fare la coda, una nuova professione?

Sono Giovanni Cafaro, nel 2014 ho inventato la professione del codista, colui che fa le code per gli altri e creato sempre nel 2014 il 1° Contratto Collettivo Nazionale a chiamata per questa figura. 
Ho formato e certificato, con i miei corsi circa 550 codisti in Italia. Ho conosciuto in questi anni molti disabili, svantaggiati e disoccupati, e ho deciso, sulla base delle mie esperienze personali di creare e promuovere il Movimento Disabili Articolo 14.

come si esercita la professione?

Sono partiti e stanno avendo notevole successo i miei corsi per Codisti con Skype.

Sto ricevendo richieste di Codisti da aziende, professionisti, caf e privati, per poter selezionare i Codisti formati e certificati da me, le richieste mi giungono dal Nord al Sud .

Il Codista una volta formato e certificato da me può esercitare la professione sia come codista-dipendente che come libero professionista sul territorio nazionale 
tra le altre iniziative aiuta i disabili tanto da  creare e promuovere il Movimento Disabili Articolo 14.

Giovanni Cafaro, il “primo codista italiano”, lavorava nel settore marketing e avuta la sfortuna di perdere il lavoro non si è buttato già, ha ben pensato di fare la coda al posto di altri che non hanno né tempo né voglia, o per ragioni fisiche sono impossibilitati a stare in piedi. Come iniziò?

 “stampai circa 5mila volantini e iniziai a distribuirli per le strade di Milano. Da lì a poco iniziarono le prime telefonate di persone che volevano farmi fare le code”.

“Ho dato a questa nuova professione un contratto collettivo nazionale a chiamata che permette ai codisti italiani di svolgere questo lavoro con diritti e doveri uguali per tutti, avere una regolare busta paga come codisti dipendenti, vedere riconosciuti contributi previdenziali e assicurativi, ferie, permessi e malattia. Il costo è di 10 euro per ogni ora di coda. I codisti possono lavorare come liberi professionisti o dipendenti assunti con contratto a chiamata”.

Cafaro collabora con Ozanam Cooperativa Sociale di Solidarietà, che accoglie le persone con disagio sociale

Laura Telloni parla di Ozanam