I Carabinieri a cavallo sono tornati a Roma e da marzo sono impiegate nei parchi
- /
- 29 settembre 2017 Istituzioni Italia
I Carabinieri a cavallo sono tornati a Roma e da marzo sono impiegate nelle aree verdi urbane di interesse turistico, naturalistico e archeologico Il Comado Generale dell’Arma dei Carabinieri per garantire un servizio di controllo più attento nelle aree verdi urbane di interesse turistico, naturalistico e archeologico della Capitale e per essere sempre più vicini ai cittadini ha deciso di rafforzare i controlli. Sono diventate 20 le unità a cavallo impiegate quotidianamente, ...
I Carabinieri a cavallo sono tornati a Roma e da marzo sono impiegate nelle aree verdi urbane di interesse turistico, naturalistico e archeologico
Il Comado Generale dell’Arma dei Carabinieri per garantire un servizio di controllo più attento nelle aree verdi urbane di interesse turistico, naturalistico e archeologico della Capitale e per essere sempre più vicini ai cittadini ha deciso di rafforzare i controlli. Sono diventate 20 le unità a cavallo impiegate quotidianamente, del di stanza a Tor di Quinto e del Comando Tutela Biodiversità e Parchi. I rinforzi messi in campo completano la vigilanza delle aree verdi che già possono contare sulle numerose unità dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, con pattuglie a piedi e auto elettriche e del Gruppo Carabinieri Forestale di Roma. [caption id="attachment_50630" align="alignnone" width="1020"] I Carabinieri a cavallo sono tornati a Roma e da marzo sono impiegate nei parchi[/caption] Le pattuglie a cavallo presenti dall’inizio della primavera, con compiti di vigilanza, sono state poi potenziate nel corso dell’estate con lo scopo di fornire un valido supporto per la prevenzione incendi e procurando importanti informazioni agli organi investigativi e consentendo anche di individuare 6 piromani. Dallo scorso marzo sono state già 1728 le pattuglie di Carabinieri a cavallo messe in campo, impiegate a Castel Sant'Angelo, Colle Oppio, Colosseo, Parco del Pineto, Parco della Caffarella, Parco dell'Appia Antica, Parco delle Valli, Parco di Aguzzano, Parco Tor Tre Teste, Via Cassia 737, Villa Ada, Villa Borghese, Villa Doria Pamphili, Villa Flora, Villa Glori, Villa Gordiani, Villa Torlonia, Castel Fusano, Casal Palocco e ai Castelli Romani. L’Arma in sella nella Capitale ha origini lontane, quando il cavallo era l’unico mezzo utile di perlustrazione. Poi automobili e motociclette hanno sostituito i quadrupedi, ma non del tutto. Ancora oggi, i Carabinieri arrivano a cavallo dove ruote e motori non giungono nei parchi cittadini, luoghi persino invisibili dagli elicotteri, dove i quadrupedi offrono ai militari agilità negli spostamenti e una prospettiva di osservazione elevata molto utile. [caption id="attachment_50631" align="alignnone" width="1015"] I Carabinieri a cavallo sono tornati a Roma e da marzo sono impiegate nei parchi[/caption] Grazie a loro è stato possibile scoprire 42 stanziamenti abusivi che puntualmente sono stati segnalati agli enti preposti per la rimozione e altrettanti sono stati bloccati sul nascere. La presenza dei Carabinieri nei parchi infonde una maggiore sicurezza sociale, riguardando le aree frequentate principalmente, sia d’estate che d’inverno, da giovani, famiglie, podisti, ciclisti e visitatori che scelgono di trascorrere all’aria aperta il loro tempo libero; consente di scoraggiare eventuali malintenzionati che potrebbero molestare bambini, donne sole nelle zone isolate dei parchi. A tal proposito, dall’inizio di questo servizio sono state circa 3500 le persone identificate e controllate; 300 quelle sospette per le quali è stato necessario un approfondimento delle verifiche attraverso l’accompagnamento in caserma; 120 cittadini extracomunitari espulsi; 12 denunce per invasione di terreni e danneggiamento; 50 contravvenzioni al codice della Strada per autisti e motociclisti indisciplinati nei pressi delle aree verdi. In più occasioni, la presenza rassicurante dei Carabinieri ha reso più sereno il gioco dei bimbi nelle aree attrezzate e delle mamme che li assistevano; non si contano i casi in cui i cittadini si sono rivolti alle pattuglie a cavallo anche solo per chiedere un’informazione, una foto un aiuto per rintracciare un bambino che allontanatosi per il gioco aveva perso l’orientamento o per il cane smarrito. Roma 29 settembre 2017 La Redazione