una regione autonoma ha certamente più soldi da spendere il 22 ottobre vai a votare!

una regione autonoma ha certamente più soldi da spendere...il 22 ottobre vai a votare!


  [caption id="attachment_50792" align="alignleft" width="223"] Referendum consultivo regionale del 22 ottobre 2017 Città di Busto Arsizio[/caption] 22 ottobre: la popolazione di Lombardia e Veneto è chiamata a rispondere a una questione che alimenta discussioni da anni: l’autonomia.   Inutile perdita di tempo? Solito spreco di soldi, p...

una regione autonoma ha certamente più soldi da spendere...il 22 ottobre vai a votare!   [caption id="attachment_50792" align="alignleft" width="223"] Referendum consultivo regionale del 22 ottobre 2017 Città di Busto Arsizio[/caption] 22 ottobre: la popolazione di Lombardia e Veneto è chiamata a rispondere a una questione che alimenta discussioni da anni: l’autonomia.   Inutile perdita di tempo? Solito spreco di soldi, per portare voti e far fare “bella figura” al partito di Maroni, promotore del referendum?  Non è così. La domanda che viene fatta ai cittadini non è “Volete staccarvi da Roma e vivere felici e contenti come una piccola Svizzera lasciando il resto d’Italia al suo tristo destino?”, come in tanti potrebbero intendere, ma “Volete che la Lombardia inizi le procedure per chiedere una maggiore autonomia, nei limiti stabiliti dalla legge?”, che è molto diverso. Quello che ci si propone con questo referendum è capire cosa la popolazione voglia e, con la forza che questa certezza può dare, aprire una trattativa seria con il Governo, nei limiti che la legge impone (che non sono così “limitanti” come si può pensare).  Ciò che viene chiesto qui non è certamente un capriccio politico di una sola parte: è, per una volta, l’unione trasversale di tutte le forze politiche per il bene di tutta la Lombardia, senza le ripicche e i giochi di potere tipici di ogni campagna elettorale e di ogni presentazione di legge. Se il referendum passasse, certamente le richieste della regione avrebbero un peso maggiore sui tavoli di discussione del Governo; probabilmente, anche la richiesta per l’istituzione della Zona Economica Speciale avrebbe avuto un esito diverso, se fatta dopo un referendum simile.  Gli stessi Sala e Gori, sindaci PD di Milano e Bergamo, hanno annunciato pubblicamente il loro appoggio al referendum e creato un loro “Comitato per il Sì”, che riunisce anche i sindaci di Varese, Lecco, Mantova, Cremona e Sondrio, evidenziando così la trasversalità del referendum e ponendo l’accento su una questione importante tanto quanto la questione economica: la responsabilità. Una regione autonoma ha certamente più soldi da spendere e proprio per questo ha una immensa responsabilità su  come li spende, sugli investimenti che decide di fare e sui frutti che tali investimenti devono dare.  Qualcosa di enorme, certamente, ma che la Lombardia è pronta ad affrontare.   Lega Nord Malnate   Paola Cassina