Due eventi al Teatro di Varese per San Valentino
Due eventi al Teatro di Varese. Nella sede di Fondazione Comunitaria del Varesotto, il Segretario generale della Fondazione, Carlo Massironi, ha introdotto egregiamente i contenuti degli eventi che si terranno il 14 febbraio, San Valentino, al Teatro di Varese.
Silvia Priori, ha illustrato la serata dedicata all’ amore, in particolare ad un amore non convenzionale, un’amore puro, rituale sublime.
IL GIAPPONE SBARCA A VARESE questo il titolo della serata che si svolgerà MERCOLEDI’ 14 FEBBRAIO 2018 presso il TEATRO OPENJOBMETIS DI VARESE, Piazza della Repubblica – Varese con il ritorno di “BUTTERFLY” – Produzione Teatro Blu alle ore 21.00 introdotta alle ore 19.00 dalla presentazione del libro “Il Galateo del Business 3.0” di Paola Della Chiesa.
Sarà un modo originale e alternativo per festeggiare il giorno di San Valentino. Una serata che parlerà di bellezza e ritualità?, fedeltà? e onore.
Protagonista della serata sarà l’attrice, drammaturga e regista Silvia Priori che si calerà nel ruolo di Cio-cio-san, la gheisa che innamorata del Luogotenente Pinkerton, ci trascinerà in un’atmosfera magica ed emozionante in cui il teatro, si mescola con il canto lirico e le vibrazioni esaltanti dei tamburi giapponesi”.
Silvia Priori, dopo l’importante tour europeo in Italia, Svizzera, Germania, Francia, Austria, Slovenia torna a Varese con la sua “BUTTERFLY” una narrazione in opera giapponese nata da uno studio su “Madame Butterfly” di David Belasco presentata a Next 2016 e prodotta da Teatro Blu con il contributo di Regione Lombardia.
Lo spettacolo che vanta numerose repliche in Festival e Rassegne internazionali è scritto e interpretato da Silvia Priori accompagnata in scena dal soprano giapponese Kaoru Saito e dal Gruppo Kotoji – Tamburi giapponesi.
La regia è di Kuniaki Ida in collaborazione con Roberto Gerboles. Le musiche sono di Robert Gorick, le scene di Luigi Bello, i costumi della Sartoria Bianchi – Milano e di Vittoria Papaleo.
“Butterfly è una storia d’ amore giapponese, ci racconta Silvia Priori, una delle storie d’amore più profonde che mai siano state concepite. Amore sensuale, erotico ma sublime. Butterfly è una geisha, un’artista del mondo che fluttua, canta, danza e vi intrattiene.
Il resto è ombra, il resto è segreto.Raccontiamo la vicenda intima di Butterfly, la sua carica emotiva, la sua purezza, e la sua instancabile attesa in un’atmosfera esotica.
La sua solitudine è l’alcova per sognare il desiderato incontro con il suo amato, una Penelope orientale che tesse le trame di un amore infinito, fedele, devoto, che va oltre se stessa.
Cio-cio-san, si veste di speranza e aspetta. Aspetta il ritorno del suo amato. E’ capace di aspettare e la sua attesa è intrisa di gioia, di ingenue aspettative, di sogni a
colori, di incontri che mai si avverranno, di abbracci e di desideri. Ha fiducia, ed è convinta che la sua attesa si possa volgere in gioia nel momento in cui il pennacchio di una nave, un fil di fumo, dividerà in due l’orizzonte del mare di Nagasaki.
La nostra Butterfly è la celebrazione della speranza sul confine fra realtà e illusione, dell’affetto materno fino a giungere all’autoeliminazione per la felicità altrui.”
La storia la conosciamo tutti:
Pinkerton è un ufficiale della marina degli Stati Uniti, che sbarcato a Nagasaki, un po’per vanità e spirito d’avventura si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali,
con una geisha quindicenne di nome Cio-Cio-San, termine giapponese che significa Madama (San) Farfalla (Ch?), in inglese Butterfly, acquisendo così il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese.
Così infatti avviene, e Pinkerton ritorna in patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell’amato.
Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni, ma non da solo: accompagnato da una giovane donna, da lui sposata regolarmente negli Stati Uniti, è venuto a prendersi il bambino, della cui esistenza è stato messo al corrente dal console Sharpless, per portarlo con sé in patria ed educarlo secondo gli usi occidentali.
Soltanto di fronte all’evidenza dei fatti Butterfly comprende: la sua grande illusione, la
felicità sognata accanto all’uomo amato, è svanita del tutto.
Decide quindi di scomparire dalla scena del mondo, in silenzio, senza clamore; dopo aver abbracciato disperatamente il figlio, si uccide con una spada donatale dal padre.
“Butterfly ha inaugurato un progetto che ho chiamato TEATRO OPERA- UN PONTE FRA
TEATRO E OPERA, ci racconta ancora Silvia Priori, un percorso artistico dedicato alle grandi protagoniste femminili dell’opera lirica mondiale ideato e creato da Silvia Priori. Un progetto dedicato all’ amore visto dal punto di vista femminile e vissuto in contesti diversi. Iniziato nel 2015 con Butterfly, è proseguito nel 2016 con Carmen e nel 2017 con Traviata.
Abbiamo studiato un modo innovativo per creare un ponte fra teatro e opera lirica, un modo per avvicinare all’ opera chi all’opera non va, un modo per portare a teatro gli appassionati della lirica.
Un progetto che si tuffa nell’Arte, giocando con il teatro, la danza, il canto lirico e la musica.
Sul palco tutto si mescola, le arti interagiscono armoniosamente, tutto fluttua per creare magia e sorpresa.
Siamo andati alla ricerca dei canovacci da cui i compositori hanno tratto ispirazione. Abbiamo messo a confronto le novelle con la traduzione lirica realizzata successivamente e ne abbiamo ricreato una drammaturgia che fosse in grado di rispettarne la trama e i contenuti cercando soprattutto di esaltare quei tratti e
quei significati profondi che potessero avere un chiaro aggancio con la nostra realtà.