Continua il braccio di ferro tra le ferrovie dello stato e i romeni che vivono nell’area dismessa di via Pacinotti.

Continua il braccio di ferro tra le ferrovie dello stato e i romeni che vivono nell’area dismessa di via Pacinotti mentre i "baseball cap" occupano la città Lunedì scorso
personale della Polizia di Stato, del commissariato cittadino e del distaccamento Polfer di Gallarate hanno effettuato l’ennesimo sgombero dell’area, identificando otto cittadini comunitari di origine romena che sono stati allontanati senza che opponessero la minima resistenza. Martedì poi ...

Continua il braccio di ferro tra le ferrovie dello stato e i romeni che vivono nell’area dismessa di via Pacinotti mentre i "baseball cap" occupano la città

Lunedì scorso personale della Polizia di Stato, del commissariato cittadino e del distaccamento Polfer di Gallarate hanno effettuato l’ennesimo sgombero dell’area, identificando otto cittadini comunitari di origine romena che sono stati allontanati senza che opponessero la minima resistenza. Martedì poi gli operai delle ferrovie hanno sigillato i vari punti di accesso dell’area che è di proprietà di , con l’intento di impedirne l’accesso, ma come ben si sa è difficile fermare la disperazione e il degrado con qualche muro e poco dopo gli accessi sono stati riaperti. L’ex deposito delle ferrovie dismesso dal 1997 è ormai la consolidata stabile residenza di questo gruppo di disperati, cittadini europei che campano di accattonaggio nelle vie del centro. In quel triste deposito uno di loro, Gheorghe, era morto nei primi giorni di gennaio portando in prima pagina una realtà che è invece una semplice realtà quotidiana da parecchi anni. Quindi mentre la città di Gallarate è invasa dai “baseball Cap” che occupano militarmente gli spazi cittadini davanti ai supermercati, ai negozi, alle banche e sono probabilmente organizzati dalla  mafia nigeriana, si tenta di allontanare i romeni. “ll radicamento in Italia” della criminalità nigeriana – scrive la Direzione Investigativa Antimafia nella relazione sulle attività investigative – “è emerso nel corso di diverse inchieste che ne hanno evidenziato la natura mafiosa”. Nel settore dell’accattonaggio i “baseball cap” con la loro presenza formalmente non violenta e apparentemente di basso profilo stanno ormai raggiungendo un controllo territoriale completo e saranno probabilmente loro a risolvere il problema dei romeni e dei rom. I nuovi professionisti dell’accattonaggio sono supportati da una organizzazione di tipo militare e non hanno problemi di alloggio perché provengono prevalentemente dai centri di accoglienza sparsi sul territorio. Ne avevamo già parlato recentemente, ma sembra che nessuno sia interessato a prendere seriamente in considerazione questo fenomeno che lentamente, ma con metodo, sta cambiando l’immagine del degrado cittadino. Gallarate 15 febbraio 2018 Fabrizio Sbardella