Mary Petrillo, criminologa intervistata da Giuseppe Criseo su satanisti e sette

Mary Petrillo, criminologa intervistata da Giuseppe Criseo su satanisti e sette, uno degli aspetti più inquietanti all'interno delle tante tragedie italiche. L'intervista nasce dalla curiosità e voglia di capire cosa si nasconda nell'animo umano, quali siano le pulsioni irrazionali, illogiche e perverse che possano portare una persona per quanto debole, a farsi trascinare nel baratro. La logica del gruppo sembra per quanto strano, il nesso principale che unisce, giovani alla...

Mary Petrillo, criminologa intervistata da Giuseppe Criseo su satanisti e sette, uno degli aspetti più inquietanti all'interno delle tante tragedie italiche. L'intervista nasce dalla curiosità e voglia di capire cosa si nasconda nell'animo umano, quali siano le pulsioni irrazionali, illogiche e perverse che possano portare una persona per quanto debole, a farsi trascinare nel baratro. La logica del gruppo sembra per quanto strano, il nesso principale che unisce, giovani alla ricerca di sensazioni forti, del sesso libero associato alla droga e alla ricerca di qualcosa che non hanno. La ricerca derivante dalla solitudine ed è questo l'aspetto messo in luce da Mary Petrillo, può portare masse di giovani che frequentano i rave party, dove impera il nulla che attira, la mancanza di regole, di fare qualsiasi cosa, perchè è tutto permesso in certi ambiti, senza limiti e senza remore. Sono quelli gli ambienti ideali ma anche pericolosi, dello " sballo" e del ritrovo di questi fantasmi persi che cercano una leadership sbagliata, immaturi e persi nelle nebbie che si trovano, fanno gruppi e amicizie in cui i più assatanati e non è un eufemismo, cercano di esprimere il peggio che hanno dentro per emergere e farsi strada, utilizzando tutte le strade possibili e immaginabili per plagiare chi sta attorno a loro portandogli via la salute mentale, i soldi e la dignità. Tutto studiato per arricchirsi alle spalle di pochi che diventano pedine in mano a sorta di "santoni" spregiudicati. Un pericolo per le famiglie in cui tanti giovani in difficoltà economica, e senza futuro sono spesso vittime più o meno consapevoli di giochi che non sono tali, dalle corse con le auto impazzite, ai selfie col treno che corre vicino, o altre diavolerie che creano un'immagine diversa e "importante" amplificata dai social e dalla mancanza della politica. Il plagio era reato introdotto nel Fascismo, ma oggi non esiste più:" A seguito di una eccezione di incostituzionalità, la Corte costituzionale, con la citata sentenza n. 96 dell'8 giugno 1981 ha sancito l'illegittimità costituzionale dell'art. 603 c.p., cancellandolo di fatto dall'ordinamento giuridico penale" nonostante diverse proposte di legge in tal senso:" è estremamente difficile se non impossibile individuare sul piano pratico e distinguere a fini di conseguenze giuridiche – con riguardo ad ipotesi come quella in esame – l'attività psichica di persuasione da quella anch'essa psichica di suggestione. Non vi sono criteri sicuri per separare e qualificare l’una e l’altra attività e per accertare l’esatto confine fra esse. ", i soliti formalismi all'italiana che invece di risolvere, peggiorano la situazione. Un disegno di legge di iniziativa del senatore Renato Meduri, di Alleanza Nazionale, per introdurre un articolo 613-bis nel codice penale, ma l'iter di legge è rimasto bloccato, per remore di tipo religioso su certi gruppi. E' possibile essere imputati per circonvenzione di incapace, reato che potrebbe essere utilizzato in taluni casi. Nel frattempo, nell'attesa che i giuristi e i politici trovino soluzioni adeguate, le sette proliferano rovinando famiglie e giovani, un allarme importante lanciato dalla criminologa. Giuseppe Criseo Varese Presss -- la scheda su Mary--