Brexit & Varese

Mentre i mercati finanziari stanno già scontando gli effetti della Brexit, con i possibili scossoni all’economia globale e le preoccupazioni per l’indebolimento del progetto europeo, resta difficile misurare la portata delle conseguenze per il sistema economico varesino. Un sistema che lo scorso anno ha esportato oltre Manica per 565 milioni e mezzo di euro, in crescita del 5,1% rispetto al 2014. La bilancia commerciale è largamente attiva per quasi 210 milioni di euro. I settori protagonisti...

Mentre i mercati finanziari stanno già scontando gli effetti della Brexit, con i possibili scossoni all’economia globale e le preoccupazioni per l’indebolimento del progetto europeo, resta difficile misurare la portata delle conseguenze per il sistema economico varesino. Un sistema che lo scorso anno ha esportato oltre Manica per 565 milioni e mezzo di euro, in crescita del 5,1% rispetto al 2014. La bilancia commerciale è largamente attiva per quasi 210 milioni di euro. I settori protagonisti dell’interscambio sono quelli dei mezzi di trasporto, con oltre 160 milioni di esportazioni negli scorsi dodici mesi, dei macchinari e dell’alimentare, entrambi attestati a circa 90 milioni, e la gomma con le materie plastiche, dove le cifre parlano di 45 milioni di euro. Dati già in discesa considerando il primo trimestre di quest’anno (-3,7% d’export). Quanto ai residenti veri e propri in provincia di Varese, i cittadini britannici sono 707 e pesano per lo 0.93% sul totale degli stranieri, a quota 75.687. Un’ultima constatazione relativa al turismo: nel 2015, da oltre Manica gli arrivi sono stati 29.280 mentre 54.509 le presenze. La Gran Bretagna si colloca così al sesto posto tra i paesi di provenienza dei turisti che scelgono la provincia di Varese.