Europa, No all'Europa dei tarocchi.

Parte con l'europarlamentare Angelo Ciocca la difesa della Lega contro la contraffazione alimentare. No all'Europa dei tarocchi.

 “Non più tardi della scorsa settimana in Europa è accaduta una cosa folle: la Commissione europea ha infatti deciso che per i prodotti trasformati che sono marchi registrati con un riferimento di origine nel marchio, per le indicazioni geografiche e per i prodotti per i quali il consumatore dovrebbe già conoscere il loro status di tarocco, non vige l’obbligo di indicare in etichettatura la materia prima dal quale è composto. Noi diciamo con convinzione no ad un’Europa complice dei tarocchi”.

Lo ha dichiarato l’Europarlamentare della Lega Angelo Ciocca che questa mattina è stato protagonista, insieme all’Assessore all’Agricoltura e ai Consiglieri della Lega di Regione Lombardia, di un flash mob davanti a Palazzo Pirelli a Milano per protestare contro la contraffazione alimentare.

“La Commissione europea con il parere  favorevole degli Stati membri e quindi anche del Governo italiano - ha dichiarato Ciocca  - ha introdotto atti esecutivi all’art. 26 Par. 3 del regolamento 1169/2011 che vanno ad offuscare ancora di più la trasparenza sull’origine dell’ingrediente primario a danno dei consumatori”.

“Questa - prosegue - è una battaglia che portiamo avanti in Europa dal 2011 e che non possiamo assolutamente perdere; una battaglia che qualcuno percepisce come un pericolo per l’economia e per alcune grandi multinazionali che fanno business truffando il consumatore”.

“Abbiamo una sola possibilità per stravolgere le cose - puntualizza Ciocca -. Il nuovo Governo che sta per nascere, ha un compito ben preciso che parte dall’appello della Lega e che oggi viene votato dal Consiglio Regionale della Lombardia: impugnare questo folle provvedimento che fa perdere ulteriori risorse al sistema agro alimentare italiano e soprattutto altri posti di lavoro” -conclude.

“La Regione Lombardia è per la difesa del Made in Italy e dei prodotti lombardi in particolare; il governo Gentiloni invece ha dimostrato il contrario - ha aggiunto Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi della Regione Lombardia.

“La Commissione Europea ha dato il via, con l’assurdo voto favorevole dell’Italia, a un regolamento che rischia di vanificare tutto il lavoro fatto in materia di etichettatura.

La qualità è il punto di forza dei nostri prodotti agricoli e agroalimentari e li contraddistingue nel panorama mondiale. L’84% dei consumatori vuole sapere l’origine del prodotto direttamente in etichetta al momento dell'acquisto.

I danni dei fake food costano all’export italiano dai 60 ai 100 miliardi di euro all’anno. Urge un intervento da parte del nuovo governo per tutelare il nostro made in Italy in modo efficace”.