Autovelox da ridere. A 52 km/h quando il limite era di 30. Ma niente multa: era un’anatra

Autovelox da ridere. A 52 km/h quando il limite era di 30. Ma niente multa: era un’anatra. Il volatile è stato immortalato da un radar mentre volava radente al suolo nei pressi di una strada belga del comune di Köniz   Beccata a 52 chilometri orari dove il limite era fissato a 30. Un bel guaio se fosse capitato a una persona alla guida. Ma così non è stato. Perché ad essere immortalata da un radar, lo scorso weekend in Belgio su una via residenziale di Oberwangen nel com...

Autovelox da ridere. A 52 km/h quando il limite era di 30. Ma niente multa: era un’anatra. Il volatile è stato immortalato da un radar mentre volava radente al suolo nei pressi di una strada belga del comune di Köniz   Beccata a 52 chilometri orari dove il limite era fissato a 30. Un bel guaio se fosse capitato a una persona alla guida. Ma così non è stato. Perché ad essere immortalata da un radar, lo scorso weekend in Belgio su una via residenziale di Oberwangen nel comune di Köniz, non è stata una "pirata della strada" bensì dell'aria. Il dispositivo installato dalla polizia comunale in zona 30, ha infatti ripreso un'anatra che volava radente al suolo oltrepassando il limite di velocità di ben 22 chilometri orari. Un superamento che per un conducente avrebbe comportato una multa (salata) e in Italia la decurtazione di tre punti dalla patente di guida. Ma non per il volatile ovviamente. Nessuna sanzione per la velocissima anatra, solo uno "scatto" (di radar) verso la celebrità che alla stampa nordica ha voluto dare alla risibile notizia ma, che per Giovanni D'Agata, presidente dello  “”, la dice ancora tutta su quanto continuino ad essere fallaci i sistemi di rilevazione elettronica delle infrazioni, nonostante i progressi della tecnica. Insomma, un motivo in più per continuare nella lotta contro l’abuso che si fa di questo tipo di accertamenti, tra la risata che inevitabilmente ingenera la notizia e la miriade di ricorsi che continuiamo a predisporre contro le rilevazioni effettuate con queste macchinette infernali. Lecce, 20 aprile 2018                                                                                                                                                                                              Giovanni D’AGATA

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