Canova Arte, nuova sede a Milano e Mostra RABARAMA - Memento

Rabarama torna nella sua città natale con un’esposizione personale dalla location unica: lo Stadio di Domiziano, sito archeologico sottostante Piazza Navona e patrimonio Unesco. Con il suo ritorno alle origini, Paola Epifani, in arte Rabarama, propone al pubblico un numero importante di sculture e tele anche di grandi dimensioni tra le più significative, in un percorso che va dall’inizio della sua ricerca artistica all’attuale momento creativo. Riconosciuta a livello internazionale, quest’artista italiana nata nel 1969 e diplomata a pieni voti all’Accademia di Belle Arti a Venezia, può vantare esposizioni nelle più belle capitali mondiali, quali Firenze, Parigi, Shanghai e Miami. MEMENTO è il titolo di questa mostra, un imperativo ricco di solennità, che desidera volutamente condurci indietro nel tempo: ricordati! Ricorda le tue radici, il tuo passato, per poter capire chi sei adesso e determinare il tuo futuro. Il richiamo al latino si collega direttamente con la presenza di queste creature multicolore in un luogo dove antiche vestigia romane ci portano indietro nel tempo, spingendo il fruitore a intraprendere un percorso alla scoperta delle origini. L’arte di Rabarama è resa unica dal connubio di scultura classica, che ritrae l’essere umano in pose a volte riflessive, altre volte protese nello spazio circostante, con la peculiarità della pelle incisa e colorata. I simboli sono anch’essi un percorso di conoscenza e ricerca, che l’artista ha sviluppato lungo tutta la sua carriera: i puzzle, i nidi d’ape e le lettere si collegano alla genetica ed alla concezione dell’uomo come computer biologico, il cui percorso è già predestinato. Con lo studio di antiche filosofie orientali, Rabarama individua la possibilità per ognuno di noi di scegliere il proprio cammino, che conduca all’autoconsapevolezza e ad una maggiore comprensione, oltre che di sé stessi, anche dell’universo intorno a noi, con il quale ci relazioniamo in un continuo scambio di energie. Lo Stadio di Domiziano e i suoi reperti vengono in contatto con l’arte contemporanea, instaurando un dialogo che va oltre il mero confronto tra queste due realtà; la bellezza ci unisce ed è capace di trasportarci attraverso i tempi, muovendo le nostre menti e il nostro spirito ad una profonda riflessione. Le creature di Rabarama si calano all’interno di questi spazi quasi fossero “extraterrestri primordiali” suggerendo allo spettatore una continuità di dialogo fra passato e futuro, oltre lo spazio ed il tempo.