Gallarate, i candidati sindaco sul palco

I CANDIDATI SINDACI SUL PALCO DEL TEATRO DEL POPOLO Il Teatro del Popolo negli ultimi giorni è diventato il centro nevralgico della politica gallaratese, proprio lì ieri sera c’è l’incontro dei Candidati sindaco con i cittadini, mancava solo Gianni Sparacia il candidato di Gallarate Civica.La serata è stata organizzata da Varese News e il direttore Marco Giovannelli ha aperto il dibattito lasciando poi la conduzione al bravo Roberto Morandi.“Mi sono ricandidato perché abbiamo fatto parecchio ...

I CANDIDATI SINDACI SUL PALCO DEL TEATRO DEL POPOLO Il Teatro del Popolo negli ultimi giorni è diventato il centro nevralgico della politica gallaratese, proprio lì ieri sera c’è l’incontro dei Candidati sindaco con i cittadini, mancava solo Gianni Sparacia il candidato di Gallarate Civica.La serata è stata organizzata da Varese News e il direttore Marco Giovannelli ha aperto il dibattito lasciando poi la conduzione al bravo Roberto Morandi.“Mi sono ricandidato perché abbiamo fatto parecchio in questi anni, nonostante le critiche che ci sono rivolte. Noi dobbiamo continuare con le attività che abbiamo finora svolto in questi cinque anni” ha detto Edoardo Guenzani, sindaco uscente ricandidatosi e sostenuto dal Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Città è Vita.“Il nostro obiettivo è portare la bellezza in città –ha detto Rocco Longobardi- Gallarate 9.9 è nata nel luglio del 2015 e noi eravamo neofiti della politica. Non siamo una lista nell'ultimo mese e comunque andranno le cose noi resteremo un'associazione culturale che lavorerà per il territorio. Noi vogliamo vincere le elezioni, ma, se non vinciamo, il nostro progetto resta a disposizione di chi vincerà”.“Ho trentatré anni una moglie e due figli mi sono candidato sindaco perché riteniamo che Gallarate debba ritornare una città vivibile –ha detto Andrea Cassani candidato sindaco della coalizione di centro-destra sostenuta da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega Civica, Gente di Gallarate e Gallarate Onesta- dobbiamo dare gli strumenti a chi vuole prendersi cura di Gallarate per poterlo fare in condizioni migliori rispetto a quelle attuali. Vogliamo mettere in atto una serie di politiche di attenzione alla famiglia e agli italiani che adesso sono svantaggiati rispetto ad altre etnie appena arrivate nel territorio Gallaratese”.“Siamo una lista di quattro poveretti scalcagnati –ha detto Pietro Romano- abbiamo fatto una lista in soli tre giorni dopo essere fuoriusciti dalla lista Spracia, avendo capito in anticipo quali fossero le loro intenzioni. Siamo la voce della gente, siamo la voce della rottura degli schemi e speriamo che le nostre idee vi piacciano”.“Mi conoscete tutti, sono stato per diciotto anni consigliere comunale della lega nord. Adesso con ventiquattro amici ho deciso di candidarmi contro il centro-sinistra che ha un po' addormentato la città, che non ha dato quello sprint di cui aveva bisogno contro l’ammucchiata di centro-destra che in concreto ha messo insieme tutti i partiti dal centro all'estrema destra, cambiando le idee che venivano professate 5 anni fa quando Umberto Bossi parlava di cacciare via la mafia da Gallarate e di altre cose, mentre oggi si sono rimessi tutti insieme” ha detto Roberto Borgo.“Gallarate a sinistra è una lista civica che cresciuta in questi cinque anni di opposizione a questa giunta, che ci ha deluso che non ha raggiunto gli obiettivi che la gente si aspettava –ha detto Osvaldo Bossi- noi invece vogliamo essere coloro che mantengo le promesse e vogliono riportare Gallarate nella giusta direzione, occupandosi della gente nei Quartieri e nel centro per il lavoro per i giovani e per gli anziani. Io sono un lavoratore in mobilità metto il mio tempo e la mia disponibilità per far rinascere a Gallarate una vera sinistra”.“La città che vogliamo è quella che esce dalla variante di piano di governo del territorio che tutela tutto il verde e tutta quella parte di territorio non edificata e prevede, invece, la ristrutturazione, la ricostruzione di aree edificate in modo particolare a partire dal deposito dell'aeronautica che sarà oggetto di trattativa con il Demanio e che oggi dipende dal Ministero della Difesa, ma soprattutto di quella larga fascia che è la parte ferroviaria, abbandonata dalle ferrovie, ma ancora di proprietà ferroviaria e che costituirà un asset molto importante per la ricostruzione della nostra città.Perché se vivremo in un ambiente meno costruito e con più verde la qualità della nostra vita migliora sicuramente”.“Noi vogliamo far star bene le persone in generale –ha detto Rocco Longobardi- e far sentire sicure le persone nella nostra città; vogliamo fare in modo che tuttti si sentano importanti per la propria città; vogliamo anche stare uniti attraverso una buona integrazione, vogliamo far sì che tutti i cittadini siano coinvolti nel contribuire al bene comune. Solo attraverso un rilancio della città si può allontanare la percezione d’insicurezza, una città vissuta può far star bene tutte le persone. Gallarate una città da amare custodire e far crescere insieme è questo il nostro slogan”.“La Gallarate che abbiamo noi in testa, la Gallarate che vogliamo tra cinque anni è la Gallarate dove le nostre mogli e i nostri figli possano passeggiare senza sentirsi in pericolo –ha detto Andrea Cassani- è la Gallarate dove le persone possono camminare senza essere molestate dagli stranieri come intorno alla stazione, è una Gallarate dove i gallaratesi vengono prima degli stranieri dove le cooperative rosse non comandano, dove c'è trasparenza perché stiamo ancora aspettando dove sia trasparenza e la chiarezza”.“Io vorrei vedere soprattutto una città viva perché Gallarate è morta. Io ho lo studio in piazza basta aprire la finestra e,a qualunque ora del giorno e in qualunque giorno della settimana, vedo una città morta. 5 chilometri da qui i centri fioriscono, i negozi sono aperti, ci sono molte persone che vivono il centro e i rioni Solo ripartendo dal basso con un’educazione civica con l'apertura al progresso con l'intervento dei privati con più controlli e meno multe solo così si può crescere viceversa cadremo in un baratro senza fondo.“Educazione civica nelle scuole e studio della lingua inglese, o di altre lingue. Io sogno che i ragazzi crescano in un mondo aperto, non con il provincialismo a cui siamo abituati. Potremmo utilizzare anche il nostro Conservatorio, non tutte le città hanno la possibilità di avere un conservatorio, abbiamo dei ragazzi bravissimi allora perché non cercare di fare cultura anche con questi ragazzi, portandoli nelle nostre scuole.L’idea è quella dei ragazzi che parlano ai ragazzi di un altro tipo di musica; io sogno un piano per portare i nostri giovani a diventare cittadini del mondo.“Naturalmente io vorrei vedere una Gallarate diversa da questa, ma diversa anche da quella di cinque anni fa. Ci si scorda di quello che è avvenuto prima. Cinque anni fa tutti noi abbiamo sperato che le cose potessero cambiare, ma non sono cambiate. Io mi auguro che possono cambiare nei prossimi anni e mi auguro che non ci sia più questa staticità, noi ci siamo presentati alternativi sia a Cassani sia a Guenzani. Ci siamo presentati alternativi a una coalizione di centro-destra che sia sporta spostata più a destra inserendo Forza Nuova e ci siamo proposti come alternativi a una coalizione che “si chiamava” di centro-sinistra però ha avuto all'interno Comunione Liberazione e quindi si è spostata a destra. A Gallarate mancava proprio una sinistra e speriamo di riuscire a rappresentarla, noi speriamo di riuscire ad arrivarci. Gallarate 02.06.2016 Fabrizio Sbardella