Questura di Varese, rilasciato 11.300 passaporti nel 2017

I numeri raddoppia se si prendono in considerazione gli Uffici di Busto Arsizio, Gallarate e Luino.

Tra le attività di competenza della Polizia Amministrativa, assume rilievo quella svolta dall’Ufficio Passaporti della Questura. Un lavoro prezioso, come la dedizione degli uomini della Polizia di Stato, impegnati a produrre e rilasciare un documento sempre più importante in un mondo sempre più connesso, dove i viaggi internazionali e intercontinentali per motivi di lavoro o di turismo sono diventati molto frequenti. Il tutto, ovviamente, nel rispetto della normativa e delle procedure.

I numeri sono decisivi per rendere l’idea della consistenza del lavoro svolto: nell’anno 2017, sono stati rilasciati dalla sola Questura di Varese 11.300 passaporti, una cifra destinata a raddoppiare se si prendono in considerazione gli Uffici di Busto Arsizio, Gallarate e Luino.

Nel corso del 2018, fino ad oggi, l’Ufficio Passaporti della Questura ha invece rilasciato 7.400 “libretti”, con una media di circa 1.000 documenti al mese, ed un trend in evidente aumento rispetto all’anno precedente. Con l’inizio della primavera e fino alla fine della stagione estiva, inoltre, tali numeri crescono ulteriormente, tant’è che già nel mese di maggio di quest’anno, sono stati rilasciati ben 1.449 passaporti, con un dato confermato a giugno e a luglio.

I tempi di attesa per il rilascio del documento rientrano ampiamente nei limiti imposti dalla vigente normativa, che fissa in 30 giorni complessivi il termine per la conclusione del relativo procedimento amministrativo.

La documentazione per la richiesta del passaporto e tutte le indicazioni necessarie al cittadino sono disponibili sul sito internet della Polizia di Stato.

Significativo è anche il dato riguardante le dichiarazioni di accompagno, documenti che consentono ai minori di 14 anni di viaggiare da soli all’estero (la dichiarazione è necessaria anche per viaggi nei Paesi Shengen, mentre non lo è in Italia, come invece erroneamente richiesto da alcune compagnie aeree in base ai loro regolamenti interni).

I genitori o chi esercita la responsabilità tutoria di minori di età inferiore a 14 anni, che viaggino non   accompagnati   da   almeno   uno   di   loro,   e   che   intendono   concedere   l’autorizzazione   ad   una persona   fisica   o   ad   una   società   di   trasporto   (compagnia   aerea   o   di   navigazione),   devono sottoscrivere la dichiarazione di accompagnamento, che resterà agli atti della Questura.

Ad oggi, nel 2018 ne sono state rilasciate circa 700, con un aumento esponenziale a partire dal mese di maggio, quando ne sono state lavorate circa 200: si pensi alle richieste relative alle gite all’estero organizzate dalle scuole.

Proprio con riferimento alle dichiarazioni di accompagno si segnala una importante novità: dal 31 maggio   scorso,   sul   sito   internet www.passaportoonline.poliziadistasto.it,   è   stata   avviata   una funzione che consente ai cittadini, genitori o tutori dei minori, di richiedere online l’autorizzazione

a far viaggiare i propri figli affidandoli ad un accompagnatore. L’Ufficio Passaporti, che riceve l’istanza, carica i dati ricevuti direttamente sull’applicativo informatico per la lavorazione della pratica e può comunicare al cittadino registrato sul sito, a mezzo mail e tramite Agenda, l’invito per il ritiro della dichiarazione ovvero richiedere di ulteriori informazioni, se necessario.

Così come la richiesta di appuntamento per il rilascio del passaporto, anche quella per il rilascio della dichiarazione di accompagno potrà essere inoltrata per il tramite dei Comuni e della Stazioni dei Carabinieri, qualora abilitati dalle Questure all’utilizzo dell’Agenda Passaporti.

Tutto ciò, con lo scopo di semplificare e snellire le procedure, e fornire all’utenza un servizio sempre più efficiente per documenti indispensabili.

Infine, un cenno al cosiddetto “doppio passaporto”. In questo caso, non si tratta della situazione di chi possiede due o più cittadinanze, bensì di due distinti documenti rilasciati ad un’unica persona con una sola cittadinanza, qualora la stessa, per particolari esigenze professionali, abbia la necessità di recarsi in Paesi tra loro belligeranti ovvero sia costretta ad attendere tempi estremamente lunghi per il rilascio di un visto o per l’adempimento di altre procedure.

La richiesta, opportunamente motivata, viene valutata con estrema ponderatezza: in caso di accoglimento, il provvedimento del Questore impone il deposito di uno dei documenti presso l’Ufficio Passaporti, e dunque vieta la simultanea detenzione di entrambi i documenti, al fine di scongiurare eventuali abusi. Possono inoltre essere prescritte ulteriori restrizioni: una validità temporale limitata ovvero la limitazione della validità territoriale a determinati Stati. Si tratta tuttavia di casi sporadici, tant’è che da inizio anno il doppio passaporto è stato rilasciato soltanto in 6 casi.