Regione Lombardia valuterà su moschee a Milano solo dopo la conclusione iter del Comune

"Voglio assicurare al sindaco Sala che, sulla questione delle moschee, Regione Lombardia terra' un atteggiamento di collaborazione istituzionale con l'amministrazione comunale, cosi' come facciamo con ogni altro interlocutore istituzionale". Lo ha affermato l'assessore al Territorio e Protezione civile di Regione Lombardia, Pietro Foroni.

"Nello specifico, per quanto riguarda il piano delle strutture religiose e il Pgt del comune di Milano - ha sottolineato Foroni - Regione Lombardia fara' senz'altro le sue valutazioni, e potra' farle solo dopo che il Comune di Milano avra' finalmente adottato la strumentazione urbanistica. A quel punto verificheremo se sono conformi alla normativa regionale e in base a questo esprimeremo il nostro parere, che sara' di scrupolosa e puntuale applicazione della legge".

"Nel frattempo - ha detto ancora Foroni - rimaniamo in attesa di apprendere come il Comune di Milano intendera' procedere e quali atti adottare in ordine a quei cosiddetti 'centri culturali' dove in realta' vengono regolarmente praticate attivita' di culto e che sono stati esclusi da qualsiasi forma di regolarizzazione come emerge dalla documentazione del piano delle attrezzature religiose che ci e' pervenuta". "In ordine a tali situazioni, quindi - ha concluso l'assessore regionale - e' di fatto attestata la non conformita' urbanistica e l'impossibilita' di una relativa regolarizzazione in base alla normativa vigente".

La vicenda e le azioni del Comune di Milano

Il Comune di Milano ha presentato a inizio giugno un progetto per regolarizzare quattro delle moschee “informali” che si trovano in città, e per aprirne un massimo di altre tre.

Il progetto si chiama Piano per le Attrezzature Religiose (PAR) ed è stato elaborato dopo che nel 2015 la Regione aveva approvato una legge sui luoghi di culto studiata appositamente per ostacolare i negoziati fra la comunità islamica milanese e la giunta comunale guidata allora da Giuliano Pisapia, e impedire che venisse costruita una imponente moschea nell’area dell’ex Palasharp.

Al momento Milano non ha alcuna moschea ufficiale nel suo territorio.