Consiglio Comunale: una serata uggiosa, voltiamo pagina, ma che tristezza....

Consiglio Comunale: una serata uggiosa, voltiamo pagina, ma che tristezza
Baruffe da dopolavoro ferroviario in consiglio comunale [caption id="attachment_40116" align="alignleft" width="640"] Sergio Sarri[/caption] C’è voluto molto tempo per metabolizzare l’insulsa commedia andata in scena durante il consiglio comunale del 22 marzo, ma poi ho realizzato che la sensazione provata era solo quella di una
grande tristezza. Mio nonno diceva quan...

Consiglio Comunale: una serata uggiosa, voltiamo pagina, ma che tristezza

Baruffe da dopolavoro ferroviario in consiglio comunale

[caption id="attachment_40116" align="alignleft" width="640"] Sergio Sarri[/caption] C’è voluto molto tempo per metabolizzare l’insulsa commedia andata in scena durante il consiglio comunale del 22 marzo, ma poi ho realizzato che la sensazione provata era solo quella di una grande tristezza. Mio nonno diceva quando non capisci qualcosa è solo perché non sai qualcosa. In questo caso non mi interessa né di capire né di sapere il qualcosa e, tutto sommato non mi importa nulla di quanto è accaduto: se hanno fatto così avranno le loro buone ragioni (che non voglio sapere) e se poi hanno cambiato idea sarà perché si saranno formate altre buone ragioni in corso d’opera (il che mi interessa ancora meno). [caption id="attachment_40107" align="alignright" width="300"] Gallarate la Giunta[/caption] Quello che è andato in scena in sala consigliare forse non è stata nemmeno una commedia, né una farsa, ma è stata solo una cosa malfatta e irrispettosa con una brutta sceneggiatura scritta con una matita spuntata e una scenografia inopportuna (sarebbero state più adatte stanzette di sottoscala scarsamente illuminate e nascoste senza passare per la splendente sala entrando e uscendo come da una toilette quando sei vittima della sciolta). Il bilancio comunque alla fine, dopo quattro ore di aula, poco prima dell’una è stato approvato con il voto favorevole di tutta la maggioranza e con l’opposizione fuori della sala consigliare. Forza Italia aveva presentato tre emendamenti al Bilancio del proprio assessore (al bilancio) nonché vicesindaco Moreno Carù che riguardavano la AMSC e prevedevano un nuovo piano industriale per le energie rinnovabili, la riqualificazione della piscina e lo sviluppo del distributore di metano. [caption id="attachment_40102" align="alignleft" width="300"] Il Sindaco Andrea Cassani[/caption] Il Sindaco definisce “sconvenienti” gli emendamenti presentati dal consigliere Alessandro Petrone e descrive la AMSC una pianta da potare per rinnovarne il ciclo vitale. La discussione prende una brutta piega e il capogruppo della Lega Stefano Deligios richiede una pausa di cinque minuti per tentare un accordo. [caption id="attachment_40099" align="alignright" width="300"] Il Presidente del Consiglio Comunale Donato Lozito[/caption] Al ritorno in aula la discussione riprende da dove era stata sospesa e le parti puntualizzano le loro posizioni mentre il presidente del Consiglio Donato Lozito invita tutti ad una ulteriore riflessione ricordando che il consiglio comunale non è un ring e che l’interesse da difendere è quello della città. La discussione prosegue con Forza Italia rigida nella sua posizione, ma poi un'altra sospensione viene richiesta dalla Lega e al rientro pace è fatta. [caption id="attachment_40098" align="alignleft" width="300"] il Vicesindaco, Assessore al Bilancio Moreno Carù[/caption] Petrone ritira gli emendamenti, il Vicesindaco forzista Assessore al Bilancio tira un sospiro di sollievo dopo una lunga serata e tutta l’opposizione dopo avere dichiarato che il sindaco di fatto è stato sfiduciato e che non vi sono più le condizioni ragionevoli per discutere ragionevolmente di bilancio lascia l’aula. Non ho provato rabbia per come si è sviluppata la serata, non sono rimasto deluso (la storia mi sembrava scritta così fin dal principio, anzi da prima del principio) ho provato solo una piatta e fredda tristezza come quando perdi qualcosa di molto importante per nulla, senza una ragione sensata, come quando ti accorgi che è stata persa una grande occasione o quando, come adesso vivi giornate uggiose. Il tempo ci chiarirà, forse, la scaletta mal scritta della serata, resta il fatto che ci vuole ancora molto impegno e buona volontà per voltare pagina. Forza e riproviamoci e, come dicevano i nostri vecchi, "chi la dura la vince!" Gallarate 24 marzo 2017 Fabrizio Sbardella