Dalla classifica annuale dei Paesi più corrotti del mondo pubblicata da Transparency International l’Italia si riconferma tra i peggiori brillando anche a livello comunitario, dove si fa superare solo da Grecia, Romania e Bulgaria.
Rispetto allo scorso anno abbiamo recuperato ben sei
posizioni nella classifica mondiale, ma probabilmente perché altri paesi sono
peggiorati e ora siamo alla pari con la Slovakia e le Isole Mauritius.
La corruzione nella pubblica amministrazione è diffusa
in ogni paese del globo e forse anche nei pianeti abitati che ancora non
abbiamo conosciuto, ma l’Italia, la sua burocrazia e la classe politica da
sempre primeggiano e innovano nei modi e nei metodi.
Certamente ci sono paesi che sono messi meglio di noi
(meno corrotti) come Capo Verde, Namibia, Costa Rica e Ruanda e ci sono anche
paesi molto progrediti come Cina e Russia che fanno peggio di noi.
Secondo Transparencry International il paese più
virtuoso (non si fatica a crederlo) nell’ultima rilevazione è la Nuova Zelanda, seguito a ruota, al secondo
posto, dalla Danimarca e al terzo, a pari merito, da Finlandia, Norvegia e Svizzera subito
dietro il gruppone con Singapore, Svezia, Olanda, Canada, Lussemburgo e Regno Unito.
In coda la maglia nera spetta alla Somalia a poca
distanza da Sudan del Sud, Siria, Afghanistan, Yemen, Sudan, Libia, Corea del
Nord, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale e Venezuela.
Tra i grandi troviamo al 13° posto la Germania, al 16°
gli Stati Uniti, al 20% il Giappone (20°)
e al 23° la Francia.