Nadia Bouzekri, l'Ugl-Polizia di Bergamo esclude sua ogni responsabilità

Nadia Bouzekri, l'Ugl-Polizia di Bergamo esclude sua ogni responsabilità, precisazione del sindacato di Polizia. OGGETTO: “ LA POLIZIA DI FRONTIERA HA VIOLATO I MIEI DIRITTI” !?!? LA VERITA’ FORSE NON FA NOTIZIA?? Egregi Direttori, In merito ai fatti accaduti presso l’aeroporto di Orio al Serio nella serata dello scorso 27 settembre, riferiti alla presunta violazione dei diritti personali da parte della Polizia di Frontiera, abbiamo potuto accertare che la realt...

Nadia Bouzekri, l'Ugl-Polizia di Bergamo esclude sua ogni responsabilità, precisazione del sindacato di Polizia. OGGETTO: “ LA POLIZIA DI FRONTIERA HA VIOLATO I MIEI DIRITTI” !?!? LA VERITA’ FORSE NON FA NOTIZIA?? Egregi Direttori, In merito ai fatti accaduti presso l’aeroporto di Orio al Serio nella serata dello scorso 27 settembre, riferiti alla presunta violazione dei diritti personali da parte della Polizia di Frontiera, abbiamo potuto accertare che la realtà dei fatti discosta molto da quanto da voi pubblicato: tra le varie testate giornalistiche che hanno dato la notizia e di cui abbiamo preso visione, solo “Il Giorno” ha riportato i fatti realmente accaduti. Ci riferiamo nello specifico ai quotidiani on-line “LaRepubblica.it” e “BergamoNews”, che, contrariamente a quanto è emerso dai video postati su Facebook dalla protagonista della vicenda, la passeggera Nadia Bouzekri, hanno esplicitamente leso l’immagine della Polizia di Frontiera, seppure la Bouzekri avesse invece rivolto parole di favore nei confronti dei poliziotti. 1) enuncia_su_facebook_polizia_di_frontiera_ha_violato_miei_diritti_-176692518/ 2) https://www.bergamonews.it/2017/09/27/orio-al-serio-la-presidentessa-dei-giovani-musulmani-denunciapolizia- frontiera-violato-miei-diritti/265759/ Testualmente la protagonista aveva affermato: “… Successivamente mi son recata alla Polizia di Frontiera, ho segnalato l’accaduto e gli agenti davvero molto gentili e cordiali mi hanno ribadito che c’è una famosa stanza nella quale si può andare ed effettivamente togliersi il velo piuttosto che togliersi un indumento per il controllo di sicurezza”  Seppur vi è sia una leggera confusione nella donna nel chiamare le guardie particolari giurate “agenti”, è chiaro che quei controlli, ben descritti , sono svolti da personale GpG come avviene in tutti gli aeroporti d’Italia. Nonostante le parole della Sig.ra, si è scelto però di diffondere un’altra notizia ovvero: “LA POLIZIA DI FRONTIERA HA VIOLATO I MIEI DIRITTI” Parole mai pronunciate dall’interessata ! Auspichiamo un’immediata “revisione” delle notizie pubblicate e, con riserva di intraprendere eventuali azioni legali nei confronti dei quotidiani che hanno chiaramente posto in cattiva luce il lavoro svolto dagli operatori della Polizia di Stato presso lo scalo orobico, chiediamo d’ora in poi una maggior attenzione nel riportare i fatti. Il Segretario Generale Provinciale UGL Polizia di Stato Roberto VILLA-- La signora oggetto del "presunto scandalo" dichiara nella sua pagina facebook: "Ai controlli mi viene chiesto di togliermi la giacca: ma sotto ero smanicata e ho chiesto all’addetta alla sicurezza, una donna, di poterla togliere in una stanza appartata”. “A quel punto l’addetta mi ha apostrofata: “Mussulmana, tornatene nel tuo paese”. Io non avevo fatto niente, anzi avevo detto che mi sarei potuta togliere anche il velo se lo avessero ritenuto, ma non lì davanti a tutti. Lei ha continuato ad offendermi, a dirmi così impari a vestirti in questo modo. “To rna nel tuo paese, islamica”, continuava a dirmi. Ma il mio paese è Milano, anzi Sesto San Giovanni, per la precisione!” “Sono intervenuti dei suoi colleghi per cercare di calmare la situazione. Capiscono che ha sbagliato, infatti mi dicono: hai ragione, non doveva offenderti in questo modo. Ma non ho intenzione di lasciar perdere, voglio fare una denuncia perché non è possibile trattare così una persone, tanto più se sei in divisa." Questa è la mia versione dell'accaduto e non quella che ho letto in alcune testate giornalistiche. In poche ore ho ricevuto messaggi di ragazze che hanno subito lo stesso trattamento e ho intenzione di andare fino in fondo alla faccenda perché non accada mai più. sull'accaduto ci sono state varie prese di posizione e su radio Popolare si descrive così la signora: "Nadia Bouzekri ha 24 anni ed è la prima donna presidente dell’Associazione dei  Giovani musulmani d’Italia. La più importante realtà giovanile del mondo islamico italiano, fondata 15 anni fa, con oltre 1.200 iscritti e 51 sezioni locali su tutto il territorio nazionale", e inoltre:" Ma – se il racconto di Nadia è vero, e nessuno lo ha smentito – perché una aggressione verbale di quel tipo? Perché lo  stigma razzista? Perché il riferimento alla  religione? Domande a cui i responsabili della sicurezza dell’aeroporto di Orio al Serio  devono dare una risposta." Ad essere precisi sarebbe opportuno sentire entrambe le parti prima di arrivare a conclusioni affrettate, ma talvolta l'ideologia prevale sul buon senso.. Conoscendo l'ambiente aeroportuale e non parlo per sentito dire, posso affermare con cognizione di causa che non si fanno spogliare i passeggeri se non in casi eccezionali  con guardie (GPG donne)  e comunque l'operazione viene fatta in forma riservata garantendo la privacy e la dignità della persona. Ma per la mia piccola esperienza dubito che siano andate così le cose, di sicuro non posso non prendere per buone le parole della Polizia aeroportuale quando dice che il controllo non è stato fatto da loro, operazione che in tutti gli aeroporti viene fatta dalle GPG, guardie giurate che sono bene addestrate e non fanno certo operazioni nè illegali nè contro la privacy. " per la prima volta mi viene chiesto di togliermi i vestiti davanti a tutti" dice nel video postato su facebook la signora Nadia, mentre nella dichiarazione sopra parla solo del velo. E la differenza non è poca cosa, un conto è togliersi il velo, altro è togliersi i vestiti davanti a tutti. Capisco che non sia bello farsi controllare ma questo è previsto dalle leggi italiane ed è per la sicurezza di tutti, se la signora si è sentita offesa da qualche frase questo lo potranno stabilire i testimoni ed eventuali registrazioni. Non è la prima volta che le leggi vengono viste come una scocciatura e qualcuno pensa di esserne al di sopra magari per incarichi politici o associativi, potrebbe essere questa la lettura del caso?  E'un fatto che ogni volta che una certa stampa di sinistra riporta gli episodi frequenti di discussione magari anche accese, si finisca per scivolare su accuse di razzismo che fanno provate e se ci sono vanno stigmatizzate, ma non devono diventare un pretesto per escludere determinati controlli e leggi che valgono e devono valere per tutti. Ha fatto bene il sindacato Ugl-Polizia di Stato a precisare. Giuseppe Criseo Varese Press