ACCORDO TERRITORIALE CAMPARI-ROYAL UNIBREW-ENTI LOCALI

INCONTRO DI VERIFICA STATO DI ATTUAZIONE DELL’ACCORDO TERRITORIALE CAMPARI-ROYAL UNIBREW-ENTI LOCALI
 
In data odierna presso gli uffici della Provincia del Verbano Cusio Ossola, si è tenuto il primo degli incontri annuali programmati ai fini di verifica dello stato di attuazione dell’accordo territoriale sottoscritto a inizio anno relativo al passaggio di proprietà dello stabilimento di Crodo da Davide Campari Milano spa a Royal Unibrew.
Presieduto dal Presidente Stefano Costa, ha visto la presenza delle rappresentanze sindacali di FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL, dei rappresentanti RSU dello stabilimento di Crodo, del Sindaco di Crodo Savoia, intervenuto anche in rappresentanza dell’Unione Montana Alta Ossola e dei vertici di Davide Campari spa e di Royal Unibrew, da un delegato di Unione Industriali del VCO e da due rappresentanti di Federterme Servizi.
-          L’incontro è iniziato con la presentazione dei risultati dello studio sul potenziale termalistico delle acque minerali di Crodo, affidato, come da accordo, da Davide Campari Milano spa a Federterme Servizi, consegnato agli enti locali territoriali per futuri sviluppi volti ad integrare l’offerta turistica della Valle Antigorio.
-          Le società Davide Campari Milano spa e Royal Unibrew hanno poi relazionato in merito alle opere di manutenzione  straordinaria sulle facciate e sulle coperture dei fabbricati del vecchio stabilimento sito in località Bagni attualmente in corso confermandone la tempistica prevista di ultimazione degli stessi ovvero entro la fine dell’anno;
-          Si è proceduto poi con una verifica puntuale dello stato di attuazione del piano industriale presentato a gennaio, constatando la completa salvaguardia del livello occupazionale che, alla data odierna, rispetto alla programmata delocalizzazione delle produzioni di Campari Soda, Aperol Soda e Crodino, non presenta particolari criticità.
La riunione si è conclusa aggiornando la convocazione del tavolo permanente entro il 30.11.2019.
E' un vero peccato, ed una perdita per il comune di Crodo ma anche per tutta la valle, visto che c'erano parecchie persone a lavorare allo stabilimento del crodino.
"La storia di Crodino inizia nel 1964, quando fu lanciato sul mercato dapprima con il nome di Picador, trasformato poi in Biondino e definitivamente in Crodino nel 1965.
Crodino prende il suo nome da Crodo, località dell'alto Piemonte nella quale storicamente viene prodotto ed imbottigliato, a partire dal 1964, anno di nascita del “Biondo” aperitivo.