Isis e Ndrangheta, la "droga del combattente" passa dall'Italia verso la Libia

Isis e , la "droga del combattente" passa dall'Italia verso la Libia. Sequestro clamoroso in Calabria, da parte della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, l'Agenzia delle Dogane, la D.E.A. americana e della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga presso il Ministero dell’Interno e del supporto del Comando Generale della Guardia di Finanza. La fonte è ufficiale e prestigiosa, IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA FEDERICO CAFIERO DE RAHO (Entrato nella  magistratura italiana nel...

Isis e , la "droga del combattente" passa dall'Italia verso la Libia. Sequestro clamoroso in Calabria, da parte della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, l'Agenzia delle Dogane, la D.E.A. americana e della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga presso il Ministero dell’Interno e del supporto del Comando Generale della Guardia di Finanza. La fonte è ufficiale e prestigiosa, IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA FEDERICO CAFIERO DE RAHO (Entrato nella  magistratura italiana nel  1977pubblico Ministero a  Milano e dal 1984 a  Napoli, ha condotto numerosi processi ed indagini giudiziarie contro la  camorra, in particolare contro il  clan dei casalesi facendo catturare numerosi latitanti e coordinando un pool di magistrati che ha indagato sulle cosche del casertano; negli anni 1990 e 2000 ha fatto parte del pool che ha coordinato le indagini contro il clan camorristico dei casalesi, attività investigativa che poi è sfociata nel famoso  Processo Spartacus dove De Raho ha rappresentato la pubblica accusa facendo condannare centinaia di camorristi.) fonte : wikipedia La notizia è particolarmente importante perchè dimostra che di fronte al terrorismo internazionale, le forze dell'Ordine si danno parecchio da fare e la collaborazione è vitale in questi casi, si parla dei nostri vertici della GdF con la DEA.   Il sequestro riguarda delle pastiglie di tramadolo, una sostanza oppiacea che serve a lenire il dolore ed è usata dai combattenti estremisti per sopportare gli effetti della guerra. il tramadolo può essere venduto senza la specifica ricetta speciale per stupefacenti, ma con prescrizione medica utilizzabile una sola volta, recita uno dei tanti siti che lo rivendono, altri lo rivendono a prezzi scontati: 120 pastiglie a 2.24 euro, prezzo scontato. Un aspetto non trascurabile, quello degli oppiacei a vendita libera via internet.. Il tramadolo è un farmaco di origine sintetica appartenente alla classe degli  antidolorifici oppioidi.  Tramadolo - Struttura Chimica È impiegato nel trattamento di stati dolorosi ed è disponibile in formulazioni farmaceutiche adatte alla  somministrazione oralerettale e  parenterale. Tramadol mima l'azione delle endorfine, un antidolorifico naturale prodotto dal nostro organismo. Le endorfine, che si trovano nel cervello e nel midollo spinale, rilucono il dolore combinandosi con i recettori oppioidi. Tornando ai dettagli dell'operazione, il sequestro riguarda 50 milioni di euro di tali pastiglie, un numero enorme che fa capire quanto sia ritenuto importante tale farmaco per i guerriglieri, tanto che da Reggio è partito "  il sequestro di un ingente quantitativo di tramadolo sbarcato al porto gioiese, proveniente dall’India e diretto in Libia. L’input investigativo è partito dal II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova che nell’ambito di una operazione dello scorso maggio, aveva proceduto ad un analogo sequestro nel porto del capoluogo ligure. La vendita al dettaglio del farmaco sequestrato avrebbe fruttato circa 50 milioni di euro, in quanto ciascuna pastiglia, sul mercato nero nord africano e medio orientale, viene venduta a circa 2 Euro. Il tramadolo è una sostanza oppiacea sintetica, il cui uso è stato ripetutamente accertato negli scenari di guerra mediorientali, tanto da essere soprannominato “droga del combattente”, essendo questo utilizzato sia come eccitante, sia per aumentare le capacità di resistenza allo sforzo fisico. Secondo le informazioni condivise con fonti investigative estere, il traffico di tramadolo sarebbe gestito direttamente dall’IS (DAESH), al fine di finanziare le attività terroristiche che l’organizzazione pianifica e realizza in ogni parte del mondo e che parte dei proventi illeciti derivanti dalla vendita di tale sostanza, sarebbero destinati a sovvenzionare gruppi di eversione e di estremisti operanti in Libia, in Siria ed in Iraq.". L'Italia si dimostra ancora una volta crocevia di traffici ( Gioia Tauro ma anche Genova) di tutti i generi, a favore del terrorismo nonostante gli accordi tra Italia e Libia, che evidentemente vanno " perfezionati"per usare un eufemismo. Redazione Varese Press