GdF, il bilancio operativo

    BILANCIO OPERATIVO DELL’ANNO 2017 E DEI PRIMI 5 MESI DELL’ANNO 2018   .

 

Nel rispetto di una tradizione ormai consolidata, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese celebra oggi il 244° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, con doverosa sobrietà ma, nel contempo, con l’orgoglio di testimoniare l’appartenenza ad un Corpo dalla storia plurisecolare, che ha sempre operato a tutela della legalità e degli operatori onesti.

Alla cerimonia, svoltasi alla presenza del Comandante Provinciale, Col. t.ST Francesco Vitale e dei Comandanti dei Reparti dipendenti del Corpo, hanno partecipato le massime Autorità civili, militari e religiose della Provincia: il Vice Prefetto reggente, il Vicario Episcopale, il Presidente della Regione Lombardia e della Provincia, i rappresentanti della Magistratura di Varese e Busto Arsizio, i vertici delle altre Forze di Polizia, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, il Direttore dell’Agenzia delle Dogane, i Sindaci, i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, delle Associazioni di categoria, familiari e cittadini.

Grazie alla professionalità e alla competenza dei Finanzieri dislocati nei vari Reparti della provincia (Varese, Busto Arsizio, Gaggiolo, Gallarate, Luino, Saronno ed aeroporto di Malpensa) è stato possibile conseguire risultati operativi di tutto rilievo, i cui dati e numeri sono compendiati nel presente comunicato. Trattasi dell’attività istituzionale di polizia economico-finanziaria svolta nell’anno 2017 e nei primi 5 mesi del 2018 nei vari settori di servizio, a tutela dell’economia legale e a favore delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti.

Tale attività operativa - che conferma l’impostazione generale avviata negli ultimi anni e caratterizzata dall’esecuzione di specifici piani operativi - si è sviluppata attraverso la prevenzione e la repressione delle violazioni tributarie e contributive, la lotta all’evasione fiscale, la vigilanza sulla spesa pubblica, il contrasto agli sperperi di denaro pubblico, agli illeciti posti in essere in violazione alle norme sulla tutela del mercato dei capitali e dei beni e servizi, il contrasto al riciclaggio ed alla contraffazione, nonché il concorso alla sicurezza pubblica, con l’obiettivo primario di contrastare, in maniera trasversale, i più gravi e pericolosi illeciti economico-finanziari, che ostacolano la crescita e il sano funzionamento del mercato.

Tali iniziative hanno consentito di meglio calibrare i controlli in funzione degli obiettivi da raggiungere, con il doppio effetto, da un lato, di ridurre l’invasività su imprenditori e professionisti, dall’altro, di concentrare l’attenzione e l’impegno sulle frodi che depauperano le risorse pubbliche, che dovrebbero, invece, essere utilizzate a favore della collettività.

Anche per il 2018 è confermato l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta ai fenomeni di criminalità economico-finanziaria più diffusi e dannosi per il sistema economico nazionale. Lo scopo è naturalmente quello di tutelare le libertà economiche dei cittadini, delle imprese e dei professionisti onesti, condizione indispensabile per il raggiungimento dell’equità sociale che è il fondamento del benessere della collettività.

Infatti, alla consolidata nozione di polizia economico-finanziaria può essere affiancato il concetto di “polizia a forte vocazione sociale”, proprio per il concorso all’affermazione dei princìpi Costituzionali di eguaglianza e libertà economica che ciascuna Fiamma Gialla contribuisce a garantire, ogni giorno, con impegno.

 


 

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

 

§   SCOPERTI 130 EVASORI TOTALI;

§   DENUNCIATI 310 SOGGETTI PER REATI FISCALI;

§   PROPOSTE DI SEQUESTRO PER REATI FISCALI PER OLTRE 123 MILIONI DI EURO;

§   SOMMERSO D’AZIENDA: SCOPERTA EVASIONE ALL’I.V.A. PER 800 MILIONI DI EURO;

§   VERBALIZZATI 73 DATORI DI LAVORO PER AVER IMPIEGATO 695 LAVORATORI IN NERO O IRREGOLARI;

§   SEQUESTRATE OLTRE 3 TONNELLATE DI PRODOTTI ENERGETICI OGGETTO DI FRODE.

 

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

 

§   ACCERTATI DANNI ERARIALI PER  98 MILIONI DI EURO;

§   ACCERTATE FRODI PER OLTRE 92 MILIONI DI EURO NELL’AMBITO DEL CONTRASTO ALLE INDEBITE PERCEZIONI DI FINANZIAMENTI NAZIONALI E COMUNITARI;

§   SEGNALATI 325 SOGGETTI IN MATERIA DI FRODI ALLA SPESA PUBBLICA.

 

LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

 

§   29 SOGGETTI DENUNCIATI A SEGUITO DI CONTROLLI NEI CONFRONTI DI COMPRO ORO, MONEY-TRANSFER E DISTRIBUTORI DEI SERVIZI DI GIOCO;

§   INDIVIDUATI PATRIMONI ILLECITI E AZIENDE RICONDUCIBILI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA PER OLTRE 22 MILIONI DI EURO;

§   TOLTI DAL MERCATO ILLEGALE OLTRE 2,4 MILIONI DI PRODOTTI CONTRAFFATTI E IRREGOLARI;

§   ESEGUITI 3.707 CONTROLLI VALUTARI E INTERCETTATI TITOLI E VALUTA PER 74 MILIONI DI EURO.

 

CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI

 

§   SEQUESTRATE 1.142 KG. DI SOSTANZE STUPEFACENTI;

§   ARRESTATI 70 NARCOTRAFFICANTI.

 

TUTTI I NUMERI DELL’ULTIMO ANNO E MEZZO DI ATTIVITÀ DELLA GUARDIA DI FINANZA DI VARESE, CHE OGGI FESTEGGIA I 244 ANNI DI VITA.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

 

LA DISFATTA DEGLI EVASORI FISCALI

 

Non si tratta di piccoli commercianti, artigiani e imprenditori, che rappresentano l’ossatura economica della Provincia - sempre da tutelare - e che magari hanno omesso di rilasciare uno scontrino. Parliamo invece dei grandi evasori, ossia di quei soggetti fiscalmente pericolosi i cui patrimoni sono espressione diretta dei gravi reati tributari o economico-finanziari commessi; importi tutt’altro che insignificanti se si pensa che questi evasori, tutti insieme, in un anno e mezzo hanno sottratto allo Stato, in termini di imposte dirette e di I.V.A., oltre 950 milioni di euro, di cui una quota parte oggetto di proposte di sequestro grazie anche ai nuovi percorsi intrapresi dalla Guardia di Finanza, che mira a “stanare” gli evasori qualificando e quantificando la sproporzione esistente tra i redditi dichiarati e il patrimonio della persona interessata da procedimenti di prevenzione patrimoniale. Un percorso vincente perché non ancorato alla ricerca degli indizi di evasione - non sempre agevoli da riscontrare - ma fondato sul rilevamento della contraddizione emergente tra le manifestate disponibilità finanziarie e lo spesso esiguo reddito dichiarato.

Veri e propri evasori fiscali, quindi, che quasi mai evadono da soli, ma si avvalgono di una rete di connivenze per realizzare circuiti viziosi fatti di fatture false, emesse o utilizzate in contabilità (vgs. punto 1 allegata scheda). Veri e propri sodalizi criminali che, affidandosi in qualche caso all’esperta consulenza di studi tributari, sono in grado di minare la concorrenza tra le imprese sane del Paese. Quello connesso alle fatture false è un fenomeno arduo da contrastare proprio per le difficoltà connesse alla necessità di dimostrare l’inesistenza delle transazioni - a volte immateriali e complesse oltre che di respiro internazionale - o per i tempi occorrenti, talvolta lunghi, per raccogliere tutte le prove.

Nella “categoria” dei grandi evasori non rientra soltanto chi si avvale delle fatture false. Ci sono anche quelli delle frodi cosiddette “carosello”, quelli che costituiscono crediti I.V.A. fittizi o che ottengono indebite compensazioni di imposte e contributi: sono 99 i casi di societàcartiere” o “fantasma”, create ad hoc per la realizzazione di frodi all’I.V.A., la costituzione di crediti fittizi e l’ottenimento di indebite compensazioni. Vi sono poi coloro che, più intraprendenti, si spingono oltreconfine trasferendo all’estero i propri profitti e, per finire, quelle imprese straniere che operano in Italia, ma non dichiarano nel nostro Paese i redditi su cui hanno l’obbligo di pagare imposte nazionali.

Nel settore della fiscalità internazionale i casi di evasione scoperti nel 2017 e nei primi 5 mesi del 2018 sono stati 32 (vgs. punto 2 allegata scheda).

 

 

COMBATTERE LE INSIDIOSE FRODI FISCALI ANCHE INTERNAZIONALI

 

Interventi sempre più mirati per contrastare le frodi fiscali: 989 in tutto, tra verifiche e controlli, avviati nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale.

Denunciati 310 soggetti per reati fiscali in un anno e mezzo di attività: si tratta di illeciti gravi come l’emissione di fatture false, la presentazione di dichiarazione fraudolente o l’occultamento di documenti contabili.

Le proposte di sequestro delle disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di frodi fiscali ammontano a oltre 123 milioni di euro.

 

L’ECONOMIA “INVISIBILE”, LE ACCISE, I GIOCHI E LE SCOMMESSE CLANDESTINE

 

Come già evidenziato, sono 130 le persone del tutto sconosciute al fisco (evasori totali) responsabili di aver evaso, in un anno e mezzo, con la loro sola condotta illecita, oltre 340 milioni di euro di I.V.A.

Nello stesso periodo, sono stati verbalizzati 73 datori di lavoro per aver impiegato 695 lavoratori in “nero” o irregolari.

Nel settore delle accise, i 45 interventi conclusi dalle Fiamme Gialle hanno portato al sequestro di oltre 3 tonnellate di prodotti energetici oggetto di frode. A questi si aggiunge un consumato in frode pari a circa 150 chilogrammi.

Nel comparto del gioco e delle scommesse, eseguiti 56 controlli.

                 

 

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

 

AL BANDO CORRUZIONE E SPRECHI

 

Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo l’evasione, il Corpo riversa le proprie migliori risorse, è la corruzione, campo nel quale, sempre nell’ultimo anno e mezzo, sono state denunciate, per reati in materia di appalti e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, 85 persone, circa il 10% delle quali è finito in manette (8).

Ma la corruzione è solo la punta dell’iceberg di un insieme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli persone che, operando nel pubblico, procurano danni all’erario: nell’ultimo anno e mezzo le Fiamme Gialle ne hanno individuate 42, responsabili di un danno erariale da 98 milioni di euro.

 

LE FRODI AL BILANCIO NAZIONALE E COMUNITARIO, DEL “TICKET SANITARIO”

E DELLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE

 

Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a quasi 92 milioni di euro, mentre si attestano a quasi 1 milione quelle nel settore della spesa previdenziale e sanitaria. I soggetti nel complesso denunciati sono stati 404, con l’esecuzione di 146 interventi a tutela dei principali flussi di spesa pubblica.

Proseguendo in ambito sanitario, ci sono poi i “furbetti” del ticket, settore nel quale i controlli mirati hanno consentito di individuare “sacche” di irregolarità nell’ 85% dei casi: in pratica, ogni 10 persone controllate, almeno 8 si sarebbero fatte curare gratis, in ospedali pubblici o in altre strutture private convenzionate senza averne diritto.

Altro settore particolarmente a rischio è quello delle assistenze domiciliari, dei pasti a domicilio, degli assegni per il nucleo familiare e di quelli di maternità, degli assegni per le mense scolastiche, delle borse di studio, ecc.; insomma di tutti quegli aiuti economici e servizi sociali di assistenza spettanti ai cittadini che versano in particolari e delicate condizioni economiche e sociali.

I controlli svolti in tale ambito dalla Guardia di Finanza - polizia economico-finanziaria a forte vocazione sociale - mirano proprio a evitare che delle “prestazioni sociali agevolate” - questa la definizione tecnica degli aiuti in argomento - possa beneficiare chi non ne abbia diritto, a danno dei più bisognosi. I risultati ottenuti sono significativi: il 64% dei controlli svolti ha evidenziato irregolarità.

 

LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

 

CONTRASTO PATRIMONIALE ALLE MAFIE, LOTTA AL RICICLAGGIO    E AL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO

 

Le indagini patrimoniali contro le mafie, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato alla confisca (e ristabilito il possesso da parte dello Stato) di beni e valori per 7,5 milioni di euro. Ulteriori 15 milioni sono stati, inoltre, sequestrati, mentre le richieste di sequestro in corso ammontano a oltre 22 milioni di euro (vgs. punto 3 allegata scheda).

Il denaro illecitamente accumulato dalle “mafie”, dagli evasori seriali, dai corrotti e corruttori e dagli altri criminali, per poter essere “lavato” della sua provenienza “sporca”, deve essere riciclato in attività o in investimenti apparentemente “puliti”. 

Ecco che seguire i flussi finanziari diventa fondamentale in ogni tipologia di contrasto agli illeciti. Il valore del riciclaggio accertato dalla Guardia di Finanza di Varese nell’ultimo anno e mezzo si è attestato attorno ai 630 milioni di euro. Un fiume di soldi intercettato grazie a 41 indagini di polizia giudiziaria avviate, da cui sono “scattate” denunce per riciclaggio e autoriciclaggio nei confronti di 55 persone, di cui 5 tratte in arresto.                 (vgs. punto 4 allegata scheda).

La lotta al fenomeno del riciclaggio non si fa però solo con la repressione. Per contrastarlo al meglio è necessaria anche una seria azione preventiva attraverso l’analisi delle segnalazioni di operazioni sospette.

Delle 879 S.O.S. pervenute, 809 sono state sottoposte a indagini più approfondite.

Il controllo dei movimenti di soldi presso i confini terrestri, compresi aeroporti e sedi doganali, ha portato al controllo di valuta per circa 74 milioni di euro e al sequestro di circa 1,2 milioni di euro illecitamente trasportati al seguito dalle persone che entravano in Italia o ne uscivano. Accertate 2.737 violazioni (vgs. punto 5 allegata scheda).

Scoperti infine reati fallimentari con il sequestro di beni per oltre 2 milioni di euro su un totale di patrimoni risultati distratti di oltre 40 milioni di euro.

 

IL MERCATO DEL “FALSO” 

 

Anche la contraffazione fa male al Paese perché danneggia il made in Italy, svilendo il prestigio del marchio italiano nel mondo. Rientrano negli oltre 2,4 milioni di articoli sequestrati dalle Fiamme Gialle varesine nell’ultimo anno e mezzo quelli propriamente contraffatti o con falsa indicazione del made in Italy, quelli non sicuri e i prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità. In questo settore, i Reparti operativi del Corpo nella Provincia di Varese hanno eseguito 321 interventi (vgs. punto 6 allegata scheda).

 

OCCHIO ALLE BANCONOTE 

 

La contraffazione non risparmia alcun settore: ne sono testimonianza le banconote, le monete, i titoli, i certificati e i valori bollati falsi sequestrati dal Corpo dal 1° gennaio 2017, per un valore complessivo di 23 mila euro. Verbalizzate 399 persone.

 

 

 

CACCIA AI TRAFFICI ILLECITI VIA TERRA E CIELO

 

Non tende sicuramente a rallentare l’azione a contrasto dei traffici di droga. Con il tempo diventano semmai più efficaci i modi e i mezzi usati per combatterli. Significativo il fatto che siano state sequestrate dal 2017 a oggi ? grazie a grandi operazioni condotte dalla GdF di Varese, in particolar modo presso l’aeroporto Internazionale di Malpensa, avvalendosi anche delle unità cinofile ? 1.142 chilogrammi di sostanze stupefacenti (vgs. punto 7 allegata scheda).

E sempre in termini di chilogrammi deve ragionarsi quando si fa riferimento ai risultati ottenuti dalle Fiamme Gialle varesine nel settore del contrasto al contrabbando di sigarette: 8.500 sono stati, infatti, i chilogrammi di tabacco sequestrato nel corso degli oltre 600 interventi sviluppatisi, prevalentemente, sempre nell’area aeroportuale di Malpensa                (vgs. punto 8 allegata scheda).

 

CAMPAGNA ESTIVA

 

Per l’intero periodo estivo il Comando Provinciale continuerà a garantire una costante presenza sul territorio a favore dei cittadini e delle imprese che operano in provincia. Un piano straordinario di rafforzamento del dispositivo di sicurezza economico-finanziario è già in campo da parte della Guardia di Finanza per prevenire e contrastare fenomeni di illegalità diffusa, a tutela degli operatori nei settori economici che, proprio nel periodo estivo, vedono incrementare il proprio fatturato.

Quest’estate saranno anche potenziate le attività della Guardia di Finanza connesse all’esercizio delle funzioni di controllo doganale in materia di commercio della fauna e della flora tutelate dalla Convenzione di Washington (c.d. C.I.T.ES.) per contrastare i traffici illeciti di specie animali e vegetali in pericolo di estinzione, soprattutto nell’area aeroportuale di Malpensa, ove sono stati già effettuati, negli ultimi 17 mesi, oltre 10.000 controlli.                Il controllo economico del territorio, infine, contribuirà al presidio di strade, aree urbane, aeroporti, frontiere terrestri per la ricerca di fenomeni di sommerso d’azienda e di lavoro nonché per la prevenzione ed il contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti.


 

Scheda allegata al comunicato stampa

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

 

PUNTO 1

L’operazione “Leonardo da Vinci”, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Varese, ha permesso di disarticolare un gruppo criminale che si avvaleva di 16 società “cartiere” - localizzate tra l’Italia ed il Nord Africa e intestate a prestanome - utilizzate all’unico scopo di alimentare un giro vorticoso di fatture false per 1,6 miliardi di euro, da cui scaturivano crediti IVA fittizi per 135 milioni di euro, poi ceduti a 36 imprese attive in Lombardia e nel Lazio, lucrando così profitti illeciti pari a 35 milioni di euro.

L’operazione di servizio, sviluppata in sinergia con l’Agenzia delle Entrate e caratterizzata dall’utilizzo delle tecniche più avanzate d’intercettazioni telematiche ed ambientali, ha permesso la ricostruzione dei flussi finanziari sottostanti a transazioni d’importo rilevantissimo, e si è conclusa con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 19 persone indiziate di associazione per delinquere, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, autoriciclaggio e truffa. Nei confronti di 12 di queste persone sono state eseguite misure cautelari personali. Contestualmente sono stati eseguiti decreti di sequestro patrimoniale di valore equivalente a 100 milioni di euro d’imposte evase. A mezzo delle verifiche fiscali condotte nei confronti di 5 società coinvolte nell’illecito, veniva proposto il recupero a tassazione di basi imponibili nette pari a 705 milioni di euro ed un’IVA dovuta per 557 milioni di euro.

 

PUNTO 2

Nel settore della fiscalità internazionale, il Comando Provinciale Varese, attivando le sue componenti di intelligence ed i Reparti territoriali, ha sviluppato e realizzato una mirata attività di intelligence nel settore della fiscalità internazionale, finalizzata all’individuazione di fenomeni di frode ed evasione, riconducibili al fittizio trasferimento della residenza in paesi a fiscalità privilegiata, all’omessa dichiarazione di attività finanziarie in imprese estere e all’omessa dichiarazione dei redditi da parte di soggetti frontalieri.

L’attività in argomento, sviluppata nei confronti di una pluralità di soggetti, a vario titolo responsabili di fatti di evasione fiscale internazionale, ha consentito di avviare interventi operativi che si sono conclusi con l’individuazione di n. 24 evasori totali, di n. 8 società esterovestite, di redditi sottratti a tassazione per complessivi € 12.530.695, per un’imposta evasa stimata in € 2.415.823, ritenute previdenziali operate e non versate per € 7.361.404, omessa compilazione del quadro RW per € 992.540, IVA non dichiarata per € 186.070, nonché con il sequestro di beni per un valore di € 625.000 e la proposta di sequestro di beni per un valore di € 7.238.170.

 

 

LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO FINANZIARIA

 

PUNTO 3

L’operazione “Security”, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Varese nel settore della criminalità organizzata, ha permesso di disarticolare un’agguerrita organizzazione criminale, radicata nel tessuto economico lombardo, responsabile di fatti di corruzione, riciclaggio e frodi fiscali.

Le articolate e complesse attività di indagine hanno disvelato infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico lombardo attraverso una fitta rete di società, gestite da insospettabili referenti, i cui proventi venivano in parte destinati al sostentamento di affiliati a un clan di cosa nostra e alla corruzione di dirigenti di una catena di supermercati.

L’attività di servizio, condotta con l’utilizzo di diversificati strumenti d’indagine, si è conclusa con la denuncia di 33 persone facenti parte, a vario titolo, dell’organizzazione criminale, delle quali 19 destinatarie di ordinanze di custodia cautelare in carcere, nonché con il sequestro di beni mobili e immobili per un valore di € 6.600.000, di numerose quote societarie di un gruppo di cooperative con quasi 200 dipendenti, di un gruppo societario con oltre 600 dipendenti operante nel campo della vigilanza privata e con la sottoposizione all’amministrazione controllata di quattro direzioni regionali di una nota società multinazionale attiva nel settore della grande distribuzione.

 

PUNTO 4

L’operazione “Puerto Azul”, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Varese nel settore della criminalità finanziaria ha permesso di smantellare un'organizzazione criminale internazionale, specializzata nella perpetrazione di truffe ai danni di risparmiatori italiani e svizzeri, mediante la promozione di investimenti in strumenti finanziari completamente artificiosi.

La complessa operazione di servizio, sviluppata mediante indagini tecniche, attività d'intelligence e svariate rogatorie internazionali, ha consentito di ricostruire così la raccolta abusiva di capitali per oltre 20 milioni di euro, poi riciclati su conti svizzeri, che erano stati investiti da ignari risparmiatori in un progetto immobiliare per la costruzione di un resort di lusso su un atollo dell'Atlantico, in realtà inesistente ed irrealizzabile.

All'esito delle attività investigative sono stati eseguiti 7 ordinanze di custodia cautelare, il sequestro preventivo per equivalente di 26 immobili, 27 terreni, 10 quote societarie, 6 autovetture e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo pari a € 18.039.000, con la denuncia all'autorità giudiziaria di altre 13 persone per numerosi reati finanziari, aggravati dalla transnazionalità.

PUNTO 5

Le operazioni “Money Rivers” e “Currency Line”, condotte dal Gruppo di Malpensa nel settore del contrasto del traffico transfrontaliero di valuta, svolte grazie ad un affinamento delle attività di profilatura e selezione dei passeggeri da sottoporre a controllo, hanno consentito raggiungere importanti risultati nel contrasto dei peculiari illeciti e nella lotta al riciclaggio di denaro.

L’attività, sviluppatasi nell’arco di circa nove mesi, durante i quali sono stati eseguiti 2.141 controlli, si è conclusa con il rinvenimento di valuta a seguito passeggeri per oltre 23 milioni di euro, il sequestro amministrativo di oltre 206 mila euro e l’irrogazione di sanzioni amministrative per oltre 502 mila euro.

Inoltre, a seguito di specifici e mirati controlli in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, sono stati individuati n. 6 soggetti, nei cui confronti è stata formulata l’ipotesi di riciclaggio, con il conseguente sequestro di denaro contante per complessivi € 490.425.

 

PUNTO 6

L’operazione “Cellular Crime”, condotta dalla Compagnia di Gallarate nei confronti di un sodalizio criminoso transnazionale, ha consentito di debellare l’illecita introduzione e vendita nel territorio nazionale di componenti di telefonia mobile contraffatti provenienti dalla Cina.

L’operazione di servizio, nel corso della quale sono state eseguite n. 496 perquisizioni locali, si è conclusa con la denuncia a piede libero di n. 17 persone, per introduzione nello Stato di prodotti con segni falsi e ricettazione, l’individuazione di due basi operative occulte di un’azienda estera site sul territorio nazionale, l’accertamento dell’introduzione e vendita sul territorio dello stato di n. 29.833 pezzi di telefonia contraffatti, per un ammontare complessivo di € 673.490 e il sequestro di oltre 10.000 articoli, del valore di € 240.390.

A seguito delle parallele attività di verifica fiscale, sono state denunciate altri 2 soggetti per reati fiscali, ed è stato individuato un imponibile occultato all’Erario di € 4.292.869, IVA dovuta per un ammontare complessivo di € 943.932 ed è stata avanzata proposta di sequestro di beni a scopo di confisca per un valore complessivo di € 3.047.961, nonché con l’oscuramento di due siti internet con i quali veniva posta in vendita la merce contraffatta.

 

 

 

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