Giovanni Flacone “Bum ha i piedi bruciati”
- 29 maggio 2018
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Tutta un’altra storia è quella che
il Comune di Varese e Regione Lombardia hanno raccontato da
settembre 2017 fino ad oggi, una storia fatta di racconti legati alle vittime
di mafia, all’impegno contro la criminalità organizzata e ai beni confiscati
alla mafia. Tutta un’altra storia è
un progetto promosso dal Comune di
Varese con il contributo di Regione Lombardia, in collaborazione con diversi
attori del territorio: Cooperativa Totem,
impegnata nei percorsi laboratoriali nelle scuole secondarie di primo grado di
Varese; Associazione Cortisonici e Cooperativa NaturArt che hanno
rispettivamente realizzato un concorso per cortometraggi realizzati da studenti
e uno per brani musicali composti da artisti/band under 35 (denominato Legalità
sul palco) sui temi del progetto coinvolgendo una classe del liceo Classico
Cairoli di Varese sia nel lavoro di giuria che organizzativo dei vari eventi
tramite un percorso di alternanza scuola lavoro; Camera del Commercio di Varese che gestisce lo sportello RiEmergo; lo sponsor Coop Lombardia; Associazione Libera.
Tra
i tanti ospiti che il progetto ha portato a Varese in questi mesi segnaliamo:
il cantautore Riccardo Sinigallia, il musicista Marco Ulcigrai (Ministri, Le
luci della centrale elettrica), il rapper Mr. Dailom, la sceneggiatrice Monica
Zappelli che ha lavorato ai film “I cento
Passi” e “Lea”, l’attore
Christian Di Domenico che da anni porta in giro per l’Italia lo spettacolo “U Parrinu - La mia storia con Padre Pino
Puglisi ucciso dalla mafia”, Michelangelo Tommaso attore di “Un Posto al Sole”, real-drama che
tratta frequentemente di tematiche legate alla camorra, il giornalista e
scrittore Paolo De Chiara autore del libro “Il
coraggio di dire no. Lea Garofalo la donna che sfidò la 'ndrangheta”, Jole
Garuti autrice del libro “In nome del
figlio. Saveria Antiochia, una madre
contro la mafia” e Cisco, ex cantante dei Modena City Remblers e autore del
brano musicale “I cento passi”.
Per
chiudere questa stagione dedicata a un tema così importante il progetto
organizza mercoledì 30 maggio dalle ore 19.00 presso lo Spazio YAK di piazza Fulvio De Salvo, 6 Varese (quartiere Bustecche) una serie
di proposte aperte e gratuite per tutta la cittadinanza.
Alle
ore 19.00 l’incontro Suoni, immagini, esperienze,
un’occasione per ascoltare dalla voce dei protagonisti come, con tanto impegno
e dedizione, si è sviluppato il progetto. Un incontro particolarmente pensato
per insegnanti, studenti, educatori e operatori socioculturali. In anteprima
verrà presentato il videoclip di Giorgio Gulì, vincitore ex equo (con il
cantautore Mitch) del concorso Legalità sul palco.
A
seguire, dalle ore 20.00, aperitivo con
i prodotti di Libera Terra ed alle ore 21.00 lo spettacolo Bum
ha i piedi bruciati, monologo teatrale di e con Dario Leone.
Bum ha i piedi bruciati è uno
spettacolo teatrale che narra, dal punto di vista intimo e umano, la vita di
Giovanni Falcone e la sua lotta testarda e rivoluzionaria contro la mafia. Lo
spettacolo è prodotto dal Teatro alle Vigne di Lodi, e patrocinato dalla
Fondazione Giovanni e Francesca Falcone di Palermo, presieduta da Maria
Falcone. Lo spettacolo è liberamente tratto dal romanzo per bambini “Per questo mi chiamo Giovanni”, di L.
Garlando. Partendo da quell'impianto narrativo, attraverso un lungo studio di
scritti, interventi, articoli di Giovanni Falcone, si approfondiscono diversi
aspetti, tecnici e aneddotici, della storia del Magistrato e della rivoluzione
da lui attuata nel combattere la Mafia. Questa costruzione dello spettacolo lo
rende adatto ad un pubblico di tutte le età: è fruibile dai più giovani, che
conosceranno una delle pagine più importanti della nostra Storia recente; e dai
meno giovani, che si troveranno a scoprire nuovi particolari, prima
sconosciuti, di questa storia.
Roberto Molinari, assessore ai
Servizi sociali del Comune di Varese spiega: “Con il monologo dedicato a Giovanni Falcone si conclude il
percorso che ci ha visto promotori con Regione Lombardia e in collaborazione
con diversi attori del nostro territorio di una serie di eventi tutti
finalizzati a sensibilizzare la coscienza sul grande tema delle mafie. Chiudere con un’opera
dedicata a Giovanni Falcone è un segnale straordinario, come straordinaria è
stata la vita di un autentico servitore dello stato e del paese. Per noi che siamo distanti da quei terribili momenti, ma che
ce li ricordiamo come fosse ieri, è il segnale che dobbiamo impegnarci come
testimoni di memoria. Per chi non c’era, per chi non ancora nato o troppo
giovane, è il passaggio del “testimone”,
è l’ideale passaggio di un compito. Non dimenticare mai. Non
dimenticare chi e che cosa ha fatto, chi ha sacrificato la vita per dirci che
un’Italia diversa è possibile. Per dirci che sono gli uomini che cambiano il
proprio tempo e le cose nel corso dei tempi. Spero che tutto il percorso che
abbiamo fatto, le iniziative messe in campo, siano state utili per far crescere
le coscienze e per testimoniare un impegno che non deve mai venire meno“.
Per
ulteriori informazioni sul progetto:
www.facebook.com/TuasVarese