Chams Eddine Lahcen, sconosciuto fino a ieri al grande pubblico italiano, ora diventa un personaggio di primaria importanza per la copertura della statua ligure.  Chams Eddine Lahcen, presidente della comunità musulmana valbormidese e della Federazione regionale islamica della Liguria: «Assurdo parlare di censura religiosa. Sono pronto a confrontarmi con l’artista. Ho coperto io la statua per esigenze cerimoniali e per le poche ore del nostro evento: non si adattava al cerimoniale del the. Non abbiamo chiesto noi invece di spostare il quadro, ma si è offerto l’artista di farlo. La polemica è strumentale, ci ferisce. Abbiamo organizzato un convegno interreligioso: se avessimo voluto oscurare le statue, ce ne erano tantissime, non una soltanto». Quella statua in particolare disturbava la vista dei suoi connazionali e fedeli mentre le altre no? Non è chiarissimo e non è un dettaglio di poco conto. Un caso analogo si era verificato coi  Musei Capitolini della visita in Italia del Presidente che si era compiaciuto: «La questione è giornalistica, interessa ai giornalisti, non ho niente da dire. Non ci sono stati contatti, però so che gli italiani sono molto ospitali e mettono a loro agio gli ospiti, e per questo li ringrazio». A noi Mario Capelli Steccolini che ha curato il restauro dice pure:"Non  grave come sembra", visto che si è trovato al centro di un caso nazionale. Ci piacerebbe sapere se nel loro Paese in caso della visita di qualche nostro politico importante amante delle belle donne, sarebbe disposti a ricambiare la cortesia, svelando la bellezza delle loro statue locali? Cortesia con cortesia, per carità nessuno pensi a questioni religiose. Ciliegina:" Il nostro Islam è moderato", ulteriore precisazione.... e per fortuna, altrimenti? Giuseppe Criseo Varese Press