Giovanni Flacone “Bum ha i piedi bruciati”

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Tutta un’altra storia è quella che il Comune di Varese e Regione Lombardia hanno raccontato da settembre 2017 fino ad oggi, una storia fatta di racconti legati alle vittime di mafia, all’impegno contro la criminalità organizzata e ai beni confiscati alla mafia. Tutta un’altra storia è un progetto promosso dal Comune di Varese con il contributo di Regione Lombardia, in collaborazione con diversi attori del territorio: Cooperativa Totem, impegnata nei percorsi laboratoriali nelle scuole secondarie di primo grado di Varese; Associazione Cortisonici e Cooperativa NaturArt che hanno rispettivamente realizzato un concorso per cortometraggi realizzati da studenti e uno per brani musicali composti da artisti/band under 35 (denominato Legalità sul palco) sui temi del progetto coinvolgendo una classe del liceo Classico Cairoli di Varese sia nel lavoro di giuria che organizzativo dei vari eventi tramite un percorso di alternanza scuola lavoro; Camera del Commercio di Varese che gestisce lo sportello RiEmergo; lo sponsor Coop Lombardia; Associazione Libera.

Tra i tanti ospiti che il progetto ha portato a Varese in questi mesi segnaliamo: il cantautore Riccardo Sinigallia, il musicista Marco Ulcigrai (Ministri, Le luci della centrale elettrica), il rapper Mr. Dailom, la sceneggiatrice Monica Zappelli che ha lavorato ai film “I cento Passi” e “Lea”, l’attore Christian Di Domenico che da anni porta in giro per l’Italia lo spettacolo “U Parrinu - La mia storia con Padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia”, Michelangelo Tommaso attore di “Un Posto al Sole”, real-drama che tratta frequentemente di tematiche legate alla camorra, il giornalista e scrittore Paolo De Chiara autore del libro “Il coraggio di dire no. Lea Garofalo la donna che sfidò la 'ndrangheta”, Jole Garuti autrice del libro “In nome del figlio.  Saveria Antiochia, una madre contro la mafia” e Cisco, ex cantante dei Modena City Remblers e autore del brano musicale “I cento passi”.

Per chiudere questa stagione dedicata a un tema così importante il progetto organizza mercoledì 30 maggio dalle ore 19.00 presso lo Spazio YAK di piazza Fulvio De Salvo, 6 Varese (quartiere Bustecche) una serie di proposte aperte e gratuite per tutta la cittadinanza.

Alle ore 19.00 l’incontro Suoni, immagini, esperienze, un’occasione per ascoltare dalla voce dei protagonisti come, con tanto impegno e dedizione, si è sviluppato il progetto. Un incontro particolarmente pensato per insegnanti, studenti, educatori e operatori socioculturali. In anteprima verrà presentato il videoclip di Giorgio Gulì, vincitore ex equo (con il cantautore Mitch) del concorso Legalità sul palco.

A seguire, dalle ore 20.00, aperitivo con i prodotti di Libera Terra ed alle ore 21.00 lo spettacolo Bum ha i piedi bruciati, monologo teatrale di e con Dario Leone.

Bum ha i piedi bruciati è uno spettacolo teatrale che narra, dal punto di vista intimo e umano, la vita di Giovanni Falcone e la sua lotta testarda e rivoluzionaria contro la mafia. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro alle Vigne di Lodi, e patrocinato dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone di Palermo, presieduta da Maria Falcone. Lo spettacolo è liberamente tratto dal romanzo per bambini “Per questo mi chiamo Giovanni”, di L. Garlando. Partendo da quell'impianto narrativo, attraverso un lungo studio di scritti, interventi, articoli di Giovanni Falcone, si approfondiscono diversi aspetti, tecnici e aneddotici, della storia del Magistrato e della rivoluzione da lui attuata nel combattere la Mafia. Questa costruzione dello spettacolo lo rende adatto ad un pubblico di tutte le età: è fruibile dai più giovani, che conosceranno una delle pagine più importanti della nostra Storia recente; e dai meno giovani, che si troveranno a scoprire nuovi particolari, prima sconosciuti, di questa storia.

 

Roberto Molinari, assessore ai Servizi sociali del Comune di Varese spiega: “Con il monologo dedicato a Giovanni Falcone si conclude il percorso che ci ha visto promotori con Regione Lombardia e in collaborazione con diversi attori del nostro territorio di una serie di eventi tutti finalizzati a sensibilizzare la coscienza sul grande tema delle mafie. Chiudere con un’opera dedicata a Giovanni Falcone è un segnale straordinario, come straordinaria è stata la vita di un autentico servitore dello stato e del paese. Per noi che siamo distanti da quei terribili momenti, ma che ce li ricordiamo come fosse ieri, è il segnale che dobbiamo impegnarci come testimoni di memoria. Per chi non c’era, per chi non ancora nato o troppo giovane, è il passaggio del “testimone”, è l’ideale passaggio di un compito. Non dimenticare mai. Non dimenticare chi e che cosa ha fatto, chi ha sacrificato la vita per dirci che un’Italia diversa è possibile. Per dirci che sono gli uomini che cambiano il proprio tempo e le cose nel corso dei tempi. Spero che tutto il percorso che abbiamo fatto, le iniziative messe in campo, siano state utili per far crescere le coscienze e per testimoniare un impegno che non deve mai venire meno“.

 

Per ulteriori informazioni sul progetto:

www.facebook.com/TuasVarese