fare la coda, una nuova professione?
Ho formato e certificato, con i miei corsi circa 550 codisti in Italia. Ho conosciuto in questi anni molti disabili, svantaggiati e disoccupati, e ho deciso, sulla base delle mie esperienze personali di creare e promuovere il Movimento Disabili Articolo 14.
come si esercita la professione?
Sto ricevendo richieste di Codisti da aziende, professionisti, caf e privati, per poter selezionare i Codisti formati e certificati da me, le richieste mi giungono dal Nord al Sud .
Il Codista una volta formato e certificato da me può esercitare la professione sia come codista-dipendente che come libero professionista sul territorio nazionale
Giovanni Cafaro, il “primo codista
italiano”, lavorava nel settore marketing e avuta la sfortuna di perdere
il lavoro non si è buttato già, ha ben pensato di fare la coda al posto di
altri che non hanno né tempo né voglia, o per ragioni fisiche sono impossibilitati
a stare in piedi. Come iniziò?
“stampai circa 5mila
volantini e iniziai a distribuirli per le strade di Milano. Da lì a poco
iniziarono le prime telefonate di persone che volevano farmi fare le code”.
“Ho dato a questa nuova professione un contratto collettivo nazionale a chiamata
che permette ai codisti italiani di svolgere questo lavoro con diritti e doveri
uguali per tutti, avere una regolare busta paga come codisti dipendenti, vedere
riconosciuti contributi previdenziali e assicurativi, ferie, permessi e
malattia. Il costo è di 10 euro per ogni ora di coda. I codisti possono
lavorare come liberi professionisti o dipendenti assunti con contratto a
chiamata”.