Gallarate ce la farà a farcela?

ce la farà a farcela? oppure continueremo a fare di tutta l'erba un fascio e a perderci in lunghe tediose affabulazioni sul nulla? L’ultimo mini insediamento segnalato è quello di fianco al Commissariato di Pubblica Sicurezza, in centro città, nei terreni acquistati nel 2009 da una immobiliare. Il caso nasce da un video postato sui social dai residenti che vivono il fenomeno semplicemente affacciandosi al balcone di casa, come d’altra parte anche dal personale del commissari...

ce la farà a farcela? oppure continueremo a fare di tutta l'erba un fascio e a perderci in lunghe tediose affabulazioni sul nulla?

L’ultimo mini insediamento segnalato è quello di fianco al Commissariato di Pubblica Sicurezza, in centro città, nei terreni acquistati nel 2009 da una immobiliare. Il caso nasce da un video postato sui social dai residenti che vivono il fenomeno semplicemente affacciandosi al balcone di casa, come d’altra parte anche dal personale del commissariato affacciandosi alla finestra dell’ufficio, che mostra le baracche sorte di fianco al commissariato cittadino in una condizione di degrado che coinvolge alcuni adulti e una bambina. Il sindaco Andrea Cassani, come sempre, è intervenuto al volo, coinvolgendo la Polizia Locale e la Polfer e recandosi sul posto dove ha verificato l’esistenza di due baracche che ospitavano, al momento, tre adulti e una bambina di 9 anni, tutti cittadini europei di origine romena. Già in precedenza c’era stato un incontro tra la proprietà dell’area e l’amministrazione cittadina per verificare l’ipotesi di abbattere le baracche, una soluzione questa condivisa dal Comune. Il problema comunque resta quello dei lacci e lacciuoli che nel corso degli ultimi 25 anni hanno ingessato la mano pubblica (e anche quella privata). Nell’insediamento ci sono dagli esseri umani, cittadini comunitari, che occupano abusivamente l’area (ringraziandoli peraltro di non avere occupato un appartamento lasciato momentaneamente incustodito, nel qual caso avrebbero risolto molto più comodamente e definitivamente la loro situazione) a cui bisogna garantire una soluzione alternativa (se la vorranno). La presenza delle persone è stata segnalata ai Servizi Sociali che se ne dovrebbero fare carico tenendo in considerazione il fatto che una è una minore e ha 9 anni. Gallarate è stretta in una stretta morsa da una serie di piccoli singoli problemi che nel loro insieme fanno un problema grossissimo o percepito come tale dai gallaratesi. Forse bisognerebbe tenere conto delle specificità delle diverse tipologie di degrado che si sono sviluppate in città e tentare di affrontarle separatamente e con buon senso. Ci sono gli emarginati indigeni (la compagnia del Tavernello), ci sono gli emarginati comunitari (area ferrovie), ci sono i Rom (spesso cittadini italiani) e il loro insediamento, ci sono i richiedenti asilo, ci sono queli a cui l’asilo è stato rifiutato, c’è la mafia nigeriana dei “football cap”, che vive dentro e fuori dai centri di accoglienza, e sta occupando militarmente il territorio cittadino allontanando i rom dalle loro postazioni, poi ci sono i tantissimi stranieri comunitari o extra che sono qui a lavorare più o meno legalmente e occupano spazi commerciali lasciati liberi dagli indigeni e infine  c’è la maggior parte degli stranieri che vivono e lavorano con noi nel pieno rispetto delle regole e non sono assolutamente protagonisti del degrado. Sono tante e diverse le tipologie del disagio che pervadono Gallarate, così come tante altre cittadine italiane, e vanno risolte separatamente individuando le diverse problematiche che le caratterizzano per tentare una soluzione realistica, magari anche solo parziale. Fino a quando l’unica differenza riconosciuta sarà quella tra NOI e LORO non ci sarà mai possibilità di farcela e tutto resterà soltanto una colorita affabulazione sul nulla. Gallarate 20 febbraio 2018 Fabrizio Sbardella