Gli agenti in servizio nel carcere di Varese si
lamentano per la situazione del carcere senza sistemi di sicurezza funzionanti,
con la manutenzione a carico dei detenuti e della penitenziaria e rischi di
facili evasioni.
Per i rappresentanti
sindacali della Polizia penitenziaria dei Miogni senza sistemi di sicurezza
funzionanti adeguatamente si potrebbero organizzare una evasione in dieci
minuti.
La sicurezza
del carcere che ospita 80 detenuti è garantita esclusivamente dai 60 agenti in
servizio perché il cancello e la sbarra sono sempre aperti, i monitor e le telecamere
sono rotti e i fari del muro di cinta sono per un terzo spenti.
Ma non basta, il
telefono dei detenuti è fuori uso da molto tempo (i detenuti vengono fatti
telefonare dall’ufficio del preposto di sorveglianza senza potergli garantire
la privacy), i serramenti non proteggono dal freddo esterno che sta arrivando
velocemente (ci sono 16 vetri rotti dallo scorso agosto quando un detenuto in
un momento di rabbia li ha rotti) e manca perfino il detersivo per pulire i
pavimenti che viene razionato e diluito.
Anche se esistono indicazioni della direzione risalenti al 1998 che stabiliscono le modalità con cui consegnare i prodotti per la pulizia delle celle e degli spazi comuni i prodotti mancano.
Molti dei
lavori di manutenzione della vecchia casa circondariale vengono eseguiti dai
detenuti e dagli agenti con la squadra che si occupa della manutenzione dei
fabbricati penitenziari, ma evidentemente questo non è sufficiente.