Forestali contro Madia, stoppata la riforma della ministra dal Tar abruzzese
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- 17 agosto 2017 Istituzioni Italia
La ministra Madia non la passa liscia, viene bocciata la sua riforma sul passaggio dei nell'Arma dei Carabinieri Ricordiamo che la ministra, con le spalle coperte in casa PD tanto che fa parte di Italianieuropei, La fondazione nata il 6 febbraio 1998 per iniziativa di un gruppo di personalità legate alla politica, tra le quali l'ex Presidente del Consiglio Massimo D'Alema, questa volta è stata stoppata. Massimo D'alema visto dal nostro vignettista Sergio SarriDa chi? [caption id="attach...
La ministra Madia non la passa liscia, viene bocciata la sua riforma sul passaggio dei nell'Arma dei Carabinieri Ricordiamo che la ministra, con le spalle coperte in casa PD tanto che fa parte di Italianieuropei, La fondazione nata il 6 febbraio
1998 per iniziativa di un gruppo di personalità legate alla politica, tra le quali l'ex
Presidente del Consiglio
Massimo D'Alema, questa volta è stata stoppata.
Massimo D'alema visto dal nostro vignettista Sergio SarriDa chi? [caption id="attachment_47294" align="alignright" width="220"]
Forestali italiani nel 1902[/caption] La riforma Madia subisce un altro stop. Una sentenza del Tar dell'Abruzzo di fatto boccia l'assorbimento dei forestali nei carabinieri. Di fatto i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso di Vincenzo Cesetti, uno dei 200 che hanno fatto ricorso. Come ricorda ilFattoQuotidiano Cesetti ha chiesto di “continuare a operare all’interno del disciolto Corpo forestale, e in subordine di non confluire nell’Arma o comunque in altra Forza di Polizia ad ordinamento militare, ma solo nella Polizia di Stato”. E così i magistrati hanno annullato la legge della Madia. Tra i punti contestati a livello costituzionale c'è quello che riguarda la trasformazione del corpo: "Non è stato rispettato il principio di autodeterminazione del personale del Corpo Forestale nel consentire le limitazioni, all’esercizio di alcuni diritti costituzionali, derivanti dall’assunzione non pienamente volontaria dello status di militare". Di fatto il Tar punta il dito anche contro la legge che punta ad un ripsarmio economico sottolineando come la trsformazione dei Forestali in corpo militare sia inutile sul fronte dei costi.
Bonelli (Verdi): “La riforma Madia e l’accorpamento Forestali-Carabinieri, lascia a terra 28 elicotteri su 32” e infatti il Tar ha sospeso il giudizio e ha inviato gli atti alla Corte Costituzionale. Stoppata da uno dei tanti tosti che non hanno accettato di diventare militari, ben 200 e uno di questi , tal Vincenzo Cesetti, ha fatto un ricorso al Tar abruzzese che provocherà non poche perplessità ai governanti, ma comunque la parola ora spetta al alla Corte Costituzionale per entrare nel merito. Sembrava strano che un corpo specializzato e importante come quello dei forestali venisse accorpati coi Carabinieri che avevano ed hanno compiti completamente diversi. Le polemiche ci sono e ci saranno perché Cesetti chiede di “continuare a operare all’interno del disciolto Corpo forestale, e in subordine di non confluire nell’Arma o comunque in altra Forza di Polizia ad ordinamento militare, ma solo nella Polizia di Stato” che non è militarizzata come i Carabinieri. "Non è stato rispettato il principio di autodeterminazione del personale del Corpo Forestale nel consentire le limitazioni, all’esercizio di alcuni diritti costituzionali, derivanti dall’assunzione non pienamente volontaria dello status di militare”, altro aspetto diciamo di tipo sindacale, perché non è stato dato loro la possibilità di scegliere volontariamente a quale corpo appartenere. Teniamo conto che si tratta dei Forestali, corpo molto importante in Italia ma non solo, visto il continuo aumento delle temperature, ci sarà sempre più bisogno di loro con strumenti e mezzi adeguati, passaggio evidenziato da
Bonelli (Verdi): “La riforma Madia e l’accorpamento Forestali-Carabinieri, lascia a terra 28 elicotteri su 32
”.
Queste pseudo-riforme messe in piedi dall’ex premier senza una visione complessiva di riforma dello stato e abbozzate come quella delle province, solo per fare vedere che si possono fare tagli e risparmi senza curarsi degli effetti negativi sul personale ma anche sulla operatività e sugli effetti di tali “cure”, non hanno portato benefici ma solo caos organizzativo sulle competenze demotivando le persone.
Giuseppe Criseo
Varese Press la scheda (wikipedia)
Nascita:
5 settembre 1980 (età 36), Roma
Coniuge:
Mario Gianani (s. 2013)
Genitori:
Stefano Madia
Partito:
Partito Democratico
Figli:
Margherita Gianani, Francesco Gianani
Istruzione:
Scuola IMT Alti Studi Lucca, Università degli Studi di Roma "La Sapienza"