Dentro le macchine e fuori gli impiegati: questo è il futuro del sistema finanziario

Dentro le macchine e fuori gli impiegati: al Singapore Summit l’amministratore delegato di , John Cryan traccia un quadro dello sviluppo futuro ne settore bancario per i prossimi anni. Gia da oggi nel mondo della finanza molto del lavoro che si fa richiede ai dipendenti comportamenti da robot e quindi la normale evoluzione porterà a sostituire, in questi lavori automatizzati, i lavoratori “robotizzati” con autentici robot. Nei prossimi 10 anni molti posti di lavoro saranno so...

Dentro le macchine e fuori gli impiegati: al Singapore Summit l’amministratore delegato di , John Cryan traccia un quadro dello sviluppo futuro ne settore bancario per i prossimi anni.

Gia da oggi nel mondo della finanza molto del lavoro che si fa richiede ai dipendenti comportamenti da robot e quindi la normale evoluzione porterà a sostituire, in questi lavori automatizzati, i lavoratori “robotizzati” con autentici robot. Nei prossimi 10 anni molti posti di lavoro saranno sostituiti dalle macchine. Il lato positivo di questa evoluzione è quello che si eleveranno le abilità del lavoro che diventerà più gratificante, le persone che trattano meccanicamente carte e numeri non svolgono una attività soddisfacente e le loro prospettive di carriera sono quasi nulle. Quando si automatizzerà questa rilevante parte del lavoro nel settore finanziario “Allora potremmo aggiungere un po’ di pensiero e creatività al ruolo”, ha spiegato Cryan. I posti di lavoro che saranno rimpiazzati saranno prevalentemente quelli che non sono basati sulle relazioni con il pubblico. “Abbiamo bisogno di aumentare il numero delle persone che stanno faccia a faccia con i clienti e gli stakeholder esterni e di ridurre quelle che sono concentrate internamente, producendo numeri e calcolando output”ha concluso l’amministratore unico di Deutsche Bank. È difficile immaginare il numero delle persone che saranno coinvolte in questa trasformazione, ma i numeri sembrano molto importanti.

Milano 20 settembre 2017

Fabrizio Sbardella