Le lamentele sul reparto di oncologia crescono

una lettorice di Bari ci scrive

Gentile direttore Fausto Bossi, sono una paziente in cura dallo scorso dicembre, presso il reparto di oncologia di Gallarate. Ho appreso l'allarmante notizia del trasferimento del reparto a Busto e non le nascondo la preoccupazione che ciò comporterà. Premesso che il malato di tumore ha bisogno di rassicurazioni e tranquillità, come è pensabile che debba affrontare l'ingresso in una nuova struttura, stabilire nuova relazione ( che lascia ottimale dopo mesi di faticosa terapia) con personale infermieristico altro, nonché posti letto deficitari, che sicuramente non potranno sostenere l'impegno del ricovero. Preciso che vengo da Bari, come già detto dallo scorso dicembre, ogni 14 al massimo 21 e non oltre, per seguire la terapia necessaria. E' come possibile pensare, così mi è apparso di leggere che nella bella stagione dovrebbero calare i ricoveri rispetto al resto dell'anno? Ma stiamo parlando di malattie tumorali..?


Lascio a Lei ogni possibile deduzione.

 Cordiali saluti M.Luisa S.

Ringraziamo la lettrice che purtroppo, non avendo per ora notizie diverse, non possiamo rincuorare.
I numeri sono importanti in tutti i settori, ma quando si parla di sanità bisognerebbe fare anche altre considerazioni, per esempio tenere presente la tipologia del territorio, le distanze, la popolazione a cui si rivolge il servizio ( nei paesini di montagna ci sono anziani che hanno patologie e difficoltà  a  muoversi pensiamo all'Ossola).
Giuseppe Criseo-editore