Un filo continuo tra Monza e San Luca in Calabria, denuncia di Petraroli (M5S)
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- 27 settembre 2017 Italia
MAFIE E POLITICA, RAPPORTI SEMPRE PIU' STRETTI, la provincia di Varese non è immune. L'allargamento della criminalità organizzata al nord d'Italia è un fenomeno non nuovo e viene evidenziato anche dall'On. Petraroli di cui pubblichiamo l'intervento seguente: "I recenti arresti tra Lombardia e Calabria evidenziano quanto sia massiccia la penetrazione delle mafie nella politica. Ieri è finito ai domiciliari il sindaco di Seregno Edoardo Mazza di Forza Italia. Il sindaco aveva c...
MAFIE E POLITICA, RAPPORTI SEMPRE PIU' STRETTI, la provincia di Varese non è immune. L'allargamento della criminalità organizzata al nord d'Italia è un fenomeno non nuovo e viene evidenziato anche dall'On. Petraroli di cui pubblichiamo l'intervento seguente: "I recenti arresti tra Lombardia e Calabria evidenziano quanto sia massiccia la penetrazione delle mafie nella politica. Ieri è finito ai domiciliari il sindaco di Seregno Edoardo Mazza di Forza Italia. Il sindaco aveva consegnato la gestione del comune alla ‘Ndrangheta, attraverso un imprenditore edile desideroso di costruire un centro commerciale. L’imprenditore portava in dote i voti determinanti per far eleggere il sindaco, il sindaco concedeva i necessari permessi e favori Gli esponenti criminali erano specializzati nel traffico internazionale di droga e l'obiettivo era di riciclare i proventi anche nel nuovo centro commerciale. Un filo continuo tra Monza e San Luca in Calabria Questa operazione – dichiara Cosimo Petraroli, deputato varesino - dimostra la presenza stabile delle mafie nel Nord Italia e come siano specializzate nella corruzione dei pubblici amministratori. La Provincia di Varese non è immune, vista la sua posizione geografica tra Milano e la Svizzera, centro nevralgico d’imprese e aziende. Come evidenziato anche dalla Commissione parlamentare antimafia, la presenza della mafia nel nostro territorio fonda le sue radici parecchi anni fa quando arrivarono molti esponenti legati alle varie mafie, mandati al confine o in soggiorno forzato. Il loro allontanamento dai loro luoghi d'origine – prosegue Petraroli - non ha fatto altro che «
spargere il virus». Il 416 ter. va rafforzata, dev’essere la priorità di chi ha cuore la tenuta democratica del Paese, altrimenti si è complici delle organizzazioni criminali. Nella discussione alla camera di questi giorni del Codice Antimafia è necessaria l’estensione delle misure di prevenzione patrimoniali anche agli indiziati di corruzione, mentre il PD in questa riforma annacqua tutto e rende inefficace la norma. Il Paese ha bisogno di voltare pagina, partendo da pene certe per chi delinque e per chi consegna le nostre città alla criminalità organizzata"
Cosimo Petraroli
Camera dei Deputati - MoVimento 5 stelle