Soldi per pagare i permessi di ingresso in Europa

“Se la giustizia maltese confermerà il contenuto della documentazione, stiamo parlando di uno scandalo di corruzione che metterebbe a repentaglio il sistema Schengen e l’intera sicurezza dell’Unione europea”, afferma il deputato maltese Mintoff. “Spero vivamente che nessun jihadista abbia avuto accesso a un visto rilasciato dal governo maltese”, continua il politico.

E’ la denuncia non nuovissima e per questo ancora più grave, sui danni della corruzione che non esiste solo in Italia purtroppo.

Il punto fondamentale non è solo l’aspetto economico, è che i soldi servono a sovvenzionare un sistema di potere che non ha certo interesse a salvaguardare le vite dei migranti, anzi serve solo ed esclusivamente a lucrare sulla loro pelle.

Lucrare con commerci eticamente riprovevoli ma che pongono una serie di interrogativi sulle connessioni malavitose e paragovernative che stanno dietro all’immigrazione.

Se una persona è in difficoltà è giusto che cerchi di migliorare la vita propria e dei propri cari, rispettando le leggi del paese a cui si vorrebbe approdare.

Se invece si paga utilizzando associazioni a delinquere, perché di questo si tratta, si diventa complici delle medesime che hanno agganci in Libia come a Malta e quindi diventano poco credibili tante manifestazioni a favore dei migranti se non sono veramente genuine e dettate da senso umanitario.

Sarebbe opportuno aiutare i paesi del Terzo Mondo, controllando come vengono spesi i soldi, visto quanto successo in tanti anni di aiuti, cercando di spingere il processo democratico dando lavoro.

Non è bello fare arrivare carichi di persone in maniera illegale ponendole a rischio.

Chi vuole entrare e ne ha diritto attenda la risposta ufficiale creando dei filtri, sotto la copertura dell'ONU, delle procedure corrette.

Non possiamo rischiare di fare finire persone oneste che sono poi sfruttate dalla criminalità in molti casi, e delinquenti che sperano di farla franca oppure ancor peggio terroristi Isis.