Regione Lombardia ha assistito 1500 donne straniere partorienti non in regola con le norme di soggiorno
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- 06 novembre 2018 Diritti civili Lombardia
"Le indicazioni ministeriali,
attraverso il Testo unico sull'Immigrazione, prevedono che gli
stranieri presenti in Italia in condizione di soggiorno
irregolare hanno diritto a tutte le cure urgenti ed essenziali
anche a carattere continuativo. Regione Lombardia, adeguandosi
alla normativa nazionale, ha assistito nelle sue strutture
ospedaliere, negli ultimi tre anni, 1500 donne straniere
partorienti non in regola con le norme di soggiorno (530 nel
2016, 608 nel 2017, 373 nel 2018)". Lo ha detto l'assessore al
Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, intervenendo oggi,
in Consiglio regionale, sul tema 'Prestazioni sanitarie rivolte
a partorienti straniere senza permesso di soggiorno'.
attraverso il Testo unico sull'Immigrazione, prevedono che gli
stranieri presenti in Italia in condizione di soggiorno
irregolare hanno diritto a tutte le cure urgenti ed essenziali
anche a carattere continuativo. Regione Lombardia, adeguandosi
alla normativa nazionale, ha assistito nelle sue strutture
ospedaliere, negli ultimi tre anni, 1500 donne straniere
partorienti non in regola con le norme di soggiorno (530 nel
2016, 608 nel 2017, 373 nel 2018)". Lo ha detto l'assessore al
Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, intervenendo oggi,
in Consiglio regionale, sul tema 'Prestazioni sanitarie rivolte
a partorienti straniere senza permesso di soggiorno'.
La Circolare Ministero della Salute n. 5 del 2000, e
l'Accordo Stato Regioni del 20 dicembre 2012, prevedono la
garanzia delle cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti o
comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia e
infortunio ed estendono i programmi di medicina preventiva a
salvaguardia della salute individuale e collettiva".
"Sono in particolare garantiti - ha precisato - la tutela
sociale della gravidanza e della maternità a parità di
trattamento con le cittadine italiane e la tutela della salute
del minore in esecuzione della Convenzione sui Diritti del
fanciullo del 20 novembre 1989".
l'Accordo Stato Regioni del 20 dicembre 2012, prevedono la
garanzia delle cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti o
comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia e
infortunio ed estendono i programmi di medicina preventiva a
salvaguardia della salute individuale e collettiva".
"Sono in particolare garantiti - ha precisato - la tutela
sociale della gravidanza e della maternità a parità di
trattamento con le cittadine italiane e la tutela della salute
del minore in esecuzione della Convenzione sui Diritti del
fanciullo del 20 novembre 1989".