Regione Lombardia, rivoluzione e tagli nelle partecipate
La vicenda di Lombardia Informatica con le sue problematiche
seppure smentite dall’ufficio stampa che spostava le responsabilità all’esterno,
tengono sempre più banco nell’agone politico a causa dei costi stratosferici :
si parla di Finlombarda, Infrastrutture lombarde ed Explora.
Il nuovo presidente Fontana con l’ausilio del super-assessore all’Economia Davide Caparini (Lega) non intende proseguire nella strada imboccata dal Celeste e dal precedente presidente: Lombardia Informatica sono salate: 210 milioni di euro, tra contributi per il funzionamento della società (quasi 25 milioni) e rimborsi per le forniture ricevute (185 milioni, sui quali sono spalmati anche i costi del personale) sono i costi di cui si sussurra per usare un eufemismo.
Le uscite decise e rassicuranti di Caparini svelano gli obiettivi.
La Regione ha bisogno di soldi e cercherà di investirli più
che bene per abbassare il già basso tasso di disoccupazione e non sfigura in Europa
con dati che la pongono a metà strada tra: Catalogna,
Baden-Wurttemberg e Rhone-Alpes, i distretti economici più importanti.
“Apprezziamo
il lavoro sin qui svolto dalle Province – purtroppo umiliate dai continui tagli
imposti dallo Stato – e vogliamo continuare ad investire nel modello lombardo
per la formazione professionale e l’accompagnamento al lavoro che sino ad ora
ha fornito buoni risultati – ha rimarcato il titolare della delega al bilancio
in Giunta – a tutti coloro che fino ad ora hanno operato nell’incertezza
possiamo finalmente dire che grazie a Regione ci sono le risorse e gli
strumenti”.
Un lavoro faticoso, certosino e impegnativo attende la più
importante regione italiana che tornando a Lombardia Informatica afferma: «Le
performance dell’azienda sono ben al di sotto delle aspettative. Lombardia
Informatica è ben lungi dal realizzare i suoi obiettivi».
Infrastrutture Lombarde, costa pure centinaia
di milioni ed è stata al centro di vicende giudiziarie con l’ex Dg condannato
dal tribunale condannato a tre anni di carcere, seppure con responsabilità alla
fine ridimensionate rispetto alle richieste della Procura.
Di Finlombarda si è parlato per tanti investimenti inopportuni
per es una catena di gelaterie in Libano. In fondo, a
chi non piace il gelato? Ai libanesi, evidentemente. Tanto che i 3.517.223
investiti dalla Sgr per l’85,23% della società, ad agosto 2017 si erano
trasformati in 2 euro e «quelle gelaterie non sono mai state nemmeno
costruite», ha spiegato Buffagni.(fonte: https://it.businessinsider.com/quando-buffagni-m5s-denunciava-la-lega-per-lo-spreco-di-soldi-pubblici-in-africa/).
Fontana farà le cose perbene nell’interesse dei lombardi,
queste sono le premesse.