Agcom, la fatturazione deve essere mensile per il fisso

comunicato- associazione consumatori-mail: aeroportomalpensa@gmail.com "L’unità temporale per la cadenza di rinnovo e fatturazione dei contratti di rete fissa deve essere il mese, affinché l’utente possa avere la corretta percezione del prezzo offerto da ciascun operatore e la corretta informazione sul costo indicato in bolletta per l’uso dei servizi”, dice l’Agcom, spiegando che “alla luce dell’evoluzione dei mercati della telefonia fissa e mobile, l’Autorità ha infatti ravvisato la necessi...

comunicato- associazione consumatori-mail: aeroportomalpensa@gmail.com "L’unità temporale per la cadenza di rinnovo e fatturazione dei contratti di rete fissa deve essere il mese, affinché l’utente possa avere la corretta percezione del prezzo offerto da ciascun operatore e la corretta informazione sul costo indicato in bolletta per l’uso dei servizi”, dice l’Agcom, spiegando che “alla luce dell’evoluzione dei mercati della telefonia fissa e mobile, l’Autorità ha infatti ravvisato la necessità di garantire una tutela effettiva degli utenti avendo riscontrato problemi in termini di trasparenza e comparabilità delle informazioni in merito ai prezzi vigenti, nonché di controllo dei consumi e della spesa, determinati anche dal venir meno di un parametro temporale certo e consolidato per la cadenza del rinnovo delle offerte e della fatturazione”. Questa la dichiarazione dell'autorità di controllo del settore l'Agcom che però interviene sulla tariffazione del fisso, fissando“il periodo temporale minimo” perché il consumatore possa avere un’informazione corretta e trasparente sui consumi fatturati. Nella telefonia fissa si paga quanto già utilizzato mentre in quella mobile si paga in anticipo per il consumo futuro, e già questa è una stranezza non da poco! L'Agcom stabilisce inoltre che nella telefonia mobile, invece, la cadenza di fatturazione non deve essere inferiore a 28 giorni. Una volta il mese era più lungo, poi si è accorciato nel disinteresse generale e su questo punto l'Agcom non è intervenuta. Se però l'offerta fissa riguarda anche il cellulare avrà cadenza mensile, solita ambiguità con due pesi e due misure, differenziando il fisso dal mobile. Sull'altro punto discusso, quello del credito l'Agcom stabilisce che i consumatori devono conoscere gratuitamente il proprio credito tramite “una pagina ad accesso riservato consultabile nel sito web dell’operatore o tramite applicazioni dedicate, nonché attraverso un messaggio informativo inviato dal numero telefonico di assistenza clienti o via sms gratuito”. Cosa che non avveniva, per cui bisognava pagare pure per conoscere, che magari una persona non aveva. I commenti delle associazioni non sono proprio entusiasti: il presidente di Adiconsum Walter Meazza – ci appelliamo al legislatore perché vari una norma primaria che regolamenti in modo definitivo i tempi della fatturazione affinché si attenga al calendario gregoriano, evitandone in tal modo lo stravolgimento da parte delle aziende di qualsiasi settore; si poteva fare di più – commenta l’Unione Nazionale Consumatori per voce del segretario Dino Cimaglia – Sul credito residuo, ad esempio, le compagnie dovrebbero mettere a disposizioni degli utenti tutte le opzioni elencate, dall’sms alle app, così da dare un’ampia gamma di scelta ai clienti. Rispetto alla cadenza di fatturazione non inferiore ai 28 giorni per la telefonia mobile, si tratta di una mera ratifica di quanto già deciso dalle compagnie. Un settore importante per utenti di tutti i profili economici e per cui il telefono è essenziale per alcuni come svago,ma per altri essenziale per la salute e il lavoro, che deve essere trasparente e tutelare il consumatore più le aziende di telecomunicazione Giuseppe Criseo Presidente associazione consumatori La Grande Famiglia