NO PILLON: VARESE SCENDE IN PIAZZA
- 07 novembre 2018
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NO PILLON: VARESE SCENDE IN PIAZZA
NO alla mediazione obbligatoria e a pagamento
NO all'imposizione di tempi paritari e alla
doppia residenza dei minori
NO al mantenimento diretto
NO al piano genitoriale
NO all'introduzione del concetto di alienazione
parentale
Sono questi i
5 NO che verranno ribaditi nelle piazze d'Italia e a Varese in piazza
del Garibaldino il 10 Novembre alle ore 17,00 in una mobilitazione che
coinvolge il movimento delle donne, l'associazionismo democratico, tante realtà
della società civile, uomini e donne che da subito si sono espressi contro il
Disegno di Legge Pillon su separazione e affido.
Oltre 95.000
firme che ne richiedono il ritiro lanciato su Change.org da D.i.r.e. Donne in
rete contro la violenza.
Se verranno
approvati il Disegno di Legge Pillon e gli altri tre disegni di legge sulla
stessa materia attualmente in discussione al Senato, separazione e affido
rischiano di diventare un campo di battaglia permanente.
Di fatto si
vieta il divorzio a chi è meno ricco perché le
separazioni saranno fortemente
disincentivate dagli alti costi imposti dalla mediazione obbligatoria e
a pagamento.
Si infrange
quanto previsto dalla Convenzione di Istanbul che
prevede nelle situazioni di violenza e maltrattamento il divieto di mediazione
familiare.
Si impedisce ai
figli e alle figlie di esprimere il loro parere, i quali diventeranno
ostaggi di un costante negoziato sotto il ricatto del mantenimento indiretto e
del piano genitoriale con doppio domicilio.
Le donne, la parte in genere economicamente più debole delle coppie perché su
di esse grava il lavoro di cura e perché hanno mediamente stipendi più bassi
anche a parità di lavoro, rischiano di restare stritolate in un percorso
pensato soprattutto per imporre e arricchire una nuova figura professionale,
quella del mediatore familiare, anche disconoscendo la pervasiva violenza
maschile che è causa di tante separazioni.
IL DISEGNO DI
LEGGE PILLON DEVE ESSERE RITIRATO
La mobilitazione
vede insieme D.i.Re Donne in rete contro la violenza ed EOS-centro antiviolenza
di Varese unitamente a:
DONNA SI-CURA;
ICORE, RETE ROSA-SARONNO, CONSIGLIERA DI PARITA', CGIL, UIL, NON UNA DI
MENO-VARESE, SE NON ORA QUANDO-VARESE, DONNE IN NERO-VARESE, FIDAPA-VARESE,
nAZIONE UMANA, ARCI-VARESE, ARCIGAY-VARESE, ANPI-PROVINCIALE, ANPI-SEZIONE
VARESE, PARTITO DEMOCRATICO, LIBERI E UGUALI, POTERE AL POPOLO, UN'ALTRA
STORIA, COLCE, SHARAZADE.