l'autonomia è il volto istituzionale della sussidiarietà.
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- 24 dicembre 2017 Lombardia
l'autonomia è il volto istituzionale della sussidiarietà. Maggiore autonomia, nel quadro dell'unità nazionale, è la condizione per avere tutti più libertà: più libertà di esprimere le proprie capacità e il proprio talento, più libertà di costruire risposte e soluzioni "su misura" dei bisogni da parte di Regione Lombardia. Ieri è stata
votata in aula a larghissima maggioranza la Risoluzione del Consiglio Regionale X/1645con cui nei prossimi giorn...
l'autonomia è il volto istituzionale della sussidiarietà. Maggiore autonomia, nel quadro dell'unità nazionale, è la condizione per avere tutti più libertà: più libertà di esprimere le proprie capacità e il proprio talento, più libertà di costruire risposte e soluzioni "su misura" dei bisogni da parte di Regione Lombardia. Ieri è stata
votata in aula a larghissima maggioranza la Risoluzione del Consiglio Regionale X/1645con cui nei prossimi giorni si avvierà la trattativa col Governo "per l'attribuzione alla Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell'art.116 3c. della Costituzione". Hanno votato a favore non solo le forze politiche della maggioranza di centro destra ma anche il PD, il Patto Civico e il M5S, una maggioranza dunque ben più ampia di quella che ha sostenuto il referendum del 22 ottobre con cui
abbiamo ricevuto il mandato da oltre 3 milioni di elettori che hanno detto SI ad avviare questo percorso. Il primo necessario atto formale arriva dunque dopo pochi giorni rispettando i tempi molto stretti concordati col Governo e dando
un segnale di grande serietà e coesione. Ciò è stato possibile grazie al lavoro di tutti i capigruppo, che ho coordinato personalmente, e della II Commissione e grazie al senso di responsabilità di tutte le forze politiche. Insieme alla richiesta di più autonomia nella gestione delle 23 materie e competenze previste dalla Costituzione, all'interno di un percorso completamente legale e costituzionale,
chiediamo anche una gestione più adeguata delle risorse, Vi invito a leggere il testo nella parte relativa al coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario per capire come ciò possa essere possibile. Non è una richiesta egoistica ma la
condizione necessaria per poter liberare nuove energie nell'interesse di tutti i cittadini che potranno usufruire di servizi migliori e contare su una regione in grado di essere ancor più locomotiva di tutto il Paese. Un punto su cui mi sono speso personalmente affinché avesse nel documento un adeguato rilievo e forte priorità è quello relativo all'
istruzione. Abbiamo bisogno di una scuola di miglior qualità per i nostri giovani e di università più attrattive e con migliori strumenti. L'autonomia è la via per ottenerli:
più autonomia alla Regione su queste materie per dare più autonomia alle scuole e alle università. Il modello è quello già sperimentato con successo in Lombardia nella formazione professionale, come in sanità: piena libertà di scelta delle famiglie in un sistema completamente paritario, dove la differenza la fa la qualità degli insegnamenti e delle scuole, non il loro essere statali o no. Su questo tema è emersa la consueta resistenza ideologica del Pd e soprattutto del Movimento 5 Stelle, fortemente contrari a qualunque richiamo nel testo alla parità scolastica. Per ottenere il massimo consenso, necessario per avere più forza in sede di trattativa con Governo e Parlamento, siamo arrivati ad una versione finale più generale che mantiene comunque il principio della libertà di educazione e prevede che Regione Lombardia possa chiedere competenza e autonomia "sulla disciplina attuativa delle norme in materia scolastica, nel rispetto dei principi di libertà e di servizio pubblico stabiliti dalla Costituzione e validi per tutte le istituzioni scolastiche". Tra queste naturalmente è inclusa la L.62/2000 "Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione".
Ora spetta a chi condurrà la trattativa a Roma ottenere il massimo possibile, in materia scolastica così come in tutte le 23 competenze richieste. Infine
voglio ringraziare tutti i consiglieri regionali, i gruppi politici e con loro tutti i soggetti della società civile, delle istituzioni e le rappresentanze delle categorie i cui contributi sono stati fondamentali per il raggiungimento di questo importante risultato e con cui proseguirà un confronto nella prospettiva di dare sempre più valore alla parola "sussidiarietà" che è il faro di Regione Lombardia da ormai molti anni. Lunedì, insieme ai Capigruppo e al Presidente Maroni, definiremo i componenti della delegazione del Consiglio Regionale che parteciperà alle trattative e di cui intendo far parte.
Il Governo ci ha chiesto di preparare un documento in 10 giorni, ora siamo noi a chiedere che si arrivi all'intesa nei prossimi 100, prima dell'appuntamento elettorale.
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Clicca qui per visualizzare il testo integrale della risoluzione Un caro saluto Raffaele Cattaneo