Mentre i politici litigano con la società Autostrade, c’è chi ci lavora tutti i giorni e non si può soprassedere su quanto sta avvenendo.

“Dopo gli episodi di caduta di pezzi di calcestruzzo dai viadotti lungo la A25, uno dei quali ha sfiorato gli agenti della Polstrada che si trovavano sotto per servizio, continuiamo ad assistere a un deleterio braccio di ferro dei soggetti competenti che non fa che aumentare lo stato di disagio e di allarme fra i tantissimi poliziotti impegnati nell’ampio territorio interessato dall’arteria. Si litiga fra chi dice che l’autostrada non è sicura e chi lo smentisce, si discute di cantieri aperti per i quali però non sarebbero stati sbloccati i fondi, ma la sicurezza pubblica non può attendere. Questo continuo rimpallo di responsabilità e questo clima di incertezza deve finire. Da tempo abbiamo rivolto precise domande rimaste tuttora senza risposta. Garanzie certe per i personale che su quelle strade ci trascorre le giornate sono assolutamente doverose. E a tal fine non basta assolutamente discutere di limitare o meno il traffico. La possibilità di distacchi di pezzi di calcestruzzo che possono colpire chi si trova al di sotto delle strutture, che peraltro si sono già verificati, impone l’urgente avvio delle necessarie ristrutturazioni e manutenzioni. Dalla stabilità statica dell’infrastruttura, via via fino alla certezza che neppure un sassolino cada giù da un viadotto, è necessario assicurare che nessuno possa rimanere vittima su quelle strade, e una volta di più i poliziotti, che che sarebbero vittime del loro dovere.”