GdF, il bilancio operativo
- /
- 22 giugno 2018
- /
- Views 100 Istituzioni Varese/Valceresio
BILANCIO
OPERATIVO DELL’ANNO 2017 E DEI PRIMI 5 MESI DELL’ANNO 2018 .
Nel rispetto di una tradizione ormai consolidata, il Comando Provinciale
della Guardia di Finanza di Varese celebra oggi il 244° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza,
con doverosa sobrietà ma, nel
contempo, con l’orgoglio di testimoniare l’appartenenza ad un Corpo dalla
storia plurisecolare, che ha sempre operato a tutela della legalità e degli operatori
onesti.
Alla cerimonia,
svoltasi alla presenza del Comandante Provinciale, Col. t.ST Francesco Vitale e dei Comandanti dei Reparti dipendenti
del Corpo, hanno partecipato le massime Autorità civili, militari e religiose
della Provincia: il Vice Prefetto reggente, il Vicario Episcopale, il Presidente della Regione Lombardia e
della Provincia, i rappresentanti
della Magistratura di Varese e Busto Arsizio, i vertici
delle altre Forze di Polizia, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate,
il Direttore dell’Agenzia delle Dogane,
i Sindaci, i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma,
dell’Associazione Nazionale Finanzieri
d’Italia, delle Associazioni di
categoria, familiari e cittadini.
Grazie alla professionalità e alla competenza dei Finanzieri dislocati
nei vari Reparti della provincia (Varese,
Busto Arsizio, Gaggiolo, Gallarate, Luino, Saronno ed aeroporto di Malpensa)
è stato possibile conseguire risultati
operativi di tutto rilievo, i cui dati e numeri sono compendiati nel
presente comunicato. Trattasi dell’attività istituzionale di polizia economico-finanziaria svolta nell’anno 2017 e nei primi 5 mesi del 2018 nei
vari settori di servizio, a tutela dell’economia legale e a favore delle
imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti.
Tale attività operativa - che conferma l’impostazione generale avviata negli
ultimi anni e caratterizzata dall’esecuzione di specifici piani operativi - si è sviluppata attraverso la prevenzione e la
repressione delle violazioni tributarie e contributive, la lotta all’evasione
fiscale, la vigilanza sulla spesa pubblica, il contrasto agli sperperi di
denaro pubblico, agli illeciti posti in essere in violazione alle norme sulla
tutela del mercato dei capitali e dei beni e servizi, il contrasto al
riciclaggio ed alla contraffazione, nonché il concorso alla sicurezza pubblica,
con l’obiettivo primario di contrastare, in maniera trasversale, i più gravi e pericolosi illeciti
economico-finanziari, che ostacolano la crescita e il sano funzionamento
del mercato.
Tali iniziative hanno consentito di meglio
calibrare i controlli in funzione degli obiettivi da raggiungere, con il doppio
effetto, da un lato, di ridurre
l’invasività su imprenditori e professionisti, dall’altro, di concentrare l’attenzione e l’impegno sulle frodi che depauperano le risorse pubbliche, che dovrebbero, invece,
essere utilizzate a favore della collettività.
Anche per il 2018 è
confermato l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta ai fenomeni di
criminalità economico-finanziaria più diffusi e dannosi per il sistema
economico nazionale. Lo scopo è naturalmente quello di tutelare le libertà economiche dei cittadini, delle imprese e dei
professionisti onesti, condizione indispensabile per il raggiungimento dell’equità sociale che è il fondamento del benessere della collettività.
Infatti, alla consolidata
nozione di polizia economico-finanziaria può essere affiancato il concetto di “polizia a forte vocazione sociale”,
proprio per il concorso all’affermazione dei princìpi Costituzionali di
eguaglianza e libertà economica che ciascuna Fiamma Gialla contribuisce a
garantire, ogni giorno, con impegno.
LOTTA
ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
§
SCOPERTI 130
EVASORI TOTALI;
§
DENUNCIATI 310 SOGGETTI PER REATI FISCALI;
§
PROPOSTE DI SEQUESTRO PER REATI FISCALI PER
OLTRE 123 MILIONI DI EURO;
§
SOMMERSO
D’AZIENDA: SCOPERTA EVASIONE ALL’I.V.A. PER 800 MILIONI DI EURO;
§
VERBALIZZATI 73 DATORI DI LAVORO PER AVER IMPIEGATO 695 LAVORATORI IN NERO O IRREGOLARI;
§
SEQUESTRATE OLTRE 3 TONNELLATE DI PRODOTTI ENERGETICI OGGETTO DI FRODE.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
§ ACCERTATI
DANNI ERARIALI PER 98 MILIONI DI EURO;
§ ACCERTATE
FRODI PER OLTRE 92 MILIONI DI EURO
NELL’AMBITO DEL CONTRASTO ALLE INDEBITE PERCEZIONI DI FINANZIAMENTI NAZIONALI E
COMUNITARI;
§ SEGNALATI
325 SOGGETTI IN MATERIA DI FRODI
ALLA SPESA PUBBLICA.
LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED
ECONOMICO-FINANZIARIA
§
29 SOGGETTI DENUNCIATI A SEGUITO DI CONTROLLI NEI CONFRONTI DI COMPRO
ORO, MONEY-TRANSFER E DISTRIBUTORI DEI SERVIZI DI GIOCO;
§
INDIVIDUATI PATRIMONI ILLECITI E AZIENDE
RICONDUCIBILI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA PER OLTRE 22 MILIONI DI EURO;
§
TOLTI DAL MERCATO ILLEGALE OLTRE 2,4 MILIONI DI PRODOTTI CONTRAFFATTI E IRREGOLARI;
§
ESEGUITI 3.707
CONTROLLI VALUTARI E INTERCETTATI TITOLI E VALUTA PER 74 MILIONI DI EURO.
CONTROLLO DEL
TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI
§
SEQUESTRATE 1.142 KG. DI SOSTANZE STUPEFACENTI;
§
ARRESTATI 70 NARCOTRAFFICANTI.
TUTTI
I NUMERI DELL’ULTIMO ANNO E MEZZO DI ATTIVITÀ DELLA GUARDIA DI FINANZA DI
VARESE, CHE OGGI FESTEGGIA I 244 ANNI DI VITA.
LOTTA
ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
LA
DISFATTA DEGLI EVASORI FISCALI
Non si tratta di piccoli commercianti, artigiani e
imprenditori, che rappresentano l’ossatura economica della Provincia - sempre
da tutelare - e che magari hanno omesso di rilasciare uno scontrino. Parliamo
invece dei grandi evasori, ossia di quei soggetti fiscalmente pericolosi i cui
patrimoni sono espressione diretta dei gravi reati tributari o
economico-finanziari commessi; importi tutt’altro che insignificanti se si
pensa che questi evasori, tutti insieme, in un anno e mezzo hanno sottratto
allo Stato, in termini di imposte dirette e di I.V.A., oltre 950 milioni di euro, di cui una quota parte oggetto di proposte di
sequestro grazie anche ai nuovi percorsi intrapresi dalla Guardia di Finanza,
che mira a “stanare” gli evasori qualificando e quantificando la sproporzione
esistente tra i redditi dichiarati e il patrimonio della persona interessata da
procedimenti di prevenzione patrimoniale. Un percorso vincente perché non
ancorato alla ricerca degli indizi di evasione - non sempre agevoli da
riscontrare - ma fondato sul rilevamento della contraddizione emergente tra le
manifestate disponibilità finanziarie e lo spesso esiguo reddito dichiarato.
Veri e propri evasori fiscali, quindi, che quasi mai
evadono da soli, ma si avvalgono di una rete di connivenze per realizzare
circuiti viziosi fatti di fatture false, emesse o utilizzate in contabilità (vgs. punto 1 allegata scheda).
Veri e propri sodalizi criminali che, affidandosi in qualche caso all’esperta
consulenza di studi tributari, sono in grado di minare la concorrenza tra le
imprese sane del Paese. Quello connesso alle fatture false è un fenomeno arduo
da contrastare proprio per le difficoltà connesse alla necessità di dimostrare
l’inesistenza delle transazioni - a volte immateriali e complesse oltre che di
respiro internazionale - o per i tempi occorrenti, talvolta lunghi, per
raccogliere tutte le prove.
Nella “categoria” dei grandi evasori non rientra
soltanto chi si avvale delle fatture false. Ci sono anche quelli delle frodi cosiddette “carosello”, quelli
che costituiscono crediti I.V.A.
fittizi o che ottengono indebite compensazioni di
imposte e contributi: sono 99 i casi
di società “cartiere” o “fantasma”, create ad hoc per la
realizzazione di frodi all’I.V.A., la costituzione di crediti fittizi e
l’ottenimento di indebite compensazioni. Vi sono poi coloro che, più
intraprendenti, si spingono oltreconfine trasferendo
all’estero i propri profitti e, per
finire, quelle imprese straniere che
operano in Italia, ma non dichiarano
nel nostro Paese i redditi su cui hanno l’obbligo di pagare imposte nazionali.
Nel settore della fiscalità
internazionale i casi di evasione
scoperti nel 2017 e nei primi 5 mesi del 2018 sono stati 32 (vgs. punto 2 allegata
scheda).
COMBATTERE
LE INSIDIOSE FRODI FISCALI ANCHE INTERNAZIONALI
Interventi sempre più mirati per contrastare le frodi
fiscali: 989 in tutto, tra verifiche
e controlli, avviati nei confronti delle persone e delle imprese considerate
maggiormente a rischio di evasione fiscale.
Denunciati 310
soggetti per reati fiscali in un anno e mezzo di attività: si tratta di
illeciti gravi come l’emissione di
fatture false, la presentazione di dichiarazione fraudolente o l’occultamento
di documenti contabili.
Le proposte di
sequestro delle disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di
frodi fiscali ammontano a oltre 123 milioni di euro.
L’ECONOMIA
“INVISIBILE”, LE ACCISE, I GIOCHI E LE SCOMMESSE CLANDESTINE
Come già evidenziato, sono 130 le persone del tutto sconosciute al fisco (evasori
totali) responsabili di aver evaso, in un anno e mezzo, con la loro sola
condotta illecita, oltre 340 milioni di
euro di I.V.A.
Nello stesso periodo, sono stati verbalizzati 73 datori
di lavoro per aver impiegato 695
lavoratori in “nero” o irregolari.
Nel settore delle accise, i 45
interventi conclusi dalle Fiamme Gialle hanno portato al sequestro di oltre 3 tonnellate di prodotti energetici
oggetto di frode. A questi si aggiunge un consumato in frode pari a circa 150 chilogrammi.
Nel comparto del gioco e delle scommesse, eseguiti 56
controlli.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
AL BANDO
CORRUZIONE E SPRECHI
Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo
l’evasione, il Corpo riversa le proprie migliori risorse, è la corruzione, campo
nel quale, sempre nell’ultimo anno e mezzo, sono state denunciate, per reati in
materia di appalti e altri
delitti contro la Pubblica Amministrazione, 85 persone, circa il 10% delle
quali è finito in manette (8).
Ma la corruzione è solo la punta dell’iceberg di un
insieme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli
persone che, operando nel pubblico, procurano danni all’erario: nell’ultimo
anno e mezzo le Fiamme Gialle ne hanno individuate 42, responsabili di un danno erariale da 98 milioni di euro.
LE FRODI
AL BILANCIO NAZIONALE E COMUNITARIO, DEL “TICKET SANITARIO”
E DELLE
PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE
Le frodi scoperte in danno
del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a quasi 92 milioni di euro, mentre si attestano a
quasi 1 milione quelle nel settore
della spesa previdenziale e sanitaria. I soggetti nel complesso
denunciati sono stati 404, con
l’esecuzione di 146 interventi a
tutela dei principali flussi di spesa pubblica.
Proseguendo in ambito
sanitario, ci sono poi i “furbetti”
del ticket,
settore nel quale i controlli mirati hanno consentito di individuare “sacche”
di irregolarità nell’ 85% dei casi: in pratica, ogni 10 persone controllate, almeno 8 si sarebbero fatte curare gratis, in ospedali pubblici o in
altre strutture private convenzionate senza averne diritto.
Altro settore
particolarmente a rischio è quello delle assistenze domiciliari, dei pasti a
domicilio, degli assegni per il nucleo familiare e di quelli di maternità,
degli assegni per le mense scolastiche, delle borse di studio, ecc.; insomma di
tutti quegli aiuti economici e servizi
sociali di
assistenza spettanti ai cittadini che versano in particolari e delicate
condizioni economiche e sociali.
I controlli svolti in tale
ambito dalla Guardia di Finanza - polizia economico-finanziaria a forte
vocazione sociale - mirano proprio a evitare che delle “prestazioni sociali
agevolate” - questa la definizione tecnica degli aiuti in argomento - possa
beneficiare chi non ne abbia diritto, a danno dei più bisognosi. I risultati
ottenuti sono significativi: il 64%
dei controlli svolti ha evidenziato irregolarità.
LOTTA ALLA
CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
CONTRASTO
PATRIMONIALE ALLE MAFIE, LOTTA AL RICICLAGGIO
E AL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO
Le indagini patrimoniali
contro le mafie, volte a sottrarre le
risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali
traggono sostento, hanno portato alla confisca (e ristabilito il possesso da
parte dello Stato) di beni e valori per 7,5
milioni di euro. Ulteriori 15
milioni sono stati, inoltre, sequestrati,
mentre le richieste di sequestro in corso
ammontano a oltre 22 milioni di euro (vgs. punto 3 allegata scheda).
Il denaro illecitamente accumulato dalle “mafie”,
dagli evasori seriali, dai corrotti e corruttori e dagli altri criminali, per
poter essere “lavato” della sua provenienza “sporca”, deve essere riciclato in
attività o in investimenti apparentemente “puliti”.
Ecco che seguire i flussi finanziari diventa
fondamentale in ogni tipologia di contrasto agli illeciti. Il valore del riciclaggio accertato dalla Guardia di Finanza di Varese nell’ultimo anno e
mezzo si è attestato attorno ai 630 milioni di euro. Un fiume di soldi intercettato grazie a 41
indagini di polizia giudiziaria avviate,
da cui sono “scattate” denunce per riciclaggio e
autoriciclaggio nei confronti di 55 persone, di cui 5 tratte
in arresto. (vgs. punto 4 allegata
scheda).
La lotta al fenomeno del riciclaggio non si fa però
solo con la repressione. Per contrastarlo al meglio è necessaria anche una
seria azione preventiva attraverso l’analisi
delle segnalazioni di operazioni sospette.
Delle 879 S.O.S. pervenute,
809 sono state sottoposte a indagini
più approfondite.
Il controllo dei
movimenti di soldi presso i confini
terrestri, compresi aeroporti e sedi doganali, ha portato al controllo di
valuta per circa 74 milioni di euro
e al sequestro di circa 1,2 milioni di euro illecitamente
trasportati al seguito dalle persone che entravano in Italia o ne uscivano.
Accertate 2.737 violazioni (vgs. punto 5 allegata scheda).
Scoperti infine reati
fallimentari con il sequestro di
beni per oltre 2 milioni di euro su un totale di patrimoni risultati distratti di oltre 40 milioni di euro.
IL MERCATO
DEL “FALSO”
Anche la contraffazione fa male al Paese perché
danneggia il made
in Italy,
svilendo il prestigio del marchio italiano nel mondo. Rientrano negli oltre 2,4 milioni di articoli
sequestrati dalle Fiamme Gialle varesine nell’ultimo anno e mezzo quelli propriamente contraffatti o con falsa indicazione del made in Italy, quelli non sicuri e i prodotti
alimentari
recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa
l’origine e la qualità. In questo settore, i Reparti operativi del Corpo nella Provincia di Varese hanno eseguito 321 interventi (vgs. punto 6 allegata scheda).
OCCHIO
ALLE BANCONOTE
La contraffazione non risparmia alcun settore: ne sono
testimonianza le banconote, le monete, i titoli, i certificati e i valori
bollati falsi sequestrati dal Corpo dal 1° gennaio 2017, per un valore
complessivo di 23 mila euro. Verbalizzate 399
persone.
CACCIA AI
TRAFFICI ILLECITI VIA TERRA E CIELO
Non tende sicuramente a rallentare l’azione a contrasto dei traffici di droga. Con il tempo diventano semmai più efficaci i modi e
i mezzi usati per combatterli. Significativo il fatto che siano state sequestrate dal 2017 a oggi ? grazie a grandi operazioni condotte dalla GdF di Varese, in particolar modo presso
l’aeroporto Internazionale di Malpensa, avvalendosi anche delle unità cinofile ? 1.142 chilogrammi di sostanze stupefacenti (vgs. punto 7 allegata scheda).
E sempre in termini di
chilogrammi deve ragionarsi quando si fa riferimento ai risultati ottenuti
dalle Fiamme Gialle varesine nel settore del contrasto al contrabbando di
sigarette: 8.500
sono stati,
infatti, i chilogrammi di
tabacco sequestrato nel corso degli oltre 600
interventi sviluppatisi, prevalentemente, sempre nell’area aeroportuale di
Malpensa (vgs. punto 8 allegata
scheda).
CAMPAGNA
ESTIVA
Per l’intero periodo estivo il Comando Provinciale
continuerà a garantire una costante presenza sul territorio a favore dei
cittadini e delle imprese che operano in provincia. Un piano straordinario
di rafforzamento del dispositivo di sicurezza economico-finanziario è già in
campo da parte della Guardia di Finanza per prevenire e contrastare fenomeni di
illegalità diffusa, a tutela degli operatori nei settori economici che, proprio
nel periodo estivo, vedono incrementare il proprio fatturato.
Quest’estate saranno anche potenziate le attività
della Guardia di Finanza connesse all’esercizio delle funzioni di controllo doganale
in materia di commercio della fauna e della flora tutelate dalla Convenzione di Washington (c.d.
C.I.T.ES.) per contrastare i traffici illeciti di specie animali e vegetali in
pericolo di estinzione, soprattutto nell’area aeroportuale di Malpensa, ove
sono stati già effettuati, negli ultimi 17 mesi, oltre 10.000 controlli.
Il controllo economico del
territorio, infine, contribuirà al presidio di strade, aree urbane, aeroporti, frontiere
terrestri per la ricerca di fenomeni di sommerso d’azienda e di lavoro nonché
per la prevenzione ed il contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti.
Scheda allegata al comunicato stampa
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
PUNTO 1
L’operazione “Leonardo da Vinci”, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Varese, ha permesso di
disarticolare un gruppo criminale che si avvaleva di 16 società “cartiere” -
localizzate tra l’Italia ed il Nord Africa e intestate a prestanome -
utilizzate all’unico scopo di alimentare un giro vorticoso di fatture false per
1,6 miliardi di euro, da cui scaturivano crediti IVA fittizi per 135 milioni di
euro, poi ceduti a 36 imprese attive in Lombardia e nel Lazio, lucrando così
profitti illeciti pari a 35 milioni di euro.
L’operazione di servizio, sviluppata in
sinergia con l’Agenzia delle Entrate e caratterizzata dall’utilizzo delle
tecniche più avanzate d’intercettazioni telematiche ed ambientali, ha permesso
la ricostruzione dei flussi finanziari sottostanti a transazioni d’importo
rilevantissimo, e si è conclusa con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 19
persone indiziate di associazione per delinquere, emissione ed utilizzo di
fatture per operazioni inesistenti, autoriciclaggio e truffa. Nei confronti di
12 di queste persone sono state eseguite misure cautelari personali.
Contestualmente sono stati eseguiti decreti di sequestro patrimoniale di valore
equivalente a 100 milioni di euro d’imposte evase. A mezzo delle verifiche
fiscali condotte nei confronti di 5 società coinvolte nell’illecito, veniva
proposto il recupero a tassazione di basi imponibili nette pari a 705 milioni
di euro ed un’IVA dovuta per 557 milioni di euro.
PUNTO 2
Nel settore della fiscalità internazionale,
il Comando Provinciale Varese,
attivando le sue componenti di intelligence
ed i Reparti territoriali, ha sviluppato e realizzato una mirata attività di
intelligence nel settore della fiscalità
internazionale, finalizzata all’individuazione di fenomeni di frode ed
evasione, riconducibili al fittizio trasferimento della residenza in paesi a
fiscalità privilegiata, all’omessa dichiarazione di attività finanziarie in
imprese estere e all’omessa dichiarazione dei redditi da parte di soggetti
frontalieri.
L’attività in argomento, sviluppata nei
confronti di una pluralità di soggetti, a vario titolo responsabili di fatti di
evasione fiscale internazionale, ha consentito di avviare interventi operativi
che si sono conclusi con l’individuazione di n. 24 evasori totali, di n. 8
società esterovestite, di redditi sottratti a tassazione per complessivi €
12.530.695, per un’imposta evasa stimata in € 2.415.823, ritenute previdenziali
operate e non versate per € 7.361.404, omessa compilazione del quadro RW per €
992.540, IVA non dichiarata per € 186.070, nonché con il sequestro di beni per
un valore di € 625.000 e la proposta di sequestro di beni per un valore di €
7.238.170.
LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO FINANZIARIA
PUNTO 3
L’operazione “Security”, condotta dal Nucleo
di Polizia Economico-Finanziaria di Varese nel settore della criminalità
organizzata, ha permesso di disarticolare un’agguerrita organizzazione
criminale, radicata nel tessuto economico lombardo, responsabile di fatti di
corruzione, riciclaggio e frodi fiscali.
Le articolate e complesse attività di
indagine hanno disvelato infiltrazioni della criminalità organizzata nel
tessuto economico lombardo attraverso una fitta rete di società, gestite da
insospettabili referenti, i cui proventi venivano in parte destinati al
sostentamento di affiliati a un clan di cosa nostra e alla corruzione di
dirigenti di una catena di supermercati.
L’attività di servizio, condotta con l’utilizzo
di diversificati strumenti d’indagine, si è conclusa con la denuncia di 33
persone facenti parte, a vario titolo, dell’organizzazione criminale, delle
quali 19 destinatarie di ordinanze di custodia cautelare in carcere, nonché con
il sequestro di beni mobili e immobili per un valore di € 6.600.000, di
numerose quote societarie di un gruppo di cooperative con quasi 200 dipendenti,
di un gruppo societario con oltre 600 dipendenti operante nel campo della
vigilanza privata e con la sottoposizione all’amministrazione controllata di
quattro direzioni regionali di una nota società multinazionale attiva nel settore
della grande distribuzione.
PUNTO 4
L’operazione “Puerto Azul”, condotta dal Nucleo
di Polizia Economico-Finanziaria di Varese nel settore della criminalità
finanziaria ha permesso di smantellare un'organizzazione criminale
internazionale, specializzata nella perpetrazione di truffe ai danni di
risparmiatori italiani e svizzeri, mediante la promozione di investimenti in
strumenti finanziari completamente artificiosi.
La complessa operazione di servizio,
sviluppata mediante indagini tecniche, attività d'intelligence e svariate rogatorie internazionali, ha consentito di
ricostruire così la raccolta abusiva di capitali per oltre 20 milioni di euro,
poi riciclati su conti svizzeri, che erano stati investiti da ignari
risparmiatori in un progetto immobiliare per la costruzione di un resort di lusso su un atollo
dell'Atlantico, in realtà inesistente ed irrealizzabile.
All'esito delle attività investigative sono
stati eseguiti 7 ordinanze di custodia cautelare, il sequestro preventivo per
equivalente di 26 immobili, 27 terreni, 10 quote societarie, 6 autovetture e
disponibilità finanziarie, per un valore complessivo pari a € 18.039.000, con
la denuncia all'autorità giudiziaria di altre 13 persone per numerosi reati
finanziari, aggravati dalla transnazionalità.
PUNTO 5
Le operazioni “Money Rivers” e “Currency Line”, condotte dal Gruppo di Malpensa nel settore del
contrasto del traffico transfrontaliero di valuta, svolte grazie ad un
affinamento delle attività di profilatura e selezione dei passeggeri da
sottoporre a controllo, hanno consentito raggiungere importanti risultati nel
contrasto dei peculiari illeciti e nella lotta al riciclaggio di denaro.
L’attività, sviluppatasi nell’arco di circa
nove mesi, durante i quali sono stati eseguiti 2.141 controlli, si è conclusa
con il rinvenimento di valuta a seguito passeggeri per oltre 23 milioni di
euro, il sequestro amministrativo di oltre 206 mila euro e l’irrogazione di
sanzioni amministrative per oltre 502 mila euro.
Inoltre, a seguito di specifici e mirati
controlli in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del
terrorismo, sono stati individuati n. 6 soggetti, nei cui confronti è stata
formulata l’ipotesi di riciclaggio, con il conseguente sequestro di denaro
contante per complessivi € 490.425.
PUNTO 6
L’operazione “Cellular Crime”, condotta dalla Compagnia di Gallarate nei confronti di un sodalizio criminoso
transnazionale, ha consentito di debellare l’illecita introduzione e vendita
nel territorio nazionale di componenti di telefonia mobile contraffatti
provenienti dalla Cina.
L’operazione di servizio, nel corso della
quale sono state eseguite n. 496 perquisizioni locali, si è conclusa con la denuncia
a piede libero di n. 17 persone, per introduzione nello Stato di prodotti con
segni falsi e ricettazione, l’individuazione di due basi operative occulte di
un’azienda estera site sul territorio nazionale, l’accertamento
dell’introduzione e vendita sul territorio dello stato di n. 29.833 pezzi di
telefonia contraffatti, per un ammontare complessivo di € 673.490 e il
sequestro di oltre 10.000 articoli, del valore di € 240.390.
A seguito delle parallele attività di
verifica fiscale, sono state denunciate altri 2 soggetti per reati fiscali, ed
è stato individuato un imponibile occultato all’Erario di € 4.292.869, IVA
dovuta per un ammontare complessivo di € 943.932 ed è stata avanzata proposta
di sequestro di beni a scopo di confisca per un valore complessivo di €
3.047.961, nonché con l’oscuramento di due siti internet con i quali veniva
posta in vendita la merce contraffatta.