CANONI IDROELETTRICI ANCHE DA IMPIANTI IN COMUNI NON MONTANI
FEDERBIM: "STORICA SENTENZA DELLA CASSAZIONE. PER EQUILIBRIO, GIUSTIZIA E MINORI SPEREQUAZIONI"
"E' particolarmente significativa la vittoria ottenuta nelle scorse ore dai Comuni montani, riuniti in Consorzi Bim o singoli, relativa ai sovracanoni idroelettrici. La sentenza delle Sezioni Unite Civili della Corte Suprema di Cassazione, rigettando i ricorsi avanzati da privati contro la norma contenuta nella legge di stabilità 2013, grazie all'impegno dell'on. Enrico Borghi, e confermata in via interpretativa con il Collegato ambientale del 2015, estende i sovracanoni di bacino imbrifero montano previsti dalla legge 959/53 anche agli impianti posti al di fuori delle aree montane, e quindi di fatto nei Comuni rivieraschi non montani. Ne siamo molto soddisfatti. È il frutto di una mobilitazione forte di Federbim, grazie all'impegno della nostra Associazione, d'intesa con molti Consorzi imbriferi, con moltissimi Comuni montani e anche con diversi Parlamentari che nelle norme hanno sostenuto una storica istanza. Ora la sentenza ci dà ragione e si tratta di un ottimo successo per la montagna italiana, che ridefinisce i rapporti tra chi produce, genera e preserva il bene e chi invece lo utilizza, generando energia. Si accrescono i principi di sussidiarietà e uguaglianza, si riducono le sperequazionitra territori e i rischi di speculazione di una parte".
Così il vicepresidente Federbim (Federazione nazionale dei Consorzi di Bacino imbrifero montano) Enrico Petriccioli, in merito alla sentenza 15157 della Cassazione.
Così il vicepresidente Federbim (Federazione nazionale dei Consorzi di Bacino imbrifero montano) Enrico Petriccioli, in merito alla sentenza 15157 della Cassazione.