Rischio procedura di infrazione per il debito troppo alto, l’Italia è uno dei 5 paesi che rischiano l’inadempienza sugli obiettivi di bilancio 2018

Può pure essere che sia una mamma rigida che non capisce i desideri del figlio birichino, ma tutto sommato le osservazioni che fa sono di semplice buon senso: se continui a spendere i soldi che non hai e non avrai mai probabilmente di strada non ne fai moltissima. Il debito pubblico è troppo alto e il deficit migliora, ma solo in modo molto marginale e il messaggio che arriva è quello di lavorare sulla riduzione del debito e di provare a farlo prima della prossima primavera in cui la posizione verrà riesaminata. L’Italia è uno dei 5 paesi che rischiano l’inadempienza sugli obiettivi di bilancio 2018 per la tendenza a deviare significativamente dai percorsi di risanamento concordati e con il rischio di non rispettare le regole sulla riduzione. Il nostro sistema pensionistico è a rischio di insostenibilità nel lungo termine, la crescita resta sotto la media mentre la disoccupazione, pur scendendo lievemente, resta sopra la media comunitaria e il debito crea una eccessiva vulnerabilità e costa (per il solo 2017) il 3,8% del Prodotto Interno Lordo. Se i tassi di rifinanziamento dovessero muoversi e l’inflazione cominciasse a risalire l’effetto combinato potrebbe essere devastante per il sistema Italia caratterizzato da crescita bassa e scarsa produttività. La mamma “cattiva” ci rimprovera, ma non ha tutti i torti: noi a differenza di tutti gli altri attori che puntano sull’aumento del debito pubblico come panacea di tutti i mali, utilizziamo l’indebitamento solo per finanziare la spesa corrente, avendo dismesso la politica di investimenti già da molto tempo. Bruxelles 24 novembre 2007 F.S.