Calabria,i Carabinieri soccorrono i residenti e mettono in salvo un’anziana di 90 anni.
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- 16 luglio 2017 Italia
NOTA STAMPA-ufficiale -Carabinieri
San Giovanni di Sambatello (RC)
– Incendio invade edifici abitati, i Carabinieri soccorrono i residenti e mettono in salvo un’anziana di 90 anni. A Reggio Calabria, nella frazione San Giovanni di Sambatello, nei giorni scorsi si è verificato un incendio di sterpaglie che si è in breve tempo propagato diffondendosi rapidamente e arrivando a lambire alcune case. Il tempestivo intervento dei Carabin...
NOTA STAMPA-ufficiale -Carabinieri
San Giovanni di Sambatello (RC)
– Incendio invade edifici abitati, i Carabinieri soccorrono i residenti e mettono in salvo un’anziana di 90 anni. A Reggio Calabria, nella frazione San Giovanni di Sambatello, nei giorni scorsi si è verificato un incendio di sterpaglie che si è in breve tempo propagato diffondendosi rapidamente e arrivando a lambire alcune case. Il tempestivo intervento dei Carabinieri della locale Stazione di Gallico, al fianco dei VV.FF. impegnati nell’opera di spegnimento, ha consentito di allontanare dalle abitazioni in pericolo diverse persone ed in particolare di trarre in salvo una donna di 90 anni che, a causa delle sue condizioni di salute, aveva serie difficoltà deambulatorie e non riusciva ad allontanarsi da sola dalla propria abitazione, resa invisibile dal fumo sprigionato dalle fiamme che avevano invaso i locali.
– Fiamme minacciano e abitazioni. I Carabinieri mettono in salvo tre persone disabili. Il 12 luglio scorso, il centro di Rossano è stato interessato da un violento incendio boschivo, le cui cause sono in corso di accertamento. Le fiamme si sono sviluppate nel sottobosco di contrada Celadi per poi arrivare a lambire case ed autovetture. Sono intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco del distaccamento di Rossano ed i Carabinieri della Stazione di Rossano Centro, i quali hanno da subito iniziato le operazioni di bonifica. Dopo aver coordinato l’evacuazione di una palazzina di via Santo Stefano, interessata da un’intensa nube di fumo, i Carabinieri hanno portato all’esterno tre disabili, non deambulanti, accompagnandoli uno per volta attraverso le rampe delle scale condominiali. Le tre persone in difficoltà sono state portate fuori dal luogo del rogo e poste in condizioni di sicurezza senza riportare ferite né ustioni.
Caserta – Incendio propagatosi per il forte vento mette a rischio un’abitazione: 5 persone e un cane messi in salvo dai Carabinieri. L’altro ieri un grosso incendio, partendo da San Prisco, ha superato i colli Tifatini fino a raggiungere la località San Leucio/Vaccheria della città di Caserta. A causa del vento che spirava verso il basso, l’incendio si è esteso fino a ridosso di un caseggiato posto sulla parte più alta del monte Sommacco. Mentre sopraggiungeva in zona una pattuglia del dei Vigili del Fuoco per l’urgente invio di squadre per lo spegnimento, i Carabinieri hanno posto in essere tutte le iniziative finalizzate alla messa in sicurezza degli abitanti della zona che sono stati tutti invitati a lasciare le proprie abitazioni. A causa del forte vento, le fiamme, alte quasi 10 metri, hanno “accerchiato” il complesso abitativo su cui si stava svolgendo l’intervento raggiungendo le mura di recinzione dell’abitazione, con imminente pericolo per gli astanti. I vigili del fuoco e una squadra di spegnimento del settore A.I.B. di Caserta, nel frattempo giunti sul posto, hanno provveduto a domare il fuoco nelle prossimità di un grosso serbatoio Gpl e di una centralina elettrica. I Carabinieri del Gruppo Forestale e del Comando Provinciale di Caserta si sono prodigati per soccorrere 5 persone, tra i 43 e i 75 anni, ed un labrador, che sono stati prelevati ed allontanati dall’abitazione quasi raggiunta dalle fiamme. A presidio della zona interessata dalle operazioni di spegnimento dell’incendio, in attività di controllo e messa in sicurezza, sono intervenute due pattuglie del Gruppo Carabinieri e Stazione forestale di Caserta. Il fuoco, solo per la zona che si estende da San Prisco a San Leucio/vaccheria, ha distrutto un’area di circa 150 ettari di vegetazione composta da nudo pascolivo, cespugliato e bosco prevalentemente di specie quercine.