SALVINI LANCIA LA "LEGA"

"La Lega ha ambizioni di governo a livello nazionale e avrà un unico simbolo e si presenterà come Lega in tutti i collegi e in tutte le città d'Italia. Su questo il Consiglio federale è assolutamente d'accordo. Abbiamo esaminato la situazione politica ed è assolutamente positiva che la Lega si chiamerà Lega mi sembra chiaro da mesi, su questo 65 milioni di italiani penso che non vedano l'ora di votare", Il dado è tratto, strappo col fondatore Bossi e Salvini lancia la Lega. Non sarà più Lega ...

"La Lega ha ambizioni di governo a livello nazionale e avrà un unico simbolo e si presenterà come Lega in tutti i collegi e in tutte le città d'Italia. Su questo il Consiglio federale è assolutamente d'accordo. Abbiamo esaminato la situazione politica ed è assolutamente positiva che la Lega si chiamerà Lega mi sembra chiaro da mesi, su questo 65 milioni di italiani penso che non vedano l'ora di votare", Il dado è tratto, strappo col fondatore Bossi e Salvini lancia la Lega. Non sarà più Lega Nord ma NAZIONALE. Si spiega così facilmente e a pochi mesi dalle elezioni nazionali, ma naturalmente è anche un segnale sia per la Sicilia, test NAZIONALE, ma anche per gli alleati. Ora Berlusconi dovrà prendere atto assieme alla Meloni, di non avere più a che fare con un partito di parte del Paese, un segnale per la discussione sulla leadership del centro-destra. In Lega quindi passerà quasi tutto il gruppo dirigente tranne qualcuno : si spiegherebbe così l'uscita non apprezzata da FdI ma anche dagli altri movimenti di Destra sull'inno nazionale da parte di Fava? Si profilano altri che potrebbero dare man forte a Bossi come il Grande Nord? Sarebbe opportuno che chi non è con Salvini uscisse allo scoperto, nell'interesse degli elettori. La mossa di SALVINI era scontata come il suo pensiero di diventare il prossimo Premier ed ora, dopo la vittoria dell'esito referendario in Lombardia e Veneto, le possibilità di successo sono maggiori a meno che Berlusconi cerchi di scavalcarlo proponendo altri come Premier per es.Maroni oppure Toti. La partita è ancora aperta anche se la sinistra è divisa (ma per la presa del potere potrebbero fare accordi per poi disdirli una volta raggiunto l'obiettivo) e il Movimento cinque stelle arretra. Le previsioni? Un governo di centrodestra che durerà pochi mesi con divisioni tra alleati che porteranno ad accordi con Renzi. La legge elettorale ci ha insegnato questo: Buona parte dei parlamentari eletti a tavolino senza rispondere all'elettore e sul tavolo lavoro precario, pensioni a rischio e giovani in fuga. Un quadro fosco che richiederebbe nuove forze in campo contro un sistema bloccato e che non ha interesse voglia e capacità di rinnovarsi per affrontare i problemi del Paese reale: taglio delle tasse e servizi insufficienti, infrastrutture e telecomunicazioni con internet gratis ovunque, cooperative che assumono a pochi euro, rapporti con l'Europa diversi senza essere succubi soprattutto su immigrazione, taglio delle leggi inutili e vincoli burocratici che strangolano le aziende. Aspetti e riforme vere come l'emergenze ambientali e la spinta al turismo e al made in Italy per esempio con incentivi su auto elettriche e a idrogeno. Si vedono invece scontri nei tre poli con la mancanza di progetti innovativi e reali mentre l'italia invecchia,muore o espatria. Giuseppe Criseo editore di VARESE Press