ESCO A FARE DUE PASSI… “Storie in Cammino” – Walk In Progress – e siamo a quota 3.000 (km)
Uscire dalla porta di casa per vedere il mondo.
Mettere nel
proprio zaino tutto quello che serve e iniziare a camminare verso un orizzonte,
che non è destinazione ma promessa di nuove avventure, da godere con la mente, con
gli occhi, con le proprie gambe ma soprattutto con i propri piedi.
È un sogno
che molti hanno fatto, almeno una volta nella vita.
Partire per
una ricerca che è più una scoperta di sé che un viaggio fine a sé stesso; una
ricerca interiore che chiama tutti, uomini e donne, giovani e anziani,
indipendentemente dalla religione, razza o cultura.
Partire,
fissando una meta, un obiettivo, ma scoprendo cammin facendo che è la
strada stessa l’obiettivo.
Questo è
quello che è capitato anche ad Elena e Cristian, due giovani del Varesotto, con
la passione per i percorsi a movimento lento, che passo a passo, condurranno
verso la meta, ovvero verso il cammino.
Passo passo,
metro a metro verso Santiago di Compostela nel 2016, e poi ancora Fisterre e
Muxia, fino all’Oceano.
920
chilometri lungo il Cammino Francese, il più classico, il loro primo vero
cammino, in 26 giorni completamente scollegati dal mondo; godendo di tutte le
bellezze che, scorcio dopo scorcio, i meravigliosi paesaggi spagnoli hanno
voluto loro offrire, in un cammino a passo lento, lungo le regioni della Navarra,
La Rioja, Castiglia e León e Galizia,
e le città di Pamplona,
Logroño,
Burgos
e León ed infine lei, Santiago, incontrando
persone e ambientazioni fantastiche il cui ricordo viaggerà sempre con loro.
Ma, una
volta rincasati, così come molti altri camminatori “in progress” si sono resi conto che quello era stato solamente il
punto di partenza, l’inizio di un cammino verso il cammino stesso, mettendo le
proprie esperienze in condivisione con gli altri ed iniziando ad avviare
ulteriori progetti di cammini a passo lento.
Nasce così
l’idea del progetto WIP (acronimo di Walk in Progress) Storie In Cammino, con l’obiettivo
di portare le proprie esperienza di viaggio a fattor comune con tutti quelli
che, come loro vogliono mettersi in marcia, ascoltando le emozioni del cammino
di ognuno, creando un punto di incontro e di confronto tra esperienze, paure ed
emozioni legate al Cammino.
La voglia di
libertà e di ritorno alle origini ha spinto i due giovani camminatori
(rispettivamente 28 e 31 anni) a ripartire l’anno successivo, per altri 1.200 chilometri
e 24 giorni di cammino, dal colle del Gran San Bernardo (Valle d’Aosta al
confine con la Svizzera), sino a Roma, lungo la via Francigena, o via Romea
seguendo l’itinerario di Sigerico (la relazione di viaggio più antica in
riferimento alla via Francigena, il percorso di pellegrinaggio che portava
a Roma
e che costituiva, in epoca medioevale, una delle più importanti vie di
comunicazione europee), dove al loro arrivo hanno ottenuto il Testimonium a suggello del
pellegrinaggio svolto e hanno avuto l’occasione di presenziare all’udienza
pubblica papale in sala Nervi, in Vaticano.
Ma come ci
si avvicina a questo tipo di approccio al cammino?
Alcuni iniziano
per inquietudine culturale, altri per motivi spirituali, per voglia d'avventura
o sfida personale… ma appare subito che camminare è un modo diverso e profondo
di fare turismo, un turismo “lento”, e la nostra cultura, la nostra società,
stratificata di complicazioni e burocrazia lo sta riscoprendo, come un vero e
proprio ritorno alle origini, alla semplicità delle cose, alla valorizzazione
del quotidiano e del proprio tempo secondo per secondo.
Questo capita perché esiste un giorno nella vita di
ognuno che riesce a rovesciare tutto quello in cui si è creduto fino a quel
momento. Capita a tutti ma non tutti se ne accorgono. A volte è un momento di
fortuna, chi la chiama energia, fato, destino, Dio.
Ma non è
finita qui, il prossimo progetto a passo lento di Elena e Cristian inizierà il 27
luglio 2018, quanto partiranno per la loro prossima avventura (900 km e 22
giorni per portare a termine il cammino), attraversando l’intera penisola
iberica sulla costa atlantica da sud a nord. Percorreranno inizialmente quello
che da molti viene ritenuto non solo come il trekking più bello d’Europa, ma
addirittura al mondo, ovvero la Rota Vicentina, un percorso di circa 200
chilometri dall’Algarve (punto di partenza Cabo de St. Vincente) all’Alentejo,
tra scogliere, dune e spiagge bagnata dall’Oceano Atlantico, lungo quello che
viene chiamato il Trilho dos Pescadores
(internazionalmente conosciuto come Fishermen’s
Trail) ovvero il Sentiero dei Pescatori, il quale spesso si intreccia con
il Camino Historico (ovvero il
Cammino Storico).
Ma non è
tutto!
Una volta
terminata la Rota Vicentina nella città di Porto Covo, la giovane coppia riprenderà
il proprio cammino dalla capitale del Portogallo seguendo il cammino portoghese
verso Santiago di Compostela, dopo aver attraversato il confine con la Spagna.
Lungo circa 700 chilometri,
dopo aver attraversato Santarém, Coimbra,
Porto e Pontevedra,
l'ingresso in Spagna avviene a Tui,
in Galizia, dove si giunge dopo aver lasciato Valença, ultima città del Portogallo.
Durante
tutto il cammino Elena e Cristian saranno connessi attraverso i Social Media (blog
– Facebook ed Instagram) al fine di condividere le proprie esperienze di
viaggio con tutti coloro che vorranno.
Ma come è possibile entrare in contatto con il progetto “WIP –
Storie in cammino?
Un blog, una
pagina Facebook ed Instagram aggiornati quotidianamente daranno la possibilità
a tutti di seguire le imprese del gruppo e volendo, di raggiungerlo per
condividere un pezzo di strada insieme a WIP.
BLOG: https://wipstorieincammino.wordpress.com
FACEBOOK: https://www.facebook.com/StorieInCammino/?ref=settings
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/wipstorieincammino/
Un viaggio può
significare rimettersi in pista sulla strada che ci è stata assegnata. La paura gioca dei tranelli pericolosissimi, è astuta, ti cammina a
fianco, ti respira e, appena può, ti mangia l’energia. Appena fai il salto,
tuttavia, lei se ne va e ti lascia vivere.
Probabilmente esiste una strada perfetta costruita apposta per ognuno di noi, a volte
ci può volere una vita intera per intravederla e non ne basta una per
percorrerla ma, prima o poi, si affaccia ai nostri occhi.
Buon Cammino