garanzia di rinnovamento, una visione autenticamente liberale del governo della città, un approccio equilibrato e moderno alla complessità che nulla concede ai populismi di destra e sinistra. Ha dimostrato di avere la schiena dritta e di non subire condizionamenti da alleati ingombranti come invece ha fatto Sala che ha cercato l’appoggio di radicali e sinistra estrema per tentare di rimpinguare un risultato di fatto deludente rispetto alle trionfali previsioni della vigilia. A Milano si gioca una partita nazionale. La ricostruzione di un centro destra unitario e moderato è una garanzia per la tenuta democratica del Paese altrimenti stretto nella davvero imbarazzante e inadeguata alternativa tra renzismo e grillismo. Confido nel tuo discernimento e ti ringrazio per l’attenzione. Lucio Bergamaschi
ANSA/ALESSANDRO DI MEO[/caption]Gentile amica, gentile amico, al termine di questa campagna elettorale ti invito a recarTi alle urne al ballottaggio di domenica prossima se residente a Milano o di invitare i tuoi amici milanesi a farlo per votare STEFANO PARISI. Intorno a PARISI si è ricostituita una proposta di governo moderata alternativa alla giunta arancione di cui Beppe Sala incarna la continuità. Nonostante il maquillage in centro e i tentativi di intestarsi il merito di operazioni di riqualificazione urbana che rimontano alle precedenti giunte, la giunta Pisapia non ha fatto nulla di concreto per il rilancio della città simbolo del lavoro anzi ha più che raddoppiato il carico fiscale medio per abitante con punte del 500% per le tasse di occupazione suolo pubblico, insegne commerciali, rifiuti speciali per le attività artigianali, ecc. L’indole dirigista e l’ossessione del controllo si è manifestata nella spasmodica produzione di regolamenti (chi dice 35 chi 41, è difficile persino tenere il conto) su qualsiasi cosa e nella riduzione sistematica degli spazi di sussidiarietà in favore dell’associazionismo, del terzo settore, del volontariato. Anche la cosiddetta riforma del decentramento al momento è una scatola vuota: hanno cambiato solo il nome da zone a municipi senza attribuire loro nuove risorse e competenze. PARISI rappresenta invece una garanzia di rinnovamento, una visione autenticamente liberale del governo della città, un approccio equilibrato e moderno alla complessità che nulla concede ai populismi di destra e sinistra. Ha dimostrato di avere la schiena dritta e di non subire condizionamenti da alleati ingombranti come invece ha fatto Sala che ha cercato l’appoggio di radicali e sinistra estrema per tentare di rimpinguare un risultato di fatto deludente rispetto alle trionfali previsioni della vigilia. A Milano si gioca una partita nazionale. La ricostruzione di un centro destra unitario e moderato è una garanzia per la tenuta democratica del Paese altrimenti stretto nella davvero imbarazzante e inadeguata alternativa tra renzismo e grillismo. Confido nel tuo discernimento e ti ringrazio per l’attenzione. Lucio Bergamaschi