Roma, FAI E CARABINIERI: APINCITTA’: una rete coordinata di alveari
presso la sede del Comando CUFA dell’Arma dei Carabinieri, dove saranno installati tre alveari
PROGETTO
APINCITTA’:
BIOMONITORAGGIO
CON ALVEARI MESSI IN RETE A ROMA,
CI
SONO ANCHE QUELLI DELL’ARMA DEI CARABINIERI
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L’Ape italiana vigila sulla biodiversità e sulla qualità
dell’aria della Città Eterna. Ecco cosa viene emergendo dal Progetto
APINCITTA’: una rete coordinata di alveari, dislocata in luoghi strategici e
grazie ai quali si potranno acquisire dati di elevato valore scientifico. Si
parla di censimento della biodiversità cittadina, di servizio di
impollinazione, di monitoraggi mirati sull’inquinamento dell'aria, di ricerche
su effetti indesiderati a danno delle api e della salubrità dei prodotti
dell’alveare.
Il Progetto prevede di mettere a sistema i piccoli ma numerosi
allevamenti di api che ci sono a Roma, creando fin da subito una rete di dieci
postazioni per gran parte già presenti nel Centro Storico o di prossima
installazione. L’apiario sperimentale “Numero Zero” è quello della
FAI-Federazione Apicoltori Italiani, che il 3 luglio 2018 sciamerà – è proprio
il caso di dirlo - fino alla sede del Comando CUFA dell’Arma dei Carabinieri,
dove saranno installati tre alveari per attivare la “Postazione Laboratorio
Numero 1”.
Già numerose le realtà apistiche individuate e
disponibili a entrare in rete:
Largo Argentina – Apiario Sperimentale FAI, Via Veneto –
Comando Carabinieri C.U.F.A., Villa Borghese – Bioparco Roma, Villa Wolkonsky –
Residenza Ambasciatore Britannico, Via di Vigna Murata – Cooperativa Sociale
Agricola G. Garibaldi, Tre Fontane Garbatella – Orti Urbani di Roma Capitale,
Via Anagnina – Apiarium, Via Casilina – Comitato Mura Latine, Via Nomentana –
A.P.S. Fiore del Deserto.
Poi,
pian piano, verranno collegate tutte le altre postazioni, che il Progetto ha
individuato come siti di interesse scientifico, fino a costruire una rete di
monitoraggio capace di fornire da subito preziose informazioni su quali sono le
fioriture di Roma più diffuse e visitate dalle api, sulla presenza e
concentrazione di metalli pesanti, polveri sottili, microplastiche e
IPA-Idrocarburi Policiclici Aromatici.