"L'intitolazione del carcere a Di Cataldo" - Baldini - è di grande importanza.

"L'intitolazione del carcere a Di Cataldo" - - è  di grande importanza.Con una cerimonia molto partecipata, questa mattina si è svolta l'intitolazione del carcere di San Vittore alla memoria di Francesco Di Cataldo, il Maresciallo maggiore del Corpo degli agenti di custodia, ucciso dalle Brigate Rosse a Milano il 20 aprile 1978. Di Cataldo, nato   Barletta il 20 settembre  1926, era un  Maresciallo Maggiore degli  Agenti di Cus...

"L'intitolazione del carcere a Di Cataldo" - - è  di grande importanza.Con una cerimonia molto partecipata, questa mattina si è svolta l'intitolazione del carcere di San Vittore alla memoria di Francesco Di Cataldo, il Maresciallo maggiore del Corpo degli agenti di custodia, ucciso dalle Brigate Rosse a Milano il 20 aprile 1978. Di Cataldo, nato   Barletta il 20 settembre  1926, era un  Maresciallo Maggiore degli  Agenti di Custodia (la futura  Polizia Penitenziaria), che ricopriva il ruolo di Vice Comandante nel  Carcere milanese di San Vittore, e di direttore del Centro Clinico del medesimo carcere. Presente la consigliera regionale della Lombardia, Maria Teresa Baldini (Fuxia People) che ricorda: "Dal 2016 ho presentato una mozione per la realizzazione del Monumento per le vittime del dovere a Monza". "L'intitolazione del carcere a Di Cataldo - commenta Baldini - è un messaggio di grande importanza. Non è solo un tributo ad un uomo che ha avuto un approccio innovativo e lungimirante nella gestione della popolazione carceraria, ma è allo stesso tempo il dovuto omaggio agli agenti di polizia penitenziaria che quotidianamente svolgono un lavoro difficile in un contesto davvero complesso. E purtroppo spesso l'attenzione si concentra sulle necessità dei detenuti, mettendo in secondo piano la realtà di chi lavora nelle carceri. Credo che stamani sia stato lanciato un messaggio di riflessione diretto anche alle istituzioni. Ho constatato con piacere che il direttore della casa circondariale è una donna e questo dimostra che si sono compiuti molti passi in avanti. Ma ancora molto c'è da fare - ammonisce la consigliera Baldini - e personalmente tornerò a sollecitare con energia la richiesta, già oggetto di mozione in consiglio regionale nell'aprile 2016, di realizzazione del Monumento alle vittime del dovere a Monza, il cui progetto è rimasto inesorabilmente sulla carta. Ma che sarebbe un messaggio non da poco per esaltare i valori dell'Italia tutta".