Comune di Samarate, SENSIBILIZZAZIONE DELLA CAMPAGNA #AZZARDOIOTIVINCO

 Lo stato della dipendenza sul territorio di Samarate e la nuova azione del programma #AZZARDOIOTIVINCO, campagna di sensibilizzazione contro i rischi del gioco d'azzardo, forma di dipendenza che sta mettendo in difficoltà molte famiglie del territorio.

Cogliendo l’occasione della festività di San Fortunato Martire, che si celebra lunedì 14 maggio, verranno distribuite in mense aziendali e scolastiche, bar, ristoranti, tavole calde e self service tovagliette realizzate ad hoc riportanti lo slogan “NON GIOCARTELI” per invitare le persone a non affidarsi a numeri “fortunati” per cambiare la propria vita. 

Questa azione è parte nel progetto "liberandoci dall'overdose da gioco d'azzardo #azzardoiotivinco", finanziato da Regione Lombardia, ed è una tra le molteplici iniziative messe in atto per arrivare a quante più persone possibile con l'obiettivo di facilitare le richieste di aiuto in caso di bisogno.

Oltre ai rappresentanti delle due aziende sostenitrici dell’iniziativa (Leonardo e Pellegrini), interverranno:

  • Leonardo Tarantino, Sindaco di Samarate
  • Nicoletta Alampi, Assessore alle Politiche Sociali di Samarate
  • Daniela Capitanucci, Associazione Nuove Dipendenze AND
  • Caterina Brusotti, Assistente sociale e referente del progetto #azzardoiotivinco
il giocatore patologico pur conservando capacità di intendere le conseguenze dei suoi atti, fallisce nella capacità di volere: in altre parole, non riesce a trattenersi dal giocare, perdendo il controllo del suo agire, pur consapevole delle conseguenze deleterie del suo comportamento. Ecco allora che la sfera della gestione del denaro risulta fortemente compromessa, dice Daniela Capitanucci della Associazione Nuove Dipendenze AND.
Ma quando dura e sopratutto si può recuperare la persona oggetto di tali limiti?
"pur trattandosi di patologia invalidante vi è sempre la speranza e la possibilità del recupero e della riabilitazione mediante trattamenti mirati. " (Capitanucci).
Ma allora in famiglia non si può fare nulla?" il familiare intrattenendo una relazione affettiva con il giocatore è soggetto alle sue pressioni psicologiche (ma a volte anche "fisiche", essendo possibili veri e propri casi di violenza domestica".
Da qui nasce l'esigenza di rivolgersi ad associazioni specializzate e figure di sostegno esterne all'ambito famigliare.

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