M5S e la rotonda di Viale Duca D’Aosta a Busto Arsizio

Claudia Cerini del Movimento 5 Stelle fa il punto sulla rotonda che sorgerà davanti alla nuova Coop di Viale Duca d’Aosta che cambierebbe profondamente la viabilità con l’interruzione dei controviali.

“Su nostra richiesta -dice la portavoce del movimento in Consiglio Comunale Claudia Cerini- è stato mostrato ieri in commissione il progetto della rotonda che sorgerà davanti alla nuova COOP. Una rotonda che cambia profondamente la viabilità del Viale Duca d’Aosta con l’interruzione dei controviali e che nasce da un accordo firmato dall’amministrazione Farioli, e dall’allora assessore Giampiero Reguzzoni, 20 giorni prima delle elezioni. Un accordo ripreso anche dalla attuale amministrazione che ha ratificato la convenzione. Tutto questo senza mai una discussione pubblica del progetto della nuova viabilità, anzi per poter vedere i documenti esecutivi è necessario fare un accesso agli atti”.
“Grazie al fatto che le commissioni sono pubbliche, invece, ieri molti cittadini hanno potuto partecipare e hanno potuto avere delle informazioni su cosa sta accadendo nel loro quartiere. -ha continuato la portavoce del movimento- Anzitutto è stato detto che la rotonda nasce da uno studio della viabilità fatto da una società esterna, la TAU, che considerava oltre al centro commerciale, anche l’insediamento di una scuola con 1000 fruitori nell’ex calzaturificio Borri. Questo input, dato dall’amministrazione, ha sicuramente determinato un incremento del traffico da considerare. Ma alla domanda che ho fatto sulla destinazione del Borri non è stata data una risposta certa, anzi il sindaco Antonelli ha ribadito che ad oggi non è pervenuta nessuna richiesta per eventuali scuole. Sarà forse piuttosto una destinazione almeno in parte commerciale”.
Secondo Claudia Cerini “Questo punto è importante per due motivi:
1-                  perché il comune pagherà la realizzazione della rotonda per ? del suo costo (150.000 € a scomputo oneri) con la motivazione che servirà anche per il Borri;
2-                  perché oggi il comparto del Borri non prevede la possibilità di insediare attività commerciali in quanto nel2013 l’amministrazione accettò una osservazione al PGT fatta da ALFA1 srl (proprietari dell’area dell’ex Volturno), trasferendo tutta l’area commerciale disponibile nel comparto del Borri sull’area privata al fine di poter realizzare  una media struttura di vendita da 2500mq. Quindi per poter creare attività commerciali è necessario oggi fare un’altra variante al PGT”.
“Molte le domande e le perplessità tra i cittadini intervenuti che, oltre alla preoccupazione per il nuovo layout del Viale che deturpa il paesaggio, si sono posti delle domande sul nuovo edificio della COOP:
Dov’è il verde filtrante obbligatorio per legge?
Perché nell’unica planimetria pubblica, allegata alla convenzione, non compaiono ne la casa del custode ne la villa dietro al Borri?
Di chi è la responsabilità delle aree dove è avvenuto il crollo della casa del custode? –ha concluso- Sicuramente temi da approfondire in una vicenda che lascerà un segno indelebilmente negativo nei cittadini e residenti della zona”
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