Stagione micologica 2018: funghi senza rischi

funghi senza rischi e consulenza gratuita dei micologi di ATS Insubria

Dal 3 luglio gli esperti saranno al servizio dei cittadini agli sportelli di Como, Varese, Bellagio, Cantù, Gallarate e Luino

 

Il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, come di consueto, attiva nel periodo luglio – novembre lo Sportello Micologico per la valutazione gratuita dei funghi eduli spontanei raccolti dai cittadini.

 

Al via la stagione micologica per il territorio tra Varese e Como, dove gli appassionati cercatori di funghi potranno avvalersi dell’esperienza degli ispettori micologici per avere un controllo delle specie fungine raccolte e in seguito all’esame di commestibilità potranno ottenere certificazione micologica con il giudizio sui funghi. I funghi sottoposti al controllo devono essere freschi, interi e con tutte le parti essenziali al riconoscimento, devono essere presentati in conteni­tori rigidi e forati, con l’accortezza di separare le diverse specie raccolte.

 

All’esame di commestibilità deve essere sottoposto tutto il quantitativo raccolto, e nel più breve tempo possibile dal momento di prelievo dei funghi. I funghi giudicati non mangerecci, deteriorati, velenosi o tossici (mortali) vengono immediatamente confiscati per la distruzione. I micologi non controllano funghi non interi, marce­scenti, o presentati in contenitori diversi da quelli consigliati.

 

È sconsigliato il consumo di funghi in caso di dubbi sulla commestibilità, in grandi quantità e in pasti consecutivi. Le persone intolleranti a particolari alimenti o farmaci, o che soffrono abitualmente di disturbi a stomaco, fega­to, intestino, pancreas e le donne in gravidanza o allattamento oltre ai bambini nei primi anni di vita dovrebbero evitare di mangiare funghi.

 

Ricordiamo che se insorgono disturbi dopo il consumo, è necessario recarsi immediatamente in Ospedale ai primi sin­tomi di malessere e portare eventuali avanzi dei funghi consumati, residui della pulitura e tutti i funghi della stessa partita eventualmente conser­vati cotti, crudi o congelati.

 

Ogni anno la quasi totalità delle intossicazioni è determinata da funghi raccolti e non fatti controllare e, per una piccola parte residua, da funghi in commercio ai quali i consumatori sono intolleranti.

 

I consulenti messi a disposizione da ATS Insubria forniscono indicazioni anche rispetto al consumo dei funghi in tutta sicurezza.

 

La raccolta dei funghi deve rispettare alcune semplici indicazioni quali limitarsi a cogliere solo le parti fuori terra e nelle ore che vanno dall’alba al tramonto. Il quantitativo massimo consentito è di 3 kg a per­sona, salvo esemplare unico di maggior peso o che si tratti di “chiodino” in un unico ceppo.

Tra i divieti principali ricordiamo quello si usare rastrelli, uncini o altri attrezzi che possano danneggiare il terreno e raccogliere ovuli chiusi di Amanita caesarea (ovulo buono). Inoltre è proibito distrug­gere funghi di qualsiasi specie, anche se non commestibili o velenosi.

 

È importante che chi raccoglie funghi indossi pantaloni lunghi, calzature adatte e capi colorati per essere visibile in caso di incidenti.